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Rassegna Stampa

Circolo di Arcidosso

Dal quotidiano "Il Tirreno" del 1 Aprile 01

«Questo è un bilancio elettoralistico»
A Casteldelpiano le minoranze
contestano le scelte della giunta

Fiora Bonelli

CASTELDELPIANO. «Il bilancio 2001 è solo di stampo elettorale?» chiede all'assemblea consiliare che si è tenuta a Casteldelpiano il 30 marzo, la rappresentante di Rifondazione comunista Graziella Ulivieri, avanzando alla relazione sul bilancio annuale e triennale illustrata dal sindaco Ulivieri e a quella dell'assessore alle finanze Franci, una serie di critiche al vetriolo: il bilancio «manca di mancati risparmi», ha detto il consigliere Ulivieri e po: «non c'è differenziazione netta fra Ici prima e seconda casa, c'è scarso recupero dell'evasione fiscale (cavallo di battaglia ormai sfiancato della maggioranza), i nuovi superfunzionari comunali (recentemente promossi) gravano sulle casse comunali e amareggiano la classe meno abbiente. Il bilancio del 2001 è privo di aumenti tariffari, ma quello del 2002 avrà di certo ben altro spessore in quanto a balzelli, checché ne dica l'assessore alle finanze. Allora il bilancio 2001 è un bluff elettorale».
Critiche dure, insomma, per una relazione della maggioranza tinta di rosee previsioni primaverili e allietata da un nuovo fiore di stagione, quello della Margherita: formato dai consiglieri del Ppi (Michele Bonelli capogruppo, Susanna Pioli vicesindaco e Alberto Marchini) e dal neoconsigliere dell'Udeur (Daniela Farmeschi che è subentrata a Stefano Olivieri dimissionario). Il gruppo si è costituito ufficialmente proprio nel consiglio del 30 e ha intenzione di dare maggiore incisività al centro. Però, tiene a sottolineare il capogruppo Bonelli, si impegna in particolare a dare «un sostegno ancora maggiore alla maggioranza di governo, soprattutto dopo le critiche di instabilità e di stanchezza avanzate dalla minoranza di Luciano Giglioni, consigliere di Forza Italia».
E a proposito di minoranza, in questo consiglio si è registrata la presenza di soli due membri Ulivieri (Rifondazione) e Giglioni (Forza Italia), agguerriti quanto si vuole, ma voci isolate, circondate dai banchi vuoti del resto della minoranza: Fazzi e Galgani da tempo disertano i consigli comunali e lo stesso Fazzi che aveva addirittura annunciato sulla stampa le proprie dimissioni (mai arrivate poi sul tavolo del Sindaco) non è stato naturalmente, ancora rimpiazzato. Minoranza allo sbando, insomma, osserva il consigliere Claudio Franci (in ben altre faccende affaccendato e al colmo della felicità dopo la notizia, sicura questa volta, della sua candidatura a deputato nelle prossime elezioni), mentre la maggioranza è, dal canto suo, in buonissima salute (e vara con un coro di sì la relazione sul bilancio). «Minoranza che si vuole ghettizzare - incalza, invece, Giglioni - alla faccia delle aperture di confronto e di garanzia sbandierate al momento dell'insediamento». Il consigliere forzista contesta punto per punto le dichiarazioni di intenti della relazione programmatica: «C'è una grande effervescenza - dice - intorno ai prodotti tipici della montagna: Igp castagna, strade del vino, Dop olivastra, Doc Montecucco. Effervescenza encomiabile, ma all'interno di quale contenitore? Di un'Amiata martoriata dallo sfruttamento geotermico fissato dal piano energetico regionale?» E poi Giglioni torna sulla nota dolente della Pro Loco e «stende un velo pietoso (come direbbe Tattarini) su tutte le vicende della tariffa della mensa scolastica, con l'unica consolazione che l'Amministrazione si è resa conto, sebbene a posteriori, che aveva sbagliato».
La conclusione del consigliere di Forza Italia bolla, (proprio come il consigliere di Rifondazione), il bilancio programmatico come «bilancio elettorale, con elargizioni contrattuali al personale, col momentaneo stallo delle imposte e delle tasse, che ricominceranno a elezioni avvenute».