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quiBresciaMostrea
cura di Anna Pedersini
Lo
sguardo dell'artista è sempre
innocente
In alto, da sinistra a destra:
Jean Dubuffet, Cité aléatoire avec deux
personnages (1982), acrilico su carta intelata 67x100.
Angelo Ragnoli, 7 anni di Serle, L'ubitì,
tempera 22x33. Qui sopra, da sinistra a destra: Elisabetta
Tosi, 13 anni di Montichiari, Le spannocchiatrici,
linoleografia 30x40. Federica Mantelli, 6 anni di Botticino
Sera, Il vento soffia tra i fiori, tempera e gessi
35x49.
La mostra. "Lo
sguardo innocente. L'arte, l'infanzia, il '900", coordinata
da Santina Bianchini, è una particolare iniziativa
che Brescia Mostre, in collaborazione con il Comune di
Rezzato, dedica al mondo espressivo del bambino. Oltre 100
opere tra disegni, tempere e olii di bambini di tutto il
mondo, raccolti dal 1950 a oggi dalla Pinacoteca
internazionale dell'età evolutiva "Aldo Cibaldi" di
Rezzato, raccontano la freschezza di uno dei modi di
comunicare più immediato dell'infanzia e si
confrontano con una selezione di dipinti di grandi maestri
della pittura del Novecento, tra cui Picasso, Kandinskij,
Klee
) che si distinguono per il ritorno al tratto
semplice e diretto.
Dove, come, quando. Brescia, Palazzo Martinengo, via
Musei 30, tel. 030.297551. Aperta fino al 19 novembre.
Orari: tutti i giorni dalle 9 alle 19,30, chiuso il
lunedì. Ingresso £.12.000, ridotto £.8.000,
per gruppi £.5.000. Possibilità di visite
guidate gratuite tutti i giorni di apertura alle ore 18 (la
domenica anche alle ore11).
In alto, da sinistra a
destra: Anna Maria Tonoli, 8 anni di Botticino Sera,
Festa sul Canal Grande, tempera 50x70. Lavoro di
gruppo, bambini di 9 anni di Esine, Primavera,
collage 49x69. Qui sopra, da sinistra a destra: Tina
Mbuwe,14 anni di Nairobi (Kenya), Animali d'Africa,
tempera 49,5x69. Wolfgang Weber, 11 anni di Monaco
(Germania), L'aquilone, Tecnica mista 30x40. Sotto,
dall'alto in basso: Orsola Rossini, 12 anni di Verolanuova,
Ritratto dell'amica, collage 31x22,5. Pablo Picasso,
Senza titolo (1945), olio su carta
66x50,7.
La recensione. "Una
dedica al secolo che si apre, all'infanzia che lo affronta,
all'arte che lo dovrà interpretare". Così
viene presentata dai curatori questa mostra dal sapore
originale, se non altro per la particolare rilettura
dell'arte d'avanguardia del Novecento come desiderio di un
"ritorno all'infanzia" con la sua potenzialità di
giocare con la realtà, riuscendo a cogliere con lo
sguardo anche l'invisibile e l'irreale.
E' comunque il Bambino il
protagonista dell'evento e delle due sezioni in
cui
l'allestimento si divide. La prima, quella dedicata ai
lavori dei piccoli artisti, è la più
sviluppata per estensione e numero di opere e raccoglie, in
una densa scenografia progettata ad hoc da Maurizio
Balò, i 100 capolavori di colore e
immediatezza. Quattro le
tematiche affrontate dagli autori in erba (hanno tutti
un'età compresa tra i 3 e i 18 anni): la famiglia e
gli affetti, la natura, il vivere quotidiano e la
religiosità. Soggetti
che sottendono concrete capacità espressive legate
strettamente alle particolari emotività e
partecipazione del bambino.
Il percorso, come dicevamo, ha la sua degna conclusione
nella seconda sezione, dal titolo "Palingenesi". Qui si
è cercato, attraverso la selezione
di 40 capolavori della pittura del Novecento, di offrire una
lettura dell'arte di questo secolo che, per sconfiggere il
concetto di tradizione e rappresentazione fedele e
illustrativa, ha chiesto aiuto a due grandi soggetti di
ispirazione: la pittura dei primitivi da una parte e quella
d'infanzia dall'altra. Pablo
Picasso, Paul Klee, Vassily Kandinskij, Dubuffet, Jean
Michel Basquiat, ma anche gli italiani Birolli, Mafai,
Guttuso, Sassu, solo per citare alcuni di quelli presenti in
mostra, si sono certamente impegnati in
questa ricerca con le loro sagome essenziali, "stampate",
come scrive Renato Barilli in catalogo, "su sfondi anch'essi
semplificati al massimo, richiedendo in ciò l'aiuto
fondamentale del colore".
Il percorso espositivo comprende anche la ricostruzione di
una saletta cinematografica in cui viene proiettato il film
dedicato all'infanzia "Primavera" del regista bresciano
Franco Piavoli.
Sopra: Wassily
Kandinskij, Il fiume in estate (1900 c.), olio su
compensato 19,5x29,5. Sotto: Paul Klee, Pesci che giocano
- Miniaturistico (1917), acquerello su carta 9,5x16.
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