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Com. Stampa/Volantini

Circolo di Arcidosso

Bush ha lanciato il suo ultimatum al mondo:

in queste ore gli Usa scateneranno un devastante attacco contro il popolo iracheno in spregio ad ogni norma del diritto internazionale.
Bush vuole imporre la legge della violenza e della barbarie, ed infatti ha ridotto in macerie l'Onu e ha minato il processo di unificazione europea. Questa è una guerra della globalizzazione neoliberista: oggi i morti in Iraq, domani in qualsiasi paese non gradito agli interessi imperiali.
Non è una guerra contro Saddam né contro il terrorismo. Gli Stati Uniti hanno ampiamente sostenuto Saddam quando massacrava kurdi e iracheni e hanno realizzato per più di dieci anni un embargo che ha fatto più di un milione di vittime. Questa guerra si scatena per il dominio imperiale del pianeta, per mettere le mani sugli immensi giacimenti di petrolio, per fare dell'Iraq un'enorme base militare degli Stati Uniti, sconvolgendo gli equilibri politici dell'intera area del Golfo.
Enormi e sofisticate armi di sterminio di massa, convenzionali, chimiche, nucleari e batteriologiche verranno usate nell'attacco. E' un crimine contro l'umanità
Il governo Berlusconi sta sostenendo attivamente Bush, garantendo appoggio politico e logistico alla macchina bellica americana e violando l'art. 11 della Costituzione.
A tutto questo il movimento per la pace ha detto no, senza se e senza ma. Questo
movimento per la pace ha isolato il partito della guerra e ha dimostrato che questa è fatta per garantire gli interessi della globalizzazione neoliberista e delle élites che la governano.

Disobbediamo alla guerra

· Mobilitiamoci in ogni luogo di studio, di lavoro e di aggregazione.
· Fermiamo il paese e impediamo che vengano utilizzate infrastrutture civili e basi militari.
· Il parlamento italiano rifiuti l'appoggio a questa guerra e il presidente della Repubblica Ciampi impedisca questa violazione e la conseguente rovinosa crisi istituzionale che si determinerà.
· Terra, pace e dignità per i popoli kurdo e palestinese e per tutti i popoli oppressi.
Solidarietà attiva con il popolo iracheno e con tutte le vittime della guerra globale.

· Basta sangue per il petrolio, non saremo complici del massacro.

Non in nostro nome!