Il filo musicale

"Et incuminciava a scuprirsi la festa in questo modo: usciva una colomba bianca d'un luogo appresso lo edifitio giù per un filo di ferro con fiamme di fuoco in bocca, et finiva el veloce suo volo in un grande fiore serrato, posto ne la sommità de lo edifitio, del quale usciva in un momento razzi e scoppi grandi con un angioletto anuntiando la festa. scoprendosi tutto lo edifitio de le presentationi. dove si rescriva con devote parole et alte voci tutte le parole usate dal beato Ambrosio. quali di sopra abiamo riferite. Di poi cantarono gli angeli devotissime stanze, ringratiando et laudando Idio e la Vergine Maria, sonando diversi stromenti.....

dalle Cantigas de Santa Maria (sec XIII)

Santa Maria, strella do dia

Como poden per sas culpas

Tod'a queste

Da que Deus

  • Rise quivi ognuno, e ricominciando il Conte - Signori, - disse - avete a sapere ch'io non mi contento del Cortegiano. s'egli non è ancor musico e se, oltre allo intendere ed esser sicuro a libro, non sa divaniinstrumenti.

    e ricordarò quanto sempre appresso gli antichi sia stata celebrata e tenuta per cosa sacra, e sia stato opinione disapientissimifilosofi, il mondo esser composto di musica, e i cicli nel moversi far armonia, e l'anima nostra pur con la medesima ragione esser formatae però destarsi e quasi \ viviificar le sue virtu per la musica Per li che se scrive , Alessandro alcuna volta esser stato da quella così ardentemente incitato che quasi contra sua voglia gli bisognava levarsi daiconvivii e correre all'arme poi mutando il musico la sorte del suono, mitigarsi, e tornar dall'arme ai convivi

    E diròvvi. il severo Socrate. già vecchissimo,averimparato a sonare la citara E ricordomi gia inteso che Platone e Aristotele vogliono che l'om bene instruito .o sia ancor musico e con infinite ragioni mostrano, la forza della musica in noi essere grandissima, e per molte cause, che or saria lungo a dir, doversi necessariamente imparar da puerizia non tanto per quella superflcial melodia che si sente, ma per essere sufficiente ad indur in noi un novo abito bono ed un costume tendente alla virtù, il qual fa l'animo più capace di felicità, secondo che lo esercizio corporale fa il corpo più gagliardo, e non solamentè non nocere alle cose civili e della guerra, ma loro giovar sommamente []

    BaldesarCastiglione, dal Cortegiano,VENEZIA , 1525

  • TIELMAN SUSATO(sec XVI) Moresca (3 cromomi.sopranino. basso e percussioni)

    JOSQIN DE PREZ (1440 ca -1521 ) Scaramella

    ANONIMO (in. sec XV) Il trionfo Bacco e Arianna

    ANONIMO (SEC XVI) Pavana ferrarese con la sua Gagliarda

    ANONIMO (SEC. XVI) Pan di miglio

    MICHAEL PRAETORIUS Ballet du Roy da" Terpsicore Musarum" (1612)

     

     

  • -Della prima dico. che essendosi ultimamente trouato il vero stile d'esprimere le parole. imitando lo stesso ragionar nel miglior modo possibile, il che succede. con una, o poche voci, come sono l'arie moderne d'alcuni valenthuomini, . e come al presente s'usa assai in Roma ne' conserti. non è necessario far spartitura o intavolatura. ma basta un Basso con i suoi segni, come abbiamo detto sopra. Ma se alcuno mi dicesse. che a suonar l'opere antiche piene di fughe, e contrapunti non è bastevole il basso, a ciò rispondo. non esser in uso più simil cantilen, . per la confusione, e zuppa delle parole, che dalle fughe lunghe ed intrecciate nascono. ed anco |per-ché non hanno vaghezza poiché cantandosi a tutte le voci. non si sente ne' periodo, ne' senso, essendo per le fughe interrotto e sopraposto; anzi nel medesimo tempo ogni voce canta parole differenti dall'altro, . il che a gì' huommi intendenti e giudiziosi dispia-ce............E questo c che si è detto , basti per lo molto che si potrebbe dire. solendo io breuemente soddisfar più alle vostre cortese d'm.come più volte mi havete fatto istanza. che al mio genio quale è più d'imparar da gli altri che d'insegnare. Accettatelo dunque come egli è e scusatemi i per la breuità del tempo.

    * Agostino Agazzari, Del sonare sopra il basso

    ANONIMO
    Cupid may da Peter Prelleur. 'Rules for attaining to play a thorough bass' ( 1731 )

    SALOMONE ROSSI(1570- ca.1630)
    Sinfonia II -Gagliarda detta 'La Zambalina', dal " II Libro delle Sintonie et Gagliarde",
    Venezia.1608

    CLAUDIO MONTEVERDI (1567 - 1643)
    Sintonia I Questi Vaghi concenti, dal "V Libro dei Madrigali", Venezia, 1605

    ADRIANO BANCHIERI ( 1568 - 1634)
    Vinato di brindisi, e ragioni, dal ''Festino del giovcd'ì grasso avanti cena'* a 5 voci
     

    Si vedon hoggidi molti che tuonano o di Cornetto, o violino. o altro istromento. che non fanno altro che passaggiare, ossia buono, o sia cattivo, pur che sempre faccino passaggì, rompendo la testa a chi sa del mestier, ruinando tutto il canto pensando di far bene A Costoro farebbe meglio che andassero a suonare per così dire alla frascata

    Francesco Rognoni Selva dei vari passaggi .. (Milano 1620)
     
     

     
    GIROLAMO FRESCOBALDI (1583 - 1643)

    Canzon delta La Bernardinia. per soprano e basso continuo; dal
    "I Libro delle Canzoni…, Roma, 1628


    •"[ .] e tal armonia è quella che moue l'aninio all'udito. più d'ogni altra, principalmente nelle cose meste, e dolorose, e se bene e istromento imperfetto. cantandoui il basso, accompagnato con un soprano, non si può senlir di meglio [.}»
    Francesco Rognoni Selva dei vari passaggi .. (Milano 1620)

    TARQUINIO MEROLA( 1590-95 ca - 1665)
    Jesu dulcis memoria, dal "II Libro de' Concerti spirituali", 1628


    •< [ 1 Gl'iftromentj da Fiato, per il più hanno qualche imperfettione. o del fuono. o di qualche voce.
    principalmente nei schilli (squilli), cioè nell' acuto che v ien falsa, o che non torna bene, & sta nel giuditio del
    suonatore a conoscere tali imperfettioni, col saper schivare tale errore, hora con metter giù un dito. hora
    con levarne un'altro, [ ]"
    Francesco Rognoni Selva dei vari passaggi .. (Milano 1620)

    GiROLAMO FRESCOBALDI ( 1583 - 1643)
    Canzon detta la Lanberta , per 2 soprani, basso e basso continuo: dal "I Libro delle Canzoni [...]'*. Roma.
    1628
    »

    [ ..] Non è lodeuole ciòch'oggidì molti cantanti abufano quali hauendo un puoco di dispositione naturale
    ancorché faccino passaggi senza termine & regola, non fanno nondimeno altro che gorgheggiare opra tutte
    le sillabe, mandando in tal guisa , in rovina del tutto l'armonia. [ ]"
    Francesco Rognoni Selva dei vari passaggi .. (Milano 1620)

    ALESSNDRO SCARLATTI ( 1660 - 1725)
    Aria dalla Cantata Ardo è ver, per soprano, flauto e basso continuo
     

    ORAZIO VECCHI (1550 - 1605) So ben chi mi c'ha buon tempo

    Vivi Felice

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