Tempo libero

Ristoranti

Osterie

Birrerie, Pub

Bar

Per uno spuntino

Gelaterie

Cinema

Teatri

Dopo mezzanotte

Itinerari

Viaggi

Cucina

Fitness

Appuntamenti

Agenda

Link bresciani


Arte, cultura

Mostre

Musei

Biblioteche

Artisti bresciani

Gruppi musicali

Gruppi teatrali

Lirica e classica

Il nostro archivio


BRESCIA
DI NOTTE

Dove mangiare, bere, ascoltare musica dopo mezzanotte
 

 

 

 


quiBresciaMostre a cura di Nino Lo Castro

Ryan Mendoza e la pittura della memoria


Qui sopra: Girl with Airplane, 2000, olio su tela, 170x240 cm.

La mostra. "Dipinti e disegni" del giovane pittore americano Ryan Mendoza, organizzata nella Galleria Massimo Minini di Brescia. Contiene sette dipinti di grandi dimensioni, oltre ad alcuni disegni a pastello e graffite.
Dove, come, quando. Brescia, galleria Massimo Minini via L. Apollonio, 68, telefono 030 383034, fax 030 392446.
Rimane aperta fino al 15 gennaio 2001, gli orari: da martedì a sabato dalle 15,30 alle 19,30.

Sopra, a sinistra: The Shopping Cart, 2000, olio su tela, 159x191 cm. A destra: My Girlfriend, 2000, olio su tela, 167x196 cm. Qui sotto, a destra: The Schoolgirl, 2000, olio su tela, 227x121 cm.

La recensione. Ryan Mendoza, nato a New York nel 1971, ha vissuto per qualche anno a Napoli prima di trasferirsi definitivamente a Monaco di Baviera. La scorsa estate il Mart di Trento gli ha dedicato una mostra a palazzo delle Albere nella quale erano esposti una trentina di lavori prodotti negli ultimi quattro anni. Già da tempo è presente sui più importanti palcoscenici dell'arte contemporanea, da Torino a Milano, con una pittura evocativa ispirata ai volti e alle atmosfere della sua memoria. Inoltre, in contemporanea con la Minini di Brescia, la Galerie Bernd Kluser di Monaco sta proponendo il lavoro di Mendoza in un'esposizione personale, che dà così all'evento bresciano un'incidenza di portata internazionale. Nella sala di via Apollonio sono esposte sette grandi tele dipinte, (la maggiore misura tre metri per due) sulle quali Ryan Mendoza descrive le immagini surreali che affollano il suo immaginario. L'allestimento della mostra è di grande effetto: nello spazio che si apre all'entrata lo spettatore può infatti vedere subito i quadri alle pareti, che aprono grandi finestre sulla spazialità delle opere di Mendoza. I personaggi dipinti dall'artista fluttuano in un'atmosfera nebbiosa, quasi irreale. Non c'è più il netto distacco tra figura e fondo, sono ridotte al minimo anche le sovrapposizioni di segni grafici o di scrittura che hanno caratterizzato il lavoro di Mendoza negli scorsi anni. In contrasto con la pittura descrittiva delle grandi campiture e dei personaggi quasi sfumati, c'è poi il segno grafico dei disegni e dei piccoli schizzi su carta, un tratto quasi infantile che delimita e suggerisce forme con grande sapienza e che ricorda l'epressionismo libero di Basquiat o di Clemente. La visita di questa mostra può far vivere agli appassionati momenti di puro piacere pittorico, nel contesto di una modernità fatta di emozioni primordiali.

Sopra, a sinistra: Superman, 2000, olio su tela, 160x208 cm. A destra: The Cage, 2000, olio su tela, 166x184 cm.



Consulta l'archivio di mostre

La galleria completa degli artisti bresciani

Torna alla prima pagina di quiBresciArte

Scrivi a quiBresciArte


Servizi pubblici

Ospedali

Professioni

Associazioni

Sindacati

Uffici pubblici

Luce, gas

Università

Chi ci rappresenta

Enti turistici


 

NUOVO

Le trame
dei film
da vedere
in città
e provincia

 

   

Dove andare a

Desenzano

Iseo

Palazzolo

Rovato

Salò

Sarnico

Sirmione

Toscolano