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Circolo di Arcidosso

Programma 99 - Lista PRC Castel del Piano

Compito primario di una prossima amministrazione dovra` essere il proporsi,nei confronti degli Enti territoriali (Comunita`Montana, Provincia), con un nuovo protagonismo.

Risulta ormai chiaro che la gestione del territorio si attua soprattutto in ambito sovracomunale. In questioni di estremo rilievo(acqua, rifiuti, assetto del territorio agricolo, gestione della montagna "alta", dislocazione degli insediamenti produttivi, viabilita` extraurbana....)intervengono una pluralita` di soggetti,pubblici e privati, nei confronti dei quali il Comune deve agire in modo deciso,

La salvaguardia delle proprie risorse rappresenta, per una comunita`, un punto di forza, in questo contesto: e` possibile rivendicare politiche attente, nei confronti del territorio montano, solo partendo da un'ipotesi di rilancio, soprattutto economico, che faccia leva sul "bene ambiente".


Alcuni passi in questo senso sono stati compiuti, in questi ultimi anni, ma potrebbero rivelarsi insufficienti in assenza di un'accelerazione decisa dell'iniziativa da parte degli Enti Locali.

    A titolo di esempio: tra i problemi attualmente sul tappeto assume particolare rilievo quello dei
rifiuti: il piano provinciale, fermo, individua il comprensorio amiatino come uno dei bacini di utenza.Occorre cogliere l'occasione per realizzare scelte intelligenti, che puntino ad una autonomia gestionale, perseguendo l'obiettivo della riduzione dei costi. Altrimenti i costi, gia` lievitati incredibilmente, finiranno col bloccare quote eccessive dei gia` striminziti bilanci comunali, togliendo disponibilita` finanziarie ad altri interventi, altrettanto prioritari.
    In materia, pensiamo alla localizzazione dell'
impianto di compattaggio, funzionale alla raccolta differenziata, nei pressi della ferrovia ed allo smaltimento della frazione organica mediante uno o piu` piccoli centri di compostaggio, il cui prodotto puo` trovare utilizzo immediato in agricoltura.
                                                                                               

Ci piace pensare la montagna come un parco, un ambiente con proprie caratteristiche  che debbono essere conservate e valorizzate.     
   Dalla sinergia tra agricoltura di qualita` e turismo ambientale e` lecito attendersi grandi ricadute;ma ugualmente bisogna coordinare gli insediamenti produttivi, per integrarli coerentemente in questo progetto ed agire nel sociale perseguendo obiettivi di funzionalita` ed equita`.


SERVIZI


Le privatizzazioni,cosi` come intese ed attuate a tutt'oggi, non danno ne` garanzia di servizi piu` efficienti, ne` tantomeno occupazione accettabile.

La privatizzazione e` proposta sempre di piu` come alternativa e non come aggiunta alla funzione pubblica, nel nome di un presunto principio di libera scelta tra pubblico e privato, che in realta` nasconde l' invasone del ruolo del mercato nei settori piu` importanti della vita civile.
Questo progetto governativo viene decentrato sempre di piu` sul territorio, costringendo gli Enti Locali ad essere i principali attori di questa politica di riduzione del potere e del ruolo di intervento dello Stato nella vita economica, sociale e civile del paese.
Occorre individuare meccanismi di tutela degli interessi collettivi nei confronti degli
appetiti privati, come la "Golden share"(ovvero il frazionamento dei pacchetti azionari) nelle S.p.A. che si propongono come gestori unici di alcuni servizi, ma anche il controllo del rispetto delle normative in materia di lavoro da parte delle ditte appaltatrici.
Assistiamo a forniture di lavoro a basso costo in sostituzione dei pubblici dipendenti, con il conseguente deterioramento della qualita` dei servizi e lo svilimento dei salari.
E` importante
non perdere quelle figure professionali presenti nella pianta organica del Comune,indispensabili per il buon funzionamento della logistica.

Anche sul piano delle tariffe si debbono compiere passi decisi:
                                                                                 

-differenziazione dei contributi per servizi(trasporto e mensa
scolastica) sulla base del reddito;
-riordino e perequazione delle tariffe per concessioni;
-ridefinizione delle aliquote ICI,che possono essere ridisegnate

escludendo dall'imposta la prima casa,
ricaricando il mancato
  introito sulle case sfitte.

Si dovra` infine contrattare ed imporre un intervento garantito e costante da parte dell'A.T.O.(Autorita` Ambito Ombrone) nella conservazione del territorio:altrimenti alla montagna resteranno solo gli oneri, i vincoli che la tutela delle acque impongono e
tariffe-acqua quasi triplicate.

Molta importanza avra` anche il riassetto dei primcipali servizi:SCUOLA, con tutti i necessari adeguamenti edilizi, e SANITA`, con il rilancio dell'ospedale e la razionalizzazione dei servizi sul territorio.
                     

ASSETTO DEL TERRITORIO


E` prioritario individuare un regolamento
per il decoro dell'assetto agrario, prima che nelle maglie di una normativa provinciale eccessivamente permissiva si concretizzi una proliferazione di edilizia rurale puramente speculativa.
Soprattutto perche` il decoro del paese e del suo territorio(ivi compresa l'alta montagna)
rappresenta la condizione "sine qua non" delle possibili iniziative sul versante turistico.
    Un decoro che non si realizza con poche pennellate, piu` o meno buone, ma con la conservazione delle  tipologie edilizie e colturali
( insieme:culturali)
peculiari di questo territorio,frazioni comprese.
Pertanto riteniamo indispensabile procedere con molta oculatezza nell'individuazione di nuove zone di espansione residenziale:abbiamo ancora dei completamenti da realizzare.                                 
Occorre anche ricontrattare il
"piano neve",pensando ad una razionalizzazione della stazione sciistica, al suo inserimento dentro un progetto complessivo di turismo ambientale , alla eliminazione, anche in piu` fasi, delll'impatto inquinante di un turismo di massa sulla montagna(presenza incontrollata delle auto, parcheggi, viabilita` di accesso). Perche`, fin dall'immediato, non impegnarsi per attivare dei bus-navetta(ricordate il vecchio "Scarpone" domenicale?),che permettano di accedere alla montagna  con facilita` e con il dovuto rispetto.Cio` consentirebbe un'efficace ricaduta economica nel paese.
La montagna: un parco ideale disciplinato, aperto ma non invaso e danneggiato, anche sorvegliato da piu` persone competenti.
Cio` che occorre e` uno studio serio, che esamini la montagna nella sua globalita`, teso a rivalorizzarla completamente, poiche` essa ha tutto: sicuramente niente di mento di quelle realta` marine cosi` ben difese e " ben vendute" anche nella nostra provincia.

Abbiamo accolto con favore la nascita di Orcia 1; vorremmo vedere uno sforzo deciso verso il consolidamento di quel polo, si` che abbia veramente la capacita` di attirare nuovi investimenti. E` fondamentale rivitalizzare lo scalo ferroviario, anche in funzione del trasporto pubblico.

Siamo ben consapevoli che il
settore agricolo , con la realizzazione di produzioni di qualita`, potrebbe diventare un importante volano economico; pensiamo anche a tutta una filiera di produzioni agroalimentari, da inserire in un progetto di industrializzazione a basso impatto ambientale.

    Da un lato riteniamo importanti le operazioni di identita` territoriale in atto (olio, vino e castagna) ma, dall'altro, siamo convinti che debbano essere maggiormente indirizzate verso l'agricoltura biologica, sia per il ritorno economico che e` ragionevole aspettarsi da un mercato in crescita esponenziale, sia per la capacita` di calamitare interventi finanziari di sostegno.

    Ma soprattutto per il contenuto culturale, per lo spostamento di attenzione da un produttivismo spinto, incurante delle ricadute nell'ambiente, ad una
produttivita` rispettosa degli equilibri naturali,volta al rinnovo ed alla tutela dei presupposti dell'attivita` agricola:la terra, l'acqua, l'aria.

CULTURA


Q
uesto orientamento, che finisce per intercettare le radici della nostra cultura, svolge anche funzione di filtro nei confronti di iniziative, vecchie e nuove, che spesso rischiano di essere riproduzione di cliche` estranei,e quindi imposti.
   
Non dobbiamo chiuderci a difesa di una purezza culturale, ma liberarci da anacronismi ed imitazioni.
     Ben vengano invece punti di aggregazione, occasioni d'incontro di diverse anime della nostra societa`.
Qui, adesso , siamo noi tutti, che viviamo la montagna, a costruirne la cultura.
         

VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONISMO


Siamo riconoscenti e sensibili nei confronti dei concittadini che spendono tempo ed energia in attivita` finalizzate all'aiuto dell'altro.
Le pratiche di volontariato, pero`, non devono sostituire o colmare carenze di personale indispensabile al funzionamento di servizi di primaria importanza.
Si combatte la disoccupazione anche con la creazione di lavori nuovi, imperniati sulla cultura del fare e dell'utilita` sociale; nella nostra realta`,ce n'e` veramente bisogno.
Le iniziative di vero volontariato devono rimanere spontanee, riservate, aggiuntive; non un modo per sostituire i lavori di pubblica utilita`.


Committente responsabile
Salvatore Allocca, L.81\93, art.29, 3° comma