|
IL SISTEMA DEI TRASPORTI VA VERSO IL COLLASSO
I governi di centro sinistra hanno scelto la strada di trasferire le competenze alle regioni con la logica ragioneristica dei bilanci, della riduzione dei costi, della privatizzazione. Le domeniche senz'auto rischiano di essere iniziative simboliche.
INVECE SI PUO'
PER CAMBIARE I TRASPORTI
A partire da queste elezioni, per la prima volta, le Regioni gestiranno i trasporti.
Questo trasferimento di potere deve servire alle regioni per raggiungere l'obiettivo di sviluppare il trasporto pubblico e collettivo, chiudere progressivamente le città alle auto, trasferire merci alla rotaia.
La nostra salute, l'ambiente in cui viviamo, la stessa vita sono compromesse dallo stato caotico dei trasporti.
I COSTI SOCIALI ED ECONOMICI SONO ENORMI
72.000 miliardi per inquinamento atmosferico, 20.000 per rumore, 45.000 incidenti, 18.000 per congestione.
La velocità commerciale dei mezzi pubblici nelle città non supera i 15 Km/h, così pure il trasporto merci ferroviario, mentre la velocità media sulle autostrade è di 55 Km/h.
GLI UTENTI
Non hanno nulla da guadagnare da questo cosiddetto mercato, o concorrenza, perché diminuiranno i finanziamenti ai trasporti pubblici e diminuiranno anche i servizi, in particolare nelle zone ad utenza debole; mentre aumenteranno le tariffe.
I LAVORATORI
Sono attaccati pesantemente con il salario differenziato per i nuovi assunti, perdita di diritti acquisiti nei passaggi d'azienda, aumento di carichi di lavoro, riduzione dell'occupazione. L'unico fattore messo a concorrenza è il lavoro. I privati saranno invece garantiti dal denaro pubblico. E per impedirgli di lottare si limita il diritto di sciopero.
RIFONDAZIONE E' IMPEGNATA A:
Definire e a modificare le leggi regionali al fine di orientarle allo sviluppo del trasporto pubblico;
Ridurre l'inquinamento e gli incidenti, inserendo clausole sociali per i lavoratori;
Difendere il diritto di sciopero e il diritto degli utenti a protestare con efficacia per avere servizi migliori
|
|
