Il posto
Che
cos'è. E' considerato il più
antico affioramento della pianura Padana dal
puntodi vista geologico. Il Monte Orfano, vasto
rilievo isolato alle spalle di Rovato, con la sua
lunghezza di oltre cinque chilometri e la sua
massima estensione alla base di un chilometro e
cento metri pare proprio un grosso animale
abbandonato, che si riposa, accucciato sulla
pianura. La sua unica dorsale, diretta da
nord-ovest a sud-est, è disegnata da un
crinale con andamento ondulatorio irregolare
composto da vertici, dossi, cime secondarie, brevi
piani e selle, e tocca il punto più alto a
452 metri. Il lato nord, meno sfruttato per la
maggiore difficoltà di accesso, risente
dell'influenza delle correnti del lago d'Iseo e
presenta una maggiore varietà di specie
arboree. Quello meridionale invece è
caratterizzato da un maggior numero di zone
coltivate e spiazzi erbosi.
Come
arrivarci. Il monte si estende nei territori
dei comuni di Coccaglio, Cologne, Erbusco e Rovato
ed è situato 10 chilometri a sud del lago
d'Iseo. Il punto in cui il percorso prende avvio
è la chiesetta di Santo Stefano a Rovato,
alla quale si arriva da piazza Cavuor, imboccando
la viuzza a senso unico che conduce in piazza
Palestro e proseguendo fino alla santella. Da qui
si svolta a sinistra in via Don Minzoni e si
prosegue, ancora a sinistra, prendendo la stradina
in salita.
La
passeggiata
A
chi è adatta. Percorrendo questo
itinerario può capitare di imbattersi in
giovani podisti, famiglie con bambini e persone
anziane munite di bastone; questo per dire che la
passeggiata non ha controindicazioni per nessuno,
sempre senza dimenticare le cautele necessarie per
le escursioni in montagna.
Quanto
dura. La passeggiata, dalla chiesina di S.
Stefano fino all'inizio del paese di Cologne, dura
circa un'ora e 30 minuti; quindi tutto il percorso,
considerando il ritorno per la stessa strada, ha
una durata di tre ore, più o
meno.
Il
percorso. Ammirata la bella chiesina di S.
Stefano (nella foto sotto a sinistra), ci si
incammina imboccando via Piedemonte che, dopo un
breve tratto tra due muri in pietra e dopo
le ultime abitazioni, si apre in un paesaggio
incantevole, dominato dai vigneti. Tenendo sempre
la strada più bassa si giunge a un cancello
in ferro con il cartello giallo "comunità il
Nucleo" e si prende a sinistra un sentieruolo ben
tenuto, che lambisce per un buon tratto il
territorio di questa comunità e ci fa
scorgere in lontananza, arroccato, il convento
della SS. Annunciata. Giunti a una casa rossa
(sulla sinistra), si compie una deviazione a U
verso destra e si sale per una ripida strada
ciotolata che, superata una chiesina e alcune case
padronali, dopo circa 200 metri di salita faticosa,
ci porta all'ingresso del monastero. Vale la pena
ora di concedersi una pausa, sì per
riprendere fiato, ma anche per visitare all'interno
l'edificio sacro e riuscire a cogliere, oltre alla
splendida vista che si gode dal suo loggiato, anche
un soffio di quell'atmosfera di profonda quiete che
vi si respira. Dopo essersi rinfrancati, si riparte
con nuova grinta imboccando la strada sul lato
sinistro del convento e si sale, tra tratti
boschivi e zone erbose, fino a un'altura con una
croce in legno. Da qui in poi si prosegue
camminando lungo tutto il crinale del monte e si
raggiungono dossi dai quali la vista si estende su
tutta la Franciacorta. Purtroppo a intristire il
panorama vi è un gran numero di capanni da
caccia che costituiscono, lungo tutto il rilievo,
un vero e proprio campo minato per gli uccelli.
Dopo un saliscendi tra cime e selle, in cui si
terrà sempre il sentiero più basso a
sinistra e si passerà su una lingua di terra
molto stretta, ci si inoltra in un meraviglioso
tratto di bosco con robinie, castagni, pini e
roverelle, che si protendono verso il cielo con la
loro notevole altezza. Si arriva poi a un bivio
dove, andando a sinistra, si raggiunge la strada
asfaltata con le prime case di Cologne, mentre,
proseguendo dritti, si va fino al ripetitore,
ultimo picco del Monte Orfano.
Che
cosa vedere. La chiesa di S. Stefano, situata
su una collinetta con gradinata di accesso,
è un bell'esempio di pieve romanica, ben
conservata, grazie alle recenti ristrutturazioni.
Nell'abside e sulle pareti laterali si conservano
importanti cicli di affreschi quattrocenteschi. E'
visitabile il pomeriggio, nei giorni feriali, e la
domenica, durante tutto l'arco della giornata.
Il convento della SS. Annunciata è forse la
maggiore attrattiva storica del Monte Orfano.
"Luogo dello spirito, sorto dall'incontro tra
architettura e natura
", (come lo definisce
Ermes Ronchi, autore di un bel volume illustrato)
il convento fu edificato tra il 1449 e il 1503
dalla congregazione dei Servi di Maria, nella
posizione privilegiata dove possiamo ammirarlo
tutt'oggi. Nel 1700 venne sconsacrato ed ebbe varie
vicissitudini e vari utilizzi finché, nel
1960, i frati non ne rientrarono in possesso,
iniziandone la ristrutturazione. Al suo interno
conserva un affresco del Romanino e un crocifisso
ligneo del Cinquecento; meravigliosi il doppio
chiostro e l'ampio loggiato esterno.
Qual
è il periodo migliore. La Franciacorta,
zona di produzione di ottimo vino, dallo splendido
paesaggio agricolo e naturale, non perde mai il suo
fascino, in qualsiasi periodo dell'anno.
Dove
mangiare. Non essendoci punti di ristoro
durante il percorso, consigliamo di portare con
sé almeno una borraccia per dissetarsi. Per
pranzare, a fine passeggiata, scegliete il posto
che più vi aggrada sulla nostra guida ai
locali consultando sotto la voce Rovato.
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