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quiBresciaAmbiente
di
Michela Bignami
A
piedi sulla Rocca di Manerba
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Vista dall'alto
della Rocca di Manerba, chiamata anche profilo di
Dante perchè, a detta di molti, ricorda
l'immagine del grande poeta medievale.
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Il
posto
Che
cos'è. Profilo di Dante, così
è anche denominato il promontorio di
Manerba, composto da due parti: la prima, quella
superiore, che domina il territorio del basso
Garda, e la seconda, una balza scoscesa , che pare
un vero e proprio trampolino sul lago. Il monte
è alto poco più di 200 metri ed
è inserito in uno splendido contesto
paesaggistico: il parco naturale e archeologico
della Rocca-Sasso, corrispondente a un'area di
circa 90 ettari: oltre al rilievo roccioso,
comprende una fascia costiera sottostante che si
estende per alcuni chilometri dalla località
di Dusano a Pisenza.
Come arrivarci. Proveniendo da Desenzano
lungo la statale gardesana, arrivati all'incrocio
di Manerba si svolta a destra e, andando sempre per
la strada principale, si entra nella frazione di
Solarolo. Da lì si seguono i cartelli in
giallo con la scritta Rocca, fino al trivio
dell'Hotel Sole dove ci si trova di fronte a
moltissime indicazioni. Si prosegue dritti
imboccando via Leutelmonte che, dopo i due alti
cipressi sulla sinistra, diventa via Rocca e si
inerpica su per il monte. Dopo circa 200 metri di
salita, si può posteggiare in un ampio
parcheggio sterrato sulla sinistra e si prosegue a
piedi fino alla cima dalla quale si può
scendere poi fino al lago.
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La passeggiata (a
sinistra) è alla portata della maggior parte
delle persone. A destra: lo sguardo spazia su tutto
il basso lago, con la penisola di Sirmione bene in
vista.
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La
passeggiata
A
chi è adatta. Con ai piedi un comodo
paio di scarpe da trekking, i più agili
possono scendere dalla sommità per poi
proseguire la camminata lungo la fascia costiera
sottostante. Alle persone più anziane o meno
sportive consigliamo di iniziare il percorso da
sotto, andando in macchina fino al parcheggio del
parco naturale (all'Hotel Sole, anziché
proseguire diritti, si gira a destra e si prende
subito la prima via a sinistra, seguendo le
indicazioni P).
Quanto dura. Se si compie tutto il tragitto
dalla cima della Rocca alla seconda balza (il
trampolino sul lago di cui abbiamo parlato prima),
e si continua lungo la costa fino alla spiaggetta
dei naturisti e ritorno, la durata del percorso
è di circa due ore.
Che cosa vedere. Il parco è da poco
oggetto di interventi di tutela e valorizzazione
per le sue ricchezze naturalistiche e
archeologiche. Grazie a un programma pluriennale di
scavi (1996/1999) sul picco del rilievo sono
tornate alla luce le mura difensive dell'antica
cittadella, che ha visto insediamenti in epoca
preistorica, romana e medievale. Il castello fu
sede di conflitti tra Guelfi e Ghibellini e la sua
distruzione non fu accidentale, ma ordinata da un
provveditore veneto a causa della
pericolosità del luogo, divenuto rifugio di
banditi. Dalla sommità, il panorama
comprende l'isola di S.Biagio (detta anche isola
dei conigli, che si può visitare andandoci
in barca o a piedi, guadando il lago), l'isola
Borghese, il porto di S. Felice, il golfo di
Salò e tutti i paesi lungo la costa fino a
Lazise e, dall'altra parte, Sirmione. Inoltre, da
lassù si domina tutto il parco naturale
formato da una zona costiera a bosco ceduo e da una
più interna coltivata a girasole,
granoturco, vite e ulivo.
La pieve. Dall'incrocio di Manerba, prima di
entrare in Solarolo, si svolta a sinistra e si
seguono le indicazioni "Pieve Vecchia". Si percorre
la strada in discesa per circa due chilometri. fino
a quando non compare sulla destra la torre
campanaria della Pieve romanica di S. Maria,
edificata intorno al 1050, sui resti di una chiesa
ancor più antica, paleocristiana del V o VI
secolo. All'interno si trovano affreschi e lapidi
romane di grande valore artistico.
Qual è il periodo migliore. Non
c'è un periodo dell'anno in cui questo luogo
non sia suggestivo, ma dal momento che una delle
maggiori attrattive è costituita dal
fantastico panorama, si consiglia di visitarlo
nelle giornate di cielo terso.
Dove mangiare. Svoltando a sinistra
rispetto all'Hotel Sole, si arriva in Piazza
S.Bernardo, dove vari locali (bar, birrerie,
ristoranti) offrono la possibilità di
rifocillarsi dopo la passeggiata.
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A sinistra: la
cartina del Garda nella provincia di Brescia tratta
da una pubblicazione dell'Apt. In alto a sinistra:
la carta più dettagliata della zona di
Moniga e Manerba con la punta della Rocca. In alto
a destra: il profilo della Rocca di Manerba vista
da Sud. Qui sopra: la stessa dal lato
opposto.
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