Il punto
di partenza è facilmente raggiungibile in automobile percorrendo
per circa 3 km la strada comunale che da Pratorsi scende verso Gavinana. Si parcheggia nello spiazzo sterrato che si apre sulla valle
della Verdiana (ottimo
panorama). Dal piazzale si prende la strada sterrata (interrotta da
una sbarra) che scende in direzione Sud-Sud Est.La strada scende
dolcemente attraverso un bosco d’abete bianco e douglas; castagni
e faggi interrompono il verde delle conifere, mentre nel periodo
estivo ai bordi della strada si possono trovare fitte piante di
lampone, felci e alcune piante di tasso barbasso.. Dopo tre curve il
percorso abbandona il bosco di conifere e prosegue con alcuni
saliscendi tra castagni, faggi secolari e alcune piante di noce.
Raggiunto il rudere di quella che fu la “Casaccia”
nella
“Selva dei Porci” la strada scende fino al fosso di Mandromini.Dopo
aver guadato il fiume si risale su una mulattiera al podere di
Mandromini (Cà Selvosi)
Mandromini
(1100) fino a pochi anni fa era
affittato ad una famiglia di pastori che dalla Maremma trasportavano
il bestiame sugli alti pascoli dell’Appennino.Il podere comprende
un grande fabbricato in pietra (ristrutturato nel 1951 dalla
famiglia dei Colonna) con numerose stanze, la stalla, il pozzo, un
bosco di faggi. Sullo stipite del portone il motto: ”Piu’
lontano dagli uomini. Più vicino a Dio “
Per il
percorso di ritorno può essere effettuata una variante:
attraversato il fosso di Mandromini si risale un centinaio di metri
deviando a sinistra sul sentiero CAI n° 02 (bianco e rosso)
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