FIUMEFREDDO Lo spettacolo è stato gratuito.
Tutti in piedi alla fine ad applaudire i protagonisti, tutti uniti nella festa, per una
sera tutti Vip. Lo scenario del parco comunale di Fiumefreddo, addobbato per
loccasione con piantine di agrumi e contornato dagli alberi ad alto fusto, si è
trasformato in arena per dare vita alla "I° Festa dellAmicizia della zona
jonico-etnea". E stato un biglietto da visita anche per una città che si
appresta ad ospitare le deliziose serate estive, succo prelibato di una programmazione che
soddisfa i palati fini dei tanti visitatori che nella calura del solleone si rilassano tra
gli alberi della villa comunale. Per una sera il successo è stato di elevata levatura ed
è passato in secondo piano che si trattava di una manifestazione dal chiaro sapore
politico.
Tutti i posti a sedere esauriti ed un pubblico eccezionale si è assiepato lungo i viali
interni. Ed il divertimento è stato garantito dalla voce squillante del gruppo musicale
"I Khalisma" che sotto labile regia di Lino Andaloro, colonna portante del
complesso nonché arrangiatore dei pezzi musicali (brani degli anni 60, 70,
80) hanno infiammato gli spettatori trascinandoli in duetti nel refrain delle
canzoni. Il giovane presentatore Giuseppe Siligato, attorniato dalle stupende vallette
Carmen Arcidiacono e Giusy Barbagallo, ha avuto il suo da fare per distrigarsi tra i tanti
ospiti in scaletta.
Non cè stata la possibilità di annoiarsi perché il programma vario è stato
intercalato tra canzoni, balletti, sfilata di moda e cabaret. La sfilata di moda curata
dagli stilisti Roberto Cavallaro e Antonio Catanzaro ha lasciato con il fiato sospeso gli
spettatori che hanno potuto ammirare assieme allo splendore degli abiti, il portamento
professionale delle modelle, leleganza dei colori. Passi di valzer, tango e quick
step hanno messo in mostra le qualità dellassociazione "Club Paradise"
che con le giovane coppie di ballerini si sono presentate alla platea di spettatori.
Emanuele Raciti, giovane promessa dei palcoscenici, sta già per spiccare il volo verso
lidi nazionali essendo stato contattato da big della musica leggera italiana per fare da
coreografia negli spettacoli in tuttItalia, si è presentato al pubblico con il
corpo di ballo del "Millennium 2000".
Gli
ospiti musicali sono stati Sarah e Melania ed alcune promesse della musica leggera che
stanno partecipando a delle selezioni e che rispondono ai nomi di Giovanna Cundari di
Gaggi, Giovanna DAngi di Giardini, Graziella Sciacca di Riposto, Agata Scandurra di
Fiumefreddo e Mario Pennisi di Giarre. Tra un intervallo e laltro il pubblico ha
potuto apprezzare le qualità artistiche di Giuseppe Petralia, un cabarettista di cui
sentiremo presto parlare che ha alla perfezione imitato personaggi dello spettacolo. La
gente si è talmente divertita che è quasi passato sottogamba lintervento politico
degli onorevoli Giovanni Burtone e Giovanni Barbagallo. I due parlamentari hanno lanciato
un messaggio dove apprezzando lo sforzo degli organizzatori hanno dichiarato che il
contatto con la gente è un nuovo metodo di approccio con le tematiche della politica.
Sono fiduciosi e certi che gli elettori riconosceranno i meriti di quanti hanno ben
operato a favore delle popolazioni e riconfermeranno, pertanto, la loro fiducia.
Una citazione a parte merita la personale dellartista fiumefreddese Michele Patanè.
Stiamo parlando di un soggetto poliedrico che abbina alle qualità umane mille risvolti di
interesse in vari campi di attività. Scenografo, musicista, pittore, non cè
iniziativa che passando dalle abili mani di Patanè non si trasformi in opera degna di
attenzione. Da anni dal suo laboratorio artigianale, un negozio posto a pochi metri dal
centro storico, il nostro artista ricicla le parti del papiro che vengono sfoltite
normalmente e provvede con abile maestria a creare piccoli gioielli di pittura che
riproducono luoghi di Fiumefreddo che, senza la sua abile regia, stavano per finire nel
dimenticatoio della memoria umana. Larte con lui diventa oggetto di mirabile
espressione delle bellezze del nostro territorio, rappresenta un messaggio di amore
perché la sua pittura concentrata, riflessiva, attenta, con una tecnica originale e
naturalistica, sta a significare che lo scempio del territorio non può mortificare la
tradizione, la storia di un terra che nellinterezza del suo patrimonio vuole
costruire il suo futuro.
Angelo Vecchio Ruggeri