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Rassegna Stampa

Circolo di Arcidosso

Dal quotidiano "Il Tirreno" del 13 Gennaio 2004

"Orgoglio" all'attaco di sinistra e destra

Bianchini è sicuro: «Landi non avrà l'appoggio di Rifondazione»

ARCIDOSSO. Passate le vacanze natalizie, tornano a incalzare le manovre in vista delle elezioni amministrative e ognuno affila le armi. Anche Marcello Bianchini, capolista della compagine "Orgoglio arcidossino", lista già da alcuni mesi predisposta nei nomi (ne mancano solo alcuni) e nei programmi, spalma frecciatine a destra e a sinistra, e in particolare contro l'ipotesi di candidatura a sindaco di Emilio Landi, attuale capogruppo di maggioranza a Arcidosso.
 «Ho parlato alcuni giorni fa con Gianfranco Bargagli di Rifondazione comunista - osserva Bianchini - e mi assicurò che Rifondazione, ad Arcidosso, avrebbe fatto una lista tutta sua. Stando così le cose - spiega l'attuale consigliere della Scopa - è evidente che la candidatura di Landi, ex craxiano, proposta dai Ds, non può che rappresentare solo il loro partito, anche considerando che la Margherita, ipotetico partner dei Ds, non ha ancora espresso il consenso alla sua candidatura. Landi, dunque, parte male».
 E Bianchini spiega anche perché il probabile candidato a sindaco diessino di Arcidosso non potrà contare sull'appoggio di Rifondazione: «Non solo perché - ricorda Bianchini - corresponsabile dello sfregio fatto a Rifondazione nel '99, quando il partito di Bertinotti, oltraggiato dai Ds che non avevano mantenuto i patti elettorali, si schierò all'opposizione, ma anche perché ha svolto e svolge il ruolo di capogruppo della maggioranza consiliare in maniera negativa, quasi come quella dell'attuale governo nazionale in carica (che agli occhi di molti, commenta Bianchini, Berlusconi ha fatto "assai poco" e dell'assai poco molti ritengono che gran parte sia stato fatto a suo proprio vantaggio) E' dunque assai probabile - sottolinea Bianchini - che se Landi sarà candidato a sindaco dovrà prenotare un seggio nei banchi dell'opposizione, dove è già stato seduto in passato come rappresentante del Psi di Arcidosso».
 Bianchini, poi, passa all'analisi delle candidature di centrodestra: "Si parla - ironizza Bianchini - di un ipotetico candidato forte, di un asso nella manica. Si tratta, naturalmente di un bluff, dal momento che il centrodestra non ha nessun candidato, perché altrimenti lo avrebbe pubblicizzato. Il centrodestra non è in grado di trovare candidati credibili e non li troverà sia per assoluta inconsistenza del suo ruolo di opposizione, sia perché è obiettivamente debilitato
da un governo nazionale già sconfitto nelle recenti elezioni amministrative, minato da risse e litigi, fortemente criticato anche da chi, nel 2001, gli ha dato il voto. La compagine da battere, dunque, sottolinea il consigliere di minoranza, è Orgoglio arcidossino (quello che propone, fra gli altri punti, anche la fusione dei comuni), che ha uomini e donne e programma già sottoposti in gran parte al giudizio cittadino».