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Com. Stampa/Volantini

Circolo di Arcidosso

Un altro passo per negare il diritto di sciopero

Trasporti pubblici: un patrimonio da rendere sempre più efficiente e funzionale, adeguato alle esigenze soprattutto delle popolazioni residenti nelle periferie. Non passa giorno che gli utenti, in particolare i pendolari, non facciano sentire la loro voce e protesta contro inefficienze e disservizio che sono il risultato del processo di privatizzazione in atto nel settore.
La risposta del centro-sinistra e del centro-destra è stata una ulteriore legge limitativa del diritto di sciopero (altro che autoregolamentazione!). Non quindi risposte concrete alle inefficienze e al disservizio, ma una legge per impedire alle lavoratrici e ai lavoratori di lottare contro le migliaia di licenziamenti preannunciati, per migliorare la qualità e la sicurezza, le condizioni di lavoro, nell'interesse del servizio e degli utenti.
La legge stabilisce:
- che il 30% dei lavoratori dovrà garantire il 50% del servizio durante le agitazioni sindacali;
- l'applicazione di pesanti multe per chi sciopera, induce a scioperare o revoca scioperi fuori dalle regole;
- l'aumento dei giorni dell'anno durante i quali è vietato scioperare;
- una pesante limitazione dell'autonomia sindacale nella contrattazione, prevedendo l'arbitrato obbligatorio.
Rifondazione Comunista continuerà la sua battaglia :
- per garantire, con il diritto di sciopero, alle lavoratrici e ai lavoratori di essere protagonisti, con gli utenti, della lotta per migliorare e potenziare il servizio garantendo nel contempo giuste condizioni di lavoro e di vita per gli occupati, opponendosi ai licenziamenti che andrebbero a scapito dell'efficienza del servizio;
- per migliorare qualità e quantità del trasporto pubblico, contro la sua privatizzazione e contro il taglio delle linee periferiche (quelle dei pendolari), mentre nel contempo il governo D'Alema decide nuove autostrade, per incentivare il trasporto su gomma.

Alla rassegnazione e alla disaffezione politica ed al voto, che tanto lorsignori vorrebbero vincente, contrapponiamo il nostro rinnovato impegno politico!