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quiBresciaAmbiente
di
Michela Bignami
Montisola:
tra lago e montagna
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Il posto
Che
cos'è. Sorge nella quiete del lago
d'Iseo la più grande isola dei laghi
europei, è Montisola, una vera e propria
montagna che, con le sue curve sinuose, emerge
dall'acqua e si estende per 4,5 chilometri
quadrati, con 8 chilometri di sponde e
un'altitudine di 600 metri.
Come arrivarci. Proveniendo da Brescia, i
punti d'imbarco dei traghetti più vicini
sono a Iseo (con buona frequenza), a Sulzano per
Peschiera e a Sale Marasino per Carzano (d'estate
praticamente continui).
La
passeggiata
A
chi è adatta. Il tragitto che vi
proponiamo arriva fino alla sommità del
monte ed è un percorso facile, ma per
discreti camminatori. Chi desidera fare una
passeggiata meno impegnativa può percorrere
il perimetro dell'isola lungo la strada costiera
asfaltata. A Montisola non vi sono automobili, ma i
residenti transitano in motorino e ogni tanta passa
un piccolo bus.
Il tragitto. Con il traghetto si sbarca a
Peschiera, il paese più conosciuto e
per
noi punto di partenza. Approdati, s'imbocca la
strada a destra verso Carzano e, allo stop, si sale
a sinistra lungo la strada asfaltata che percorre
l'interno dell'isola. Dopo aver camminato per circa
200 metri, all'altezza di una palizzata in legno,
appare sulla destra l'indicazione "Santuario della
Ceriola". La seguiamo. Imboccando il sentiero ci si
inoltra subito nel bosco e, dopo una salita
iniziale, non lunga ma piuttosto ripida e sassosa,
il percorso si fa più dolce, dando comunque,
di tanto in tanto, qualche breve strappetto. Si
cammina nella fresca ombra di querce, castagni e
robinie che, dove si diradano, ci permettono la
vista mozzafiato del golfo di Sensole con l'isola
di San Paolo e, in alto, la bella rocca Oldofredi.
Dopo circa 40 minuti si arriva al paese più
alto dell'isola: Cure (nella piccola casa colonica
che incontriamo come prima abitazione, ancora fuori
dal borgo, è possibile acquistare uova
fresche). Entrando in paese è possibile
dissetarsi a una fontanella o fare tappa al bar con
annesso negozio di alimentari. Si riprende il
percorso (andando a destra dopo il bar): ormai
mancano soltanto 15 minuti alla vetta. Il fondo
stradale è ora più curato e, dopo una
serie di cappelle votive in verità proprio
bruttine, si giunge al santuario. La vista che si
gode da quassù, nelle giornate limpide,
è di incomparabile bellezza e spazia a 360
gradi dalle coste del lago alle campagne della
Franciacorta, al Guglielmo e alla Presolana.
Fino
al santuario il nostro percorso è durato
circa un'ora. Per il ritorno consigliamo un
percorso differente: ridiscesi fino a Cure, prima
del paese, imbocchiamo il sentiero che entra
pianeggiante alla nostra destra, lungo la rete
metallica di una villetta seguita da una catasta di
legna (c'è anche un segnale, costituito da
un bollino blu, ma è quasi
invisibile).Continuiamo lungo il sentiero per un
bel tratto pianeggiante e poi, all'altezza di un
casottino in muratura, giriamo a sinistra e
scendiamo per una comoda mulattiera fino a Masse,
altro piccolo pittoresco borgo. Poi, sempre lungo
il sentiero, attraversando soltanto una volta la
strada asfaltata e, scendendo in mezzo agli
uliveti, arriviamo in circa 40 minuti a Carzano,
ora solo pochi passi tra scalette e stradine
pietrose ci dividono dal lago. Chi ha ancora voglia
di camminare può raggiungere Peschiera in
circa mezz'ora, seguendo la strada litoranea; per
gli altri ogni ora passa un autobus.
Che cosa vedere. Cure, Masse, borghi
minuscoli e bellissimi, fieri del proprio antico
isolamento, avvolti dal silenzio, dove i fiori e i
curatissimi orti colorano le vechie pietre.
Il santuario. Dedicato alla Madonna della
Ceriola, risale al tredicesimo secolo e fu la prima
parrocchiale dell'isola; si dice che sorga sui
resti di un tempio pagano. All'interno conserva
interessanti affreschi del 500 e due tele
settecentesche.
Qual è il periodo migliore.
L'ambiente incontaminato, il microclima
mediterraneo, i piccoli paesi sonnolenti
affascinano in qualsiasi stagione. Il sentiero
è praticabile anche in piena estate
perchè la vegetazione lo rende ombroso.
Nelle giornate invernali di bel tempo è
invece possibile osservare, nei paesi della costa,
le file di sardine stese a essiccare al sole.
Dove mangiare. Cibo caratteristico
dell'isola è il pesce di lago che, dove
è ancora cucinato con la sapiente
semplicità della tradizione, può
offrire grandi emozioni. Il posto più famoso
dove gustare la specialità isolana è
la trattoria Archetti, situata in una splendida
casa prospicente il lago a Peschiera. Un ambiente e
una cucina più raffinati si trovano invece
al ristorante "La foresta" tra Peschiera e Sensole
che però ha anche prezzi molto più
elevati. In linea di massima è sconsigliato
mangiare a Montisola di domenica perchè i
ristoranti sono assaltati dai numerosissimi
turisti. e quindi il livello qualitativo
diminuisce.
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