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quiBresciaAmbiente
di
Michela Bignami
A
piedi o in bicicletta da Azzano a Castel
Mella
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Il posto
Che
cos'è. "Un giardino dove a mala pena si
trova una pianta selvaggia", " una steppa
coltivata", "una landa cerealicola": così
è stata definita da varie voci la pianura
lombarda per sottolineare quanto il lavoro
dell'uomo con l'introduzione dell'agricoltura abbia
trasformato, con bonifiche e disboscamenti, la
piana acquitrinosa in un mosaico compatto di
colture, intersecato da canali, rogge e fiumi.
Questo è il paesaggio che fa da cornice ad
Azzano Mella, insediamento di origine molto antica
(1500 a. C.), dalla frazione del quale
(Pontegatello) prende avvio il nostro percorso.
Come arrivarci. Provenendo da Brescia si
percorre la provinciale Quinzanese fino ad arrivare
a Fenili Belasi. Superato il ponte del fiume Mella
si giunge subito a Pontegatello, che dista circa 15
chilometri dalla città. Qui si può
parcheggiare nei pressi della chiesa posta a lato
della strada.
La
passeggiata
A
chi è adatta e quanto dura. Il percorso
si svolge interamente in pianura su fondo sterrato
e brevi tratti di asfalto; può essere
praticato a piedi, ma è anche molto adatto
per un rilassante giro in bicicletta. Consigliamo a
chi può farlo di caricarla in macchina e
provare questa variante. A piedi il tragitto dura
circa due ore e trenta; in bici i tempi si
dimezzano.
Il percorso. Posteggiata l'automobile, si
imbocca la via asfaltata che entra sulla destra
appena dopo la chiesa di Pontegatello e la si segue
fino ad arrivare all'antica cascina Castello con il
suo giardino ben tenuto, i muri merlati in cotto e
il bell'affresco posto sopra l'ingresso. Ammirato
l'edificio (di cui si può visitare anche il
caratteristico cortile chiedendo il permesso ai
gentili affittuari), si procede per la stessa
strada finché non appare una stradina piana
e ghiaiosa;
prima di imboccarla però è
consigliabile una piccola deviazione a sinistra per
visitare il bucolico santuario della Madonna della
Formica che si riesce già a vedere in
lontananza. Rinfrancati dalla quiete e dal verde
acceso dei prati attorno alla chiesetta,
riprendiamo il percorso immergendoci nel paesaggio
tipico della Bassa, forse un po' monotono ma
sicuramente rilassante, con le sue distese di
coltivazioni tra cui, all'inizio d'autunno, risalta
il granoturco imbiondito o già tagliato,
pronto per gli ultimi irriducibili nostalgici della
spigolatura (che purtroppo hanno ben poco da
spigolare dopo l'avvento delle moderne macchine
agricole). Continuando a camminare tra i campi e
seguendo sempre la nostra stradina che compie una
curva a destra, si arriva a un'altra grande cascina
e, lasciatasi alle spalle la sua vigna, si passa su
una roggia e poi accanto ad alcuni platani che
accompagnano l'escursionista, ora con l'asfalto
sotto i piedi, fino all'intersezione con la
tangenziale. Attraversata la strada trafficata che
taglia il sentiero, si riprende a camminare
dall'altra parte e si incontra dopo un po' un'altra
cascina con una struttura molto simile alla
precedente. Procedendo ancora si arriva al Parco
del Fontanone nel comune di Castelmella. Il parco
è un'area ben tenuta che sorge attorno a uno
dei fontanili della zona, con tanto verde e
tavoloni in legno per i picnic, circondato da
canali che, incontrandosi, formano fosse e
stagnetti, vivacizzati d'estate da simpatici
anatroccoli. Fatta una sosta per recuperare le
energie, si entra nel paese e si prosegue fino al
parchetto col monumento dei caduti dove si svolta a
destra fino ad arrivare al ponte sul Mella. Ora il
percorso prosegue lungo il corso del fiume e ci
riconduce sulla Quinzanese da cui, percorrendone un
tratto, torneremo a Pontegatello. Fate attenzione
ad imboccare la stradina lungo il Mella dal lato
sinistro, perché dal lato destro si
interrompe e bisogna tornare
indietro.
Che cosa vedere. Il Castello di Azzano Mella
a cui si arriva dalla Quinzanese, svoltando a
sinistra dopo Pontegatello. E' un borgo fortificato
di epoca medievale, trasformato nella seconda
metà del Cinquecento dalla famiglia Nigolini
nell'attuale edificio residenzale. Dell'antica
costruzione restano visibili una traccia del
fossato sul lato Est e una piccola torre, la cui
loggetta è stata completamente rifatta. La
facciata sul cortile evidenzia le due epoche di
costruzione: la parte cinquecentesca, con porticato
di colonne toscane a cinque luci, e il resto della
costruzione, tutto del Settecento. In questo
castello, tra gli altri ospiti, sostò anche
Ugo Foscolo. La parrocchiale di S. Siro, nel centro
di Castel Mella. Fu ultimata nel 1746 e sorse sui
resti di un'antica chiesa longobarda del secolo
VIII , già ricostruita nel Trecento e
Quattrocento. Racchiude al suo interno affreschi e
decorazioni del Settecento. Notevoli le balaustre
del Callegari, le statue lignee, i reliquiari e i
mobili settecenteschi.
Qual è il periodo migliore. La Bassa
è decisamente da evitare in piena estate,
quando la calura e l'afa rendono questi luoghi
inospitali per gli stessi abitanti. In tutti gli
altri periodi il paesaggio campestre, con il suo
fascino malinconico e l'atmosfera sonnolenta,
è adattissimo per distensive
passeggiate.
Dove mangiare. La rustica osteria Masna a
Castel Mella, nella località Onzato, offre
panini e insalate oppure primi e secondi di buona
qualità. Vicino c'è la pizzeria
Perla, con pizze da consumare nell'accogliente
veranda. A Pontegatello invece troviamo la
trattoria Ancellotti, con cucina casereccia e
ambiente alla buona e, dopo Fenili Belasi,
svoltando per Capriano del Colle, la trattoria
Duina con le sue grigliate di carne.
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