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a
cura di Nino Lo Castro
Michelangelo
grafia e biografia
Sopra: studi per la facciata
di San Lorenzo e per la tomba di Giulio II con scritte
autografe. In basso a destra Studio di testa per la
Madonna del "Tondo Doni". A sinistra: l'originale del
madrigale Se dal cor lieto divien bello il volto.
La mostra. "Michelangelo
grafia e biografia". Sono esposti numerosi documenti
autografi di Michelangelo Buonarroti, le prime lettere, le
poesie e i diari di cantiere. Inoltre sono esposti dipinti,
medaglie, incisioni e volumi a stampa del XIV secolo.
Ospitata al Museo Diocesano è curata da Lucilla
Bardeschi Ciulich e Pina Ragionieri in collaborazione con
l'Ente Casa Buonarroti.
Dove, come, quando. Brescia, Museo Diocesano, via
Gasparo da Salò 13. Aperta dal 7 aprile al 3 giugno
2001 tutti i giorni dalle 10 alle 19. I biglietti costano 8
mila lire, 4 mila i ridotti. Tutti i giorni alle 17.30
è prevista una visita guidata.. Per prenotazioni e
informazioni: 030 40233.
La recensione. La mostra ospitata al Museo Diocesano
traccia un ritratto inconsueto del maestro aretino, puntando
l'attenzione sui suoi numerosi scritti e sugli schizzi
originali, arrivati fino a noi grazie al lavoro di
ricerca e catalogazione dell'Ente Casa Buonarroti. Questa
scelta permette al visitatore di comprendere meglio l'opera
di Michelangelo, ma anche il contesto socio culturale in cui
il grande artista operò. Nella mostra infatti sono
esposte molte lettere che, comprendendo varie età
della vita dell'artista, illustrano sia i rapporti tra lui e
la famiglia (al padre prima e al fratello poi) sia le
comunicazioni professionali con i suoi committenti, per lo
più uomini potenti e protagonisti della storia
cinquecentesca. Tra i reperti più interessanti, una
lettera a Vittoria Colonna (1541) per ringraziarla di un
regalo, un'altra spedita al Cardinal Giulio De Medici,
futuro papa Clemente VII, responsabile della fabbrica di San
Lorenzo a Firenze o ancora quella che Caterina De Medici
inviò all'artista per convincerlo a realizzare il
monumento equestre del marito Enrico II, morto durante un
torneo. Ma non tutti gli scritti raccolti nel museo
Diocesano hanno carattere di epistola. Forse pochi sanno che
il Buonarroti si dilettava in gioventù nella
composizione di sonetti e madrigali, talvolta dalle venature
ironiche come quello che ridicolizza le predicazioni
di Girolamo Savonarola contro Rodrigo Borgia. Seguendo il
percorso ricavato nella bella sala affrescata del museo, si
possono ammirare anche numerosi progetti e schizzi di
celebri opere, fra cui lo splendido studio per la testa
della madonna del Tondo Doni, ma anche di lavori mai
realizzati, nati soltanto nella fantasia dell'artista che,
per esempio, ha lasciato in eredità il progetto per
la facciata della chiesa di San Lorenzo in Firenze mai
realizzata. Non è comunque solo l'opera del
Buonarroti a trovare spazio nella mostra. Sono infatti
esposti numerose opere di artisti posteriori che, in qualche
modo riproducono o celebrano l'opera del maestro. Da notare
il ritratto di Michelangelo attribuito a Marcello Venusti,
posto proprio in apertura del percorso sella mostra, ma
anche le pregevoli incisioni di Etienne Dupérac che
rappresentano, fra gli altri, l'alzato della basilica di San
Pietro e il cortile di palazzo Farnese, entrambi a Roma. Una
curiosità per gli appassionati di biografie illustri:
è presente una copia del 1550 de "Le vite
dè più eccellenti architetti, pittori et
scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri" di
Giorgio Vasari, che ovviamente dedica un capitolo anche a
Michelangelo.
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