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Rassegna Stampa

Circolo di Arcidosso

Dal quotidiano "Il Tirreno" del 5 Settembre 2002


Acqua, bollette a sorpresa
in conto fogne e depurazione
Il servizio non dipende più dai Comuni, il gestore è l'Acquedotto del Fiora spa. Unificazione dei prezzi L'ingegner Galli: «C'è la proroga dei pagamenti»

Flavia Carletti

GROSSETO. Il caso delle bollette dell'acqua è il tema più caldo di questa fine estate. Nei giorni scorsi in tutta la provincia sono arrivati gli avvisi di pagamento da parte dell'Acquedotto del Fiora spa, il nuovo gestore del sistema idrico integrato: acquedotto, fognature e depurazione, del grossetano e di gran parte del senese. Circa 14 mila cittadini, però, aprendo le buste hanno trovato qualche brutta sorpresa. Lo dimistrano le telefonate arrivate al numero verde della società e in redazione. Per fare chiarezza sull'accaduto abbiamo incontrato l'ingegnere Oscar Galli, direttore generale dell'Acquedotto del Fiora.
Galli ha spiegato che gli inconvenienti che ci sono stati sono dovuti al fatto che questo è stato un anno di transizione. Infatti la società solo dal 1 gennaio 2002 ha la gestione del sistema idrico integrato. Fino al 2001 i 28 Comuni della provincia di Grosseto, più altri 28 del senese, si occupavano singolarmente di questa materia.
L'Acquedotto del Fiora ha dovuto, quindi, in questi mesi raccogliere tutte le banche dati dei comuni e creare una tariffa di base unica contro le 56 esistenti. Per tale motivo alcune persone si sono trovate a dover pagare secondo una tariffa più alta rispetto alla precedente. La società ha fatto una media di quanto pagato in ogni comune e ha cercato di trovare la cifra più giusta. Qualcuno purtroppo ha visto aumentare la bolletta, ma ci sono anche località dove i cittadini risparmieranno: Castiglione della Pescaia e del Monte Argentario, per esempio.
«Purtroppo quando si sceglie di fare una media, c'è sempre chi pagherà un po' di più, e chi di meno - aggiunge Galli - Ma abbiamo fatto in modo che gli aumenti non fossero esagerati». «L'accorpamento è stato deciso per legge, la 36 del 1994. Noi - continua il direttore generale - stiamo cercando solo di applicarla». Creare una sola tariffa di base dalle 56 dei singoli Comuni non è facile. «Specie se si calcola che, il lavoro più grande - prosegue Galli - durante questi mesi è stato quello di mettere insieme tutti le informazioni che ci hanno fornito le Amministrazioni locali». Ogni Comune aveva un suo sistema per organizzare la banca dati, e non tutte erano aggiornate, almeno non del tutto. L'Acquedotto del Fiora ora si trova a dover controllare più di 200 mila contatori, mentre prima questi erano ripartiti per 56 diverse gestioni. «Se quindi ci sono state delle anomalie e dei ritardi è da imputare al fatto che il 2002 è da considerare un anno di transizione». Questa è la seconda bolletta che i cittadini ricevono dall'inizio dell'anno, ma è la prima che si riferisce al consumo del 2002 e la prima inviata del nuovo gestore. La precedente è stata mandata dai Comuni, era l'ultima di loro competenza e riguardava ancora il 2001.
Un altro motivo di allarme per molti residenti è stata la data di scadenza delle bollette. Infatti sono arrivate tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre e scadranno a breve. Galli ci tiene a precisare però che per il pagamento c'è una proroga di un mese, durante il quale chi avesse bisogno di chiarimenti o dovesse denunciare delle anomalie troppo grandi può rivolgersi al numero verde, al centralino della società o agli sportelli di alcuni uffici comunali. Per questi primi tempi Acquedotto del Fiora e le Amministrazioni locali hanno deciso di aprire degli uffici all'interno dei municipi a cui i cittadini si possono rivolgere. Le informazioni raccolte in questo periodo serviranno per correggere la banca dati della società in modo da non commettere più alcuni errori. L'ultima nota dolente riguarda le cifre da pagare secondo questa ultima bolletta. Si tratta di una fattura in acconto. L'importo è stato stabilito facendo la media dei pagamenti degli ultimi tre anni. Qualcuno ha avuto per questo la sorpresa più brutta. L'Acquedotto del Fiora si è trovato di fronte al fatto che alcuni comuni non avevano compiuto rilevazioni per molto tempo. Ci sono stati casi in cui nel 1999 e nel 2000 le bollette pagate erano tutte basate sulla previsione di consumo, non su quello reale. Poi nel 2001 è stata fatta la rilevazione e ci si è resi conto che un determinato utente in realtà aveva usato molti più metri cubi acqua di quanti ne aveva pagati. Per questo ora, nel 2002, la stima fatta dalla nuova società non risulta in conformità con le cifre pagate negli ultimi anni. Il consumo reale accertato ha fatto lievitate alcune bollette. «Non è un bene che non vengano fatte rilevazioni costanti. Chi non vede da anni gli addetti deve stare attento e preoccuparsi - ammonisce Galli - infatti c'è il rischio che al momento di un successivo controllo poi si verifichi che si è pagato di meno di quanto dovuto per anni». E a questo punto con il primo conguaglio si può incorrere in un vero salasso. Per evitare in futuro occasioni di questo tipo l'Acquedotto del Fiora nei prossimi mesi controllerà tutti i contatori, emetterà dei moduli per l'autocertificazione e attiverà anche un servizio Internet. Così nella prossima bolletta si ristabiliranno i costi esatti. Nel conguaglio che arriverà in futuro, chi ha pagato di più questa volta avrà una sorta di sconto, e chi, invece, ha versato meno di quanto realmente dovuto pareggerà i conti.