Senza Speranza
(Episode I)



Pianeta Chippalips, Taverna "The Stray Womprat"

"Aiutaci, Gordon! Sei la nostra unica speranza!"

Ad ascoltare le parole accorate di Capitan Xhaos, suo vecchio compagno d'armi, il Capitano (Ret.) Gordon Adams riusciva a stento a trattenere le lacrime. Gli tornavano alla mente i bei tempi quando, dal ponte della sua fregata, la Cabbage Head, il suo amico Xhaos e lui sfidavano il fuoco incrociato delle navi nemiche.

"Siamo nell'ora più disperata! L'Alleanza Ribelle ha bisogno di gente come te! Le astronavi e i caccia si trovano, i comandanti e i piloti esperti sono merce molto più rara..."

"Sono troppo vecchio per queste cose, Xhaos" Adams si era congedato dalla Marina di Alderaan tre anni prima, quando si era visto assegnare il comando di una scrivania anziché di un tanto agognato incrociatore da battaglia classe Dreadnaught. Da allora, arrotondava la sua pensione di combattente raccattando spazzatura spaziale con una vecchia portacontainers riconvertita.

"Str0#%ate!! Ti ricordi Gunther Dammerung? È un lustro più vecchio di te, ed è Caposquadriglia di X-Wing."

"Santo cielo! Ma... non aveva una gamba meccanica?"

"Di titanio. Il braccio destro è meccanico. Per non parlare del naso di platino, della calotta cranica d'argento e della mascella di guttaperca..."

Cantina Band

Dal loro tavolo defilato in un angolo della fumosa taverna, popolata da creature di ogni genere, David Carradine e Lizzy Bath osservavano in silenzio i due ex-commilitoni confabulare da almeno un quarto d'ora. Ad ogni minuto che passava, sentivano che nulla di buono poteva più uscir fuori da quel misterioso abboccamento.

"Ho un brutto presentimento..." disse David. Spesso e volentieri i suoi poteri Jedi, faticosamente e per così poco tempo coltivati dal suo maestro Yogurth prima che Darth Vader lo facesse fuori, facevano cilecca. Ma stavolta era certo che non fosse così, anche perché più che i poteri Jedi, conosceva benissimo lo sguardo esaltato dipinto sul volto di Gordon Adams, col quale da anni condivideva il duro mestiere di raccattatore di rifiuti orbitanti. Per Adams era sempre una missione: per lui, un posticino sicuro dove nascondersi dalle ire di Vader! Per quel che ne sapeva, lui, David Carradine, era l'ultimo dei Jedi! Dopo Vader, ovviamente. E l'Imperatore. Inconsciamente, strinse la Spada Laser donatagli da Yogurth poco prima della sua morte, e dalla quale non si separava mai.

Lizzy Bath sospirò. "Ci risiamo", pensò, "ora se ne uscirà di nuovo con le solite menate sulla Forza e i Cavalieri Jedi..." Da quando era fuggita dal suo pianeta, Tatooine, devastato dalla furia delle truppe d'assalto Imperiali in cerca di Ribelli, Lizzy Bath aveva trovato anch'ella un posto dove nascondersi su Chippalips. Aveva giurato di vendicarsi... Però la vita che faceva non era poi così scomoda, almeno rispetto allo zappare la terra alla fattoria dei suoi genitori. Pilotava un'astronave tutta sua (beh, non proprio... ma in fondo era un dettaglio), veniva pagata discretamente, Adams e Carradine erano un po' strani ma non facevano tante domande... La vendetta, tutto sommato, poteva aspettare.

"Credo che ne sapremo di più tra poco" tagliò corto Lizzy, indicando Capitan Xhaos allontanarsi circospetto dal bancone del bar, ed uscire in fretta dalla cantina, avvolgendosi nel suo mantello e tirandosi su il cappuccio.

Lizzy e David raggiunsero lentamente il loro datore di lavoro.

"Signori" disse, alzandosi, dopo aver svuotato d'un fiato il calice pieno di liquore Janxx (il primo? Il secondo? Il terzo?) "ho deciso! Ci uniremo alla Ribellione! Non possiamo restare a marcire su questo fottuto pianeta fino alla fine dei nostri giorni! Da qualche parte, lassù" ed indicò il cielo madreperlaceo di Chippalips che spuntava dalla vetrata sporca, malamente incastrata nel soffitto del locale "si sta scrivendo la Storia..."

"Ben detto. E se non vuoi entrare a farne parte all'istante è meglio che mi segui senza fare scherzi, Gardner Adams..."

Con il dito ancora puntato verso il soffitto, Adams si voltò ad osservare il tizio che, furtivamente, gli si era avvicinato. Corpetto protettivo, jet-pack sulle spalle, una bandoliera dalla quale pendevano minacciose tre granate e un detonatore termico, un coltello (e che coltello!) ben dissimulato in una fessura dello stivale destro, un piccolo blaster... indubbiamente puntato contro di lui.

Gli fu sufficiente uno sguardo per fulminare l'oste che, per qualche motivo, aveva distrattamente abbassato le mani sotto il bancone...

"Non muoverti, grassone. Voglio solo questo spaventapasseri. Perciò togli immediatamente le mani dallo shot-gun blaster che hai lì sotto, altrimenti ti illustro la differenza tra gli effetti di un fulminatore e quelli di uno spazzolino da denti."

"Signore," lo interruppe Adams, "credo che lei stia prendendo un abbaglio. Il mio nome è Gordon Adams. Capisce? Non Gardner, ma Gordon: G-O-R-D-O-N..."

"Non attacca, bello" la mano guantata del cacciatore di taglie si mosse ad abbassargli il braccio ancora puntato verso il soffitto. "Il nostro comune amico Pizza Margherita è ansioso di rivedere la tua bella faccia e, soprattutto, il carico di spezie che non gli hai consegnato la scorsa stagione. Ed io sono ansioso di vedere dieci bei bigliettoni infilarsi nella mia saccoccia!"

"Signore, capisco perfettamente il suo punto di vista, ma...…" e qui il gentile sussurro di Adams si elevò repentinamente di tre o quattro toni, fino a rasentare il livello di urlo "io non conosco nessun Pizza Margherita! E non ho mai commerciato in spezie! Vuol capire o no che io sono il Capitano GORDON Adams, armatore, proprietario e comandante della nave recupero rottami orbitanti Hamnou?! E questi" liberando il braccio dalla stretta del cacciatore di taglie per indicare i suoi due compagni "sono il mio primo ufficiale, signor Carradine, e il mio pilota, signora Bath. Può chiedere a loro e alle autorità spazioportuali, e vedrà che è come dico. Gordon, GORDON ADAMS!"

Lo sguardo del cacciatore di taglie si fece meno convinto mentre un atroce dubbio iniziava ad insinuarsi nei suoi pensieri. Il suo sguardo si posò prima sull'irritato Adams, poi su Carradine (che stava usando le sue tecniche Jedi per controllarsi e mantenere un'espressione seria), poi su Lizzy (apparentemente molto interessata alla cariatide Ubese posta a sorreggere il soppalco sopra il bancone), poi sull'oste (quanto mai sudato), quindi di nuovo su Adams...

In quel mentre, l'attenzione del cacciatore di taglie venne attratta da un movimento alle spalle di quest'ultimo. Due tizi alzatisi da un separé in fondo al locale, con fare circospetto, si stavano dirigendo verso l'uscita. Per qualche strano motivo, lo fissavano. Quando il primo incrociò il suo sguardo, rimase quasi paralizzato per qualche frazione di secondo, poi estrasse il fulminatore e, gridando "Ci ha visti, Slim! Spara, spara!", iniziò a correre e aprì il fuoco, colpendo la macchina per il kah-feh sul bancone e facendone fuoriuscire una nuvola di vapore accompagnata da un fischio acuto.

Il panico esplose immediatamente nel locale affollato, tra gente che si gettava a terra o scappava, e lampi di fulminatore che rimbalzavano qua e là...


Per farla breve, dopo essere sopravvissuti al conflitto a fuoco con i due rubagalline che pensavano di essere l'obiettivo del bounty hunter, con l'oste (al quale qualcuno - anzi, qualcuna!! - approfittando del suo temporaneo stordimento, ha poi sfilato prontamente lo shot-gun blaster...) e con lo sceriffo, ed essere scappati dalla classica botola sul pavimento, evitando pantegane-ragno affamate, i nostri eroi si ritrovano a consolare il povero Khleeva'n Leaff, convincendolo a lasciar perdere il mestiere di bounty hunter e di unirsi alla Ribellione insieme a loro.

I quattro si recano dunque allo spazioporto di Taanab City, all'appuntamento con l'emissario di Capitan Xhaos, un'unità C1 dal nome Artoo Youtoo (R2-U2).

Sfortunatamente la nave ribelle che li stava attendendo deve fuggire perché le truppe Imperiali hanno appena imposto la legge marziale su Chippalips, chiudendo lo spazioporto al traffico civile. Purtroppo, sembrano impedite vie di fuga dal pianeta, ma il centro di controllo richiama al dovere Adams, spedendolo al recupero di una nave contrabbandiera appena catturata e fatta a pezzi in uno scontro a fuoco con le navi di pattuglia imperiali.

Carradine tira a bordo dell'Hamnou la piccola nave con il tractor beam usato per recuperare i rottami, ed R2-U2 nota che il suo sistema di iperguida è pressoché integro ed adattabile alla Hamnou.

Appellandosi alla legge dello spazio, per la quale ciò che viene recuperato è di proprietà di chi lo recupera, i nostri ottengono i resti della nave contrabbandiera, e in pochi giorni riescono, con l'aiuto di R2-U2, a mettere l'Hamnou in grado di effettuare il balzo nell'iperspazio.

Seminati gli inseguitori imperiali, Adams, Lizzy Bath, Carradine e Khleeva'n Leaff (a bordo del suo vecchio caccia Z-95, con il quale esercita la professione) lasciano Chippalips e arrivano a...



Back to Prana Home Page Star Wars RPG Home Page Il cast Previous Page Next Page