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La mostra. "Segni e colori" è la prima grande mostra personale del bresciano Lorenzo Mattotti. Progettata da Gianni Miriantini, Luigi Pedrazzi e Marco Piccardi e curata da Giovanna Durì, ospita oltre 350 tavole originali del famoso illustratore, suddivisi nelle sezioni di Fumetto, Dipinti, Illustrazioni e Copertine di libri e riviste. Dove, come, quando. Milano, Musei di Porta Romana, viale Sabotino 22, tel. 02 58303635, aperta fino al 26 novembre. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20. Chiuso il lunedì. Ingresso: lire 12.000, ridotto lire 8.000.
La
recensione. E' una bella sorpresa questa mostra che, a
dispetto della fama dell'autore conosciuto soprattutto nel
mondo dell'illustrazione e del fumetto, si rivela
ricchissima nel presentare a 360 gradi gli aspetti
dell'espressione artistica dell'eclettico Mattotti, la cui
popolarità ha varcato i confini nazionali
raggiungendo nel suo campo una notorietà pari a
quella di Hugo Pratt e Milo Manara. Nato nel 1954 a Brescia,
Lorenzo Mattotti fu all'inizio fortemente influenzato dai
disegni di Josè Munoz e Carlos Sampayo. L'incontro
con questi due argentini, che per un certo periodo hanno
vissuto nella nostra città, ha risvegliato in lui il
desiderio di imitarne lo stile di vita che riusciva a
conciliare lavoro ed esperienze personali. I suoi ricordi
d'infanzia, così, sfociano nelle illustrazioni per il
libro "Il Signor Spartaco" divenuto un film d'animazione; il
suo amore per le letture di fantascienza si trasforma nel
nutrimento per numerosi soggetti; i suoi continui
spostamenti, che dopo varie città italiane lo faranno
approdare a Parigi, si riflettono nelle inquietudini dei
suoi primi personaggi. Oggi, con le storie, con le tele che
ci parlano dell'amoroso rapporto con la pittura, con i
lavori per la stampa di tutto il mondo, l'opera di Mattotti
rappresenta l'anello di congiunzione tra strumenti
considerati popolari: cinema, televisione,
pubblicità, e il mondo più squisitamente
artistico rappresentato dal fumetto e dall'illustrazione
d'autore. "Segni e colori" si intitola la sua mostra, ed
è quanto il visitatore può assorbire sin dalla
prima occhiata ai numerosi lavori esposti: i disegni in
bianco e nero dei primi fumetti si accendono quasi subito
dei cromatismi più intensi, stesi e sfumati in
campiture larghe e vivacemente contrastanti. "E' proprio il
colore l'arma suggestiva e micidiale dell'artista", dicono i
curatori della mostra: "Lo spirito violento dei rossi, dei
gialli, dei blu che a fatica sono disciplinati in una forma,
in una cornice razionale, rende qualsiasi lavoro di Mattotti
una felice e irrisolta battaglia tra forme inquiete e colori
incontenibili, dove la sintesi è lasciata alla
sensibilità dell'osservatore". Dei lavori più
importanti dell'artista, tra cui il pluripremiato libro
"Fuochi", sono in mostra le tavole originali, insieme a
un'anteprima video di "Pinocchio", film d'animazione la cui
uscita è prevista per il 2002.
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