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quiLirica&dintorni
a
cura di Raffaello Malesci
La
recensione/1
Traviata,
è inutile lottare contro la
predestinazione
L'ultima
replica si è tenuta il 2 settembre all'Arena
di Verona.
Traviata
è da sempre metafora
dell'amore irrealizzabile, della morte che incombe
ineluttabile sulla giovinezza: una morte senza
speranza, spesso senza redenzione. Se nella Boheme
sono le circostanze a segnare il destino di
Mimì, nella Traviata di Verdi il destino di
Violetta è segnato in partenza. Non è
il contesto, non sono gli avvenimenti che fanno
ammalare Violetta, lei è malata fin
dall'inizio, fin da sempre. All'Arena di Verona il
regista Gilbert Deflò ha esplicitato
pienamente questa concezione dell'opera
presentandoci già all'overture una Violetta
distesa su un letto di morte che è anche
sontuoso monumento funebre neoclassico. Il
monumento è coronato dalla statua di una
pura fanciulla che si protende nel vento, come alla
ricerca di qualcosa di superiore. Violetta è
vestita di bianco a simboleggiare, pur fra le false
gaiezze di una vita dissoluta, la purezza di una
predestinazione che sfiora l'ultramondano. Alfredo
e Violetta infatti, nell'ultimo atto al momento
della "Parigi o cara", si stringono attorno a
questa ragazza di marmo, esprimendo quel desiderio
di vita e di amore che fin dalla prima nota
dell'opera si comprende essere irrealizzabile.
Tutta la regia, solida e definita, ruota intorno a
questa concezione e conduce la storia al suo
termine con effetti suggestivi e mai sopra le
righe. Discrete anche se eccessivamente essenziali
le scene di Gianfranco Padovani ed efficaci i
costumi di William Orlandi. Di buon livello il cast
vocale con l'accorato e potente Giorgio Germont di
Roberto
Frontali, un baritono da tenere d'occhio, intensa
anche la Violetta della russa Darina Takova, mentre
decisamente sotto tono l'Alfredo del giovane tenore
Cesare Catani. Puntuale la direzione del maestro
Giuliano Carella. Vivo successo per tutti gli
interpreti e per lo spettacolo, suggestivo e
sicuramente da consigliare. L'ultima replica
è stata in calendario il 2 settembre
(spettacolo alle ore 21). Per le prenotazioni
telefoniche con carta di credito si può
contattare direttamente l'Arena allo 045
8005151.
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L'appuntamento:
musica medievale
Le
rarissime Cantigas de Santa Maria
In
cartellone l'8 settembre a Concesio
Sempre interessanti
e particolari le proposte del Gruppo da camera
Caronte, formatosi nel 1987 con l'intento di
ricercare ed eseguire il repertorio cameristico
meno noto, di cui proponiamo qui di seguito una
serie di appuntamenti in provincia. Una
segnalazione particolare, tra gli altri, merita
però il concerto dell'8 settembre a cura
dell'Insieme Dramsam, a Concesio (Brescia) presso
il santuario della Madonna della Stella, in cui
verranno proposte le rarissime "Cantigas de Santa
Maria" lodi alla madre celeste tramandate dalla
Spagna del XIII secolo.
Il
calendario dei concerti
Nave,
1
settembre Pieve Santa Maria della Mitria, ore
20,30
Selezione di canzoni da "Jesus Christ
Superstar"
Musica di Andrew Lloyd Webber; arrangiata da
Alessandro Alexovits; testi di Fernanda Calati
Gruppo Caronte: Fernanda Calati voce
recitante; Rachel O'Brien, Piergiorgio Pardo,
Davide Rocca voci; Alessandro Alexovits violino;
Eugenio Reboldi violoncello; Monica Arpino
clarinetto; Elena Trovato arpa; Roberto Mingarini
tastiera.
Quinzano
D'oglio,
2
settembre Teatro Sociale, ore 21
"Le Due Americhe" tra folk e musical
Gruppo Caronte: Rachel O'Brien,
mezzosoprano; Davide Rocca, baritono; Giorgio
Tonelli, clarinetto; Eugenio Reboldi, violoncello;
Andrea Rebaudengo, pianoforte; Sergio Mazzei,
batteria. Arrangiamenti originali di Alessandro
Alexovits
Puegnago del
Garda,
3
settembre Castello, ore 21
Opera Operetta
Gruppo Caronte: Sachiko Yanagibashi,
soprano; Davide Rocca, baritono; Roberto Mingarini,
pianoforte.
Concesio,
8
settembre Santuario Madonna della Stella, ore
20,30
O Demo astroso
Demoni, diavoli e malefici, sconfitti
dall'intervento miracoloso della Madonna nelle
cantigas di Anfonso X El Sabio (XIII sec.).
Molto sentita è
negli ultimi secoli dell'Evo Medio la devozione
alla Madre Celeste. Maria, vergine e madre allo
stesso tempo, rappresenta un modello ideale, fonte
di benevolenza ed amore,dispensatrice di aiuto nel
bisogno e conforto nella disperazione. Le cantigas
de Santa Maria (in tutto più di 400 canti,
provvisti di testo e melodia nonchè
accompagnati da splendide miniature) cantano le
lodi alla Madre Celeste e ne celebrano i miracoli
nella lingua dei poeti (che nella Spagna del XIII
secolo è il gallego) e attraverso la musica
dei trovatori, in un susseguirsi di temi fortemente
evocativi.
Insieme Dramsam: Alessandra Cossi canto,
percussioni, symphonia; Fabio Accurso liuto
medioevale, percussioni; Gian Paolo Capuzzo flauti,
canto;Giuseppe Paolo Cecere canto, viella,
ghironda.
Toscolano
Maderno,
9
settembre Chiesa Parrocchiale di Toscolano, ore
21
Musica Sacra
Gruppo Caronte: Davide Rocca, baritono;
Alessandro Alexovits, violino;Eugenio Reboldi,
violoncello; Elena Trovato, arpa.
Tavernole,
15
settembre Chiesa San Filastrio, ore 20,30
Le più celebri Ave Maria e Brani Sacri
dal 1600 ad oggi
Sachiko Yanagibashi, soprano; Paola Pittaluga,
mezzosoprano; Dong-Il Park, baritono; Roberto
Mingarini, pianoforte.
Coccaglio,
13 ottobre Vecchia
Pieve in Castello, ore 21
"Smack & Gulp", canzoni dei cartoni
animati
Gruppo Caronte: Lara Matteini, Davide Rocca,
voci; Alessandro Alexovits, violino; Giorgio
Tonelli, clarinetto; Eugenio Reboldi, violoncello;
Elena Trovato, arpa; Roberto Mingarini,
tastiera.
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L'appuntamento:
musica sinfonica
Questo
Rostropovich è proprio da non perdere
Dal
6 al 20 settembre a Verona un ciclo di concerti ai
massimi livelli.
Per gli
appassionati di musica sinfonica segnaliamo un
ciclo di interessanti concerti a due passi da
Brescia. Al teatro Filarmonico di Verona, infatti,
l'Accademia Filarmonica organizza dal 6 al 20
settembre prossimi un ciclo di concerti sinfonici
al massimo livello. La manifestazione viene
inaugurata dal maggior violoncellista vivente
Mstislav Rostropovich che con l'Orchestra Sinfonica
Ungherese eseguirà il celeberrimo concerto
in Si minore per violoncello e orchestra di Antonin
Dvorak, la serata inaugurale prevede anche
l'esecuzione di Sheherazade di N. Rimski
Korsakov.
Fra gli altri ospiti di rilievo internazionale
segnaliamo la "Academy of St. Martin in the Fields"
diretta da Neville Marriner, la Kremerata Baltica
con il suo direttore Gidon Kramer nella doppia
veste di solista e direttore e l'orchestra
sinfonica di Stoccarda diretta da Roger Norrington
che propone un programma originale con musiche di
Williams e Sibelius. Conclude la manifestazione
l'orchestra filarmonica di San Pietroburgo diretta
da Yuri Temirkanov che oltre al concerto numero 2
per pianoforte e orchestra di Rachmaninov propone
in chiusura del ciclo di conceri la Sinfonia
"Eroica" di Ludwig van Beethoven.
I prezzi dei biglietti variano dalle 50.000 alle
20.000, per informazioni e prenotazioni potete
contattare l'accademia al numero 045 8009108. Di
seguito riportiamo il programma
completo.
Il
programma della manifestazione
Mercoledì
6 settembre, Teatro Filarmonico ore
21
Orchestra
Sinfonica Ungherese
Mstislav Rostropovich violoncello
Andras Ligeti direttore
A. Dvorak Concerto in Si min. per violoncello e
orchestra
N. Rimski-Korsakov Sheherazade.
Sabato 9
settembre, Sala Maffeiana ore
21
Trio Italiano /
Wolfram Christ viola
L. van Beethoven Trio in Si bem. magg. Op. 97
"L'Arciduca"
R. Schumann Quartetto in Mi bem. magg. Op.
47.
Domenica 10
settembre, Teatro Filarmonico ore 21 (a
invito)
Academy of
St.Martin in the Fields
Mihaela Ursuleasa pianoforte
Sir Neville Marriner direttore
F. Mendelssohn-Bartholdy Ouverture "Die Hebriden"
Op. 26
W.A. Mozart Sinfonia concertante in Mi bem. magg.
K.297 b per oboe, clarinetto, fagotto, corno e
orchestra
L. van Beethoven Concerto n.4 in Sol magg. per
pianoforte e orchestra Op. 58Sinfonia n.4 in Si
bem. magg. Op. 60.
Giovedì
14 settembre, Teatro Filarmonico ore
21
Kremerata
Baltica Gidon Kremer violino e direttore
I. Stravinskij Concerto in Re per archi
W. A. Mozart Concerto n. 5 in La magg. per violino
e orchestra K. 219
V.V. Silvestrov Il Messaggero per archi
G. Sollima Violoncelles vibrez! per due violoncelli
e archi
F. J. Haydn Sinfonia Concertante in Si bem. magg.
per violino,
violoncello, oboe, fagotto Hob. 105.
Sabato 16
settembre, Teatro Filarmonico ore 21
Concerto
celebrativo ad invito - fuori abbonamento
Orchestra Suk di Praga
Mirjam Tschopp violino,
Antoine de Bavier direttore
W. A. Mozart Sinfonia n. 24 in Si bem. magg. K.
182
Concerto n. 4 in Sol magg. per violino e orchestra
K. 218
Serenata in Re magg. "del corno di posta" K.
320
Domenica 17
settembre, Teatro Filarmonico ore
21
Fondazione Cariverona
Concerto ad invito - fuori abbonamento
Radio-Sinfonie-Orchestrer Frankfurt
Gil Shaham violino
Hugh Wolff direttore
S. Currier Microsymph
B. Bartòk Concerto n. 2 per violino e
orchestra
H. Berlioz Sinfonia Fantastica Op. 14
Martedì
19 settembre, Sala Maffeiana ore
21
Matteo Valerio pianoforte
F. Chopin Sonata n. 2 in Si bem. min. Op. 35
Polacca in Do diesis min. Op. 26 n. 1
Polacca in Mi bem. min. Op. 26 n. 2
Polacca in La bem. magg. Op. 53
S. Rachmaninov 6 Momenti Musicali Op. 16
I. Stravinskij Trois Mouvements de
Pétrouchka
Giovedì
21 settembre, Teatro Filarmonico ore
21
Liszt Chamber Orchestra
Enrico Dindo violoncello
F. J. Haydn Sinfonia n. 49 in Fa min. "La
passione"
Concerto n. 1 in Do magg. per violoncello e
orchestra
W. A. Mozart Serenata notturna in Re magg. K.
239
B. Bartòk Divertimento per archi Sz
113
Sabato 23
settembre, Sala Maffeiana ore
21
Maurizio Zanini pianoforte
F. Mendelssohn 6 Kinderstücke Op. 72
C. Corea 20 Children's Songs
F. Chopin Ballata n.1 in Sol min. Op. 23
Ballata n.2 in Fa magg. Op. 38
Ballata n.3 in La bem. magg. Op. 47
Ballata n.4 in Fa min. Op. 52
Martedì
26 settembre, Teatro Filarmonico ore
21
SWR Radio-Sinfonieorchester Stuttgart
Viktoria Mullova violino
Sir Roger Norrington direttore
R. Vaughan Williams Fantasia su tema di Thomas
Tallis
J. Sibelius Concerto in Re min. per violino e
orchestra Op. 47
R: Schumann Sinfonia n. 2 in Re magg. Op.
61
Sabato 30
settembre, Teatro Filarmonico ore
21
Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo
Elisso' Virsaladze pianoforte
Jurij Temirkanov direttore
A. K. Ljadov Kikimora Op. 63
S. Rachmaninov Concerto n. 2 in Do min. per
pianoforte e orchestra Op. 18
L. van Beethoven Sinfonia n. 3 in Mi bem. magg.
("Eroica") Op. 55
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La
recensione/2
Nabucco,
all'Arena ironia e zum pa-pa
Grande
fantasia e splendide coreografie nell'ultima messa
in scena veronese.
Splendida
messa in scena di Hugo De
Ana all'Arena di Verona per il Nabucco di Verdi. Il
regista argentino, ispirandosi a motivi etnici, ha
preparato uno spettacolo di grande fantasia visiva
in cui le masse si muovono sulla ricostruzione di
un gioiello di ispirazione babilonese adagiato
nell'anfiteatro veronese. Da questo immenso
amuleto, che richiama anche un microchip, si
sollevano piattaforme mobili che creano svariati
effetti scenografici pur mantenendo inalterato
l'impianto fisso di base.
Ed è su questo microchip che il regista ha
dato libero corso all'ironia, anche aiutato dalle
azzeccate e moderne coreografie di Lino
Privitera.
Se infatti la musica di Verdi, in molti passi
dell'opera, ha uno spiccato carattere di "marcetta"
(il famoso zum pa-pa, per intenderci), questo ritmo
viene utilizzato da De Ana per trasformare gli
armigeri di Nabucco in tanti "robot" che sembrano
muoversi spinti dalla forza della musica creando
effetti suggestivi, coinvolgenti specialmente alla
fine del primo atto, e di sicura
originalità.
Una menzione speciale per i costumi, sempre firmati
da De Ana, che utilizzano richiami etnici
mescolandoli a materiali contemporanei quale il
vinile o la plastica, difficilmente descrivibili
per sontuosità e ricchezza.
Al momento del famoso "Va Pensiero", i coristi
aprono le loro lunghe stole nere per mostrare
ciascuno una luce in mezzo al petto, creando
all'interno dell'anfiteatro un'atmosfera
emozionante e irreale. Dal punto di vista musicale
abbiamo ritrovato un Daniel Oren in splendida forma
e un cast vocale di rilievo su cui spiccava una
intensa e sfumata Silvie Valayre come
Abigaille
e un profondo ed emozionante Roberto Scandiuzzi
come Gran Sacerdote. Ottima resa anche di Alexandru
Agache, Nabucco, Nazareno Antinori, Ismaele, e
Gloria Scalchi, Fenena. L'ultima replica di questa
messa in scena del Nabucco si è avuta
all'Arena di Verona il 1 settembre.
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