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Rassegna Stampa

Circolo di Arcidosso

Dal quotidiano "Il Tirreno" del 24 Aprile 2001

Ambiente. Le emissioni di vapore provocherebbero danni alla salute
La geotermia è sotto accusa
Da Arcidosso appello per scongiurare i rischi
Proposta l'attivazione di un osservatorio gestito dagli enti locali per rilevare le emissioni

Filippo Bardelli

ARCIDOSSO. Il tema dell'inquinamento e del danno che possa provocare alla salute l'uso della geotermia sull'Amiata da parte dell'Enel ha richiamato un foltissimo pubblico, presente anche sulle scalinate del Palazzo, al consiglio comunale di Arcidosso, che, in tutte le sue componenti, ha preso atto della pericolosità delle emissioni degli impianti geotermici e dei gravi rischi, soprattutto per la salute, che comporterebbero.
È stato proposto dall'assessore Stivaletti il testo di un documento, da sottoporre all'approvazione del consiglio, in cui vengono evidenziati i rischi che la geotermia comporta, con un appello a tutti i Comuni dell'Amiata e alle due Comunità montane, nonché alla Provincia di Grosseto e alla Regione Toscana a mettersi attorno ad un tavolo per decidere le iniziative da prendere allo scopo di arginare il fenomeno delle emissioni degli impianti geotermici e scongiurare i rischi per la salute.
Dal firmare tale documento si sono astenuti i consiglieri Rossi di Rifondazione, che intendeva chiedere una moratoria all'Enel, e Bianchini che, pur condividendone il contenuto, non vi ha riscontrato impegni concreti da parte del Comune di Arcidosso.
Lo stesso Bianchini ha chiesto inoltre che il Comune impegnasse la somma di 50 milioni per costituire, da subito, un centro locale di controllo dei dati, da affidare alla responsabilità di persone di fiducia del Comune stesso, data la: «riconosciuta inaffidabilità, lacunosità e superficialità dei dell'Arpat».
Per consentire la partecipazione del pubblico al dibattito, le minoranze consiliari hanno chiesto di rinunciare agli ulteriori punti all'ordine del giorno. La riunione successiva al consiglio, presieduta da Bianchini, ha visto relazionare il prof. Borgia (tecnico che ha svolto una relazione contraria a quella Enel-Arpat), il dr. Valli (Arpat) e l'ing. Romagnoli (Enel).
Non ci sono stati contrasti sul prendere atto che le emissioni nel territorio siano ingenti e pericolose; le divergenze sono apparse nel valutare i dati alla luce della normativa vigente.
«Pesa il fatto - affermava Bianchini - che se non vi fosse stata la relazione del prof. Borgia, commissionata dalla società Macchia Faggeta di Abbadia, fatta propria dai comitati spontanei sorti sull'Amiata, nonché dai consiglieri di minoranza del Comune di Arcidosso, il problema dell'inquinamento delle emissioni non sarebbe stato nemmeno posto. Chiederemo quindi a breve la convocazione di un nuovo consiglio comunale per verificare quali iniziative concrete, al di là dei documenti formali, verranno presi nell'immediato futuro».