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quiBresciaAmbiente
di
Michela Bignami
La
val Bertone, dove il Garza è limpido e
pulito
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Il
posto
Che
cos'è. Una valletta ombrosa,
freschissima d'estate, che si trova a 10 minuti
dalla città ed è percorsa da un
limpido torrente, le cui acque si potrebbero bere e
che (incredibile) altro non è che il Garza.
Sì, avete capito bene, proprio lo stesso
fiume che, dopo pochi chilometri, diventa la cloaca
maleodorante e dalle acque morte che attraversa la
città e che molti vorrebbero completamente
ricoprire, nei pochi tratti rimasti a cielo
aperto.
Come arrivarci. Due chilometri dopo
l'abitato di Caino, in direzione Colle di
Sant'Eusebio, circa di fronte alla cartiera Emmeti,
si stacca sulla sinistra una stradina sterrata,
dove troverete un cartello che vi dà il
benvenuto in val Bertone e, poco più avanti,
due frecce segnaletiche per il passo del Viglio e
il monte Sete. Qui potete parcheggiare la
macchina.
La
passeggiata
A
chi è adatta. Il percorso nel primo
tratto non presenta difficoltà, è
breve e accessibile a tutti. Lo consigliamo
vivamente a chi ha dei bambini, anche piccoli, che
potranno provare l'esperienza, comune ai tempi dei
nonni ma purtoppo sconosciuta ai nostri giorni, di
sguazzare nell'acqua di un fiume. Ma anche a chi,
dopo lo stress del lavoro, vuole ritemprarsi in
un'oasi di pace, magari accompagnato da Fido.
Compiuto per intero, il percorso richiede
più tempo, circa un'ora e mezza, voglia di
camminare e un minimo di allenamento.
Qual è il periodo migliore.
Sicuramente l'estate, tranne che di domenica,
quando torme di amanti dei pic-nic, ma non delle
passeggiate, percorrono tutta la sterrata in auto,
cercando quasi di parcheggiare nel fiume. Ma anche
nelle altre stagioni: splendida a primavera la
fioritura di genziane (ovviamente da ammirare ma
non da raccogliere).
Il tragitto. Parcheggiata l'auto,
proseguite a piedi per una comoda sterrata che, in
lieve saliscendi, vi porterà in mezz'oretta
a un gruppo di tavoli e panche predisposti dal
benemerito GeC (Gruppo escursionisti Caino). Vi
sono anche postazioni in muratura per fare il fuoco
e griglie. A questo punto il Garza, che prima
scorreva basso sotto il sentiero, è alla
vostra portata. Potete quindi sedervi a un tavolo e
godervi la frescura, osservare i pargoli che
giocano, o leggere un libro. Se invece intendete
proseguire, dovete costeggiare un canale ed entrare
nella forra, che alterna tratti di pineta a bosco
misto di frassini, roverelle e castagni.
Proseguendo in moderata pendenza, giungerete a una
sella, con segnavia, dove incrocerete il sentiero
381 che porta da un lato al passo del Viglio e
dall'altro al monte Sete (801 metri). Proseguendo
per la vostra strada arriverete al colle di
Sant'Eusebio, dove è consigliabile aver
portato un'automobile, se si intende fare l'intero
tragitto (circa 2 ore). Oppure potrete tornare sui
vostri passi.
Dove mangiare. Numerose trattorie e pizzerie
si possono trovare sia a Caino sia a Nave,
dov'è, per esempio, la trattoria Preziosilla
segnalata dalla nostra guida ai
ristoranti.
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