FARMACIE PRIVATE E REGIONE LOMBARDIA
UNITE CONTRO GLI INTERESSI DEI CITTADINI

Quello erogato dalla Farmacia Comunale di Corsico costituisce, per una larghissima fascia di popolazione, un servizio che va molto oltre quello di una semplice farmacia.
Svariate decine di migliaia di cittadini non solo di Corsico, ma di diversi comuni del circondario e di una vasta zona posta nel sud-ovest della città di Milano hanno nella "Farmacia del Lorenteggio", da ormai ben oltre un decennio, un punto di riferimento sanitario estremamente valido, che travalica il semplice reperimento di medicine (comunque indispensabile, specialmente nelle situazioni di urgenza), per allargarsi all'orientamento nella scelta di presidi medicali di ogni genere, all'individuazione di rimedi per problemi di salute di vario tipo, alla risoluzione di situazioni di emergenza sanitaria di entità tale da non richiedere l'intervento di un medico. Il tutto nella fondamentale certezza di trovarla sempre aperta, 24 ore su 24, 365 giorni all'anno!
Sta soprattutto in quest'ultima caratteristica l'insostituibilità di tale servizio: i cittadini che ne hanno avuto e continuano ad averne bisogno non devono mai chiedersi se la farmacia è aperta o meno. Sanno perfettamente che lo è e non necessitano, quindi, di alcuna informazione preventiva al riguardo. Tutto ciò, soprattutto nello sfascio della sanità pubblica, ostinatamente perseguito dal Governo Berlusconi e, in Lombardia, dal Governatore Formigoni, costituisce un faro nella notte.
Da molti anni, però, la lobby delle farmacie private, attraverso la relativa associazione di categoria, sta cercando con ogni mezzo di ostacolare tale positiva esperienza e, a furia di insistere, sta per ottenere il risultato desiderato: imporre alla Farmacia Comunale di Corsico, adducendo improbabili eccezioni di concorrenza sleale, l'obbligo di interruzione della continuità del servizio.
Il Tribunale amministrativo della Regione Lombardia ha, infatti, recentemente accolto l'ennesimo ricorso delle farmacie private lombarde, intimando al Comune di Corsico di ridurre l'orario di aperture dell'esercizio. Ciò comporterebbe, qualora venisse eseguita tale disposizione, lo snaturamento delle caratteristiche prima citate e la secca perdita, per la popolazione di riferimento, di quelle certezze ormai da anni acquisite, oltre alle conseguenti, inevitabili ricadute occupazionali sul personale della farmacia. La Regione Lombardia, peraltro, sta approntando un regolamento in materia che supporta la scellerata sentenza del TAR e la nostra ASL, conseguentemente e senza battere ciglio, si appresterebbe a regolamentare il tutto, ponendo una pietra tombale sulla specificità della farmacia in questione.
Il Partito della Rifondazione Comunista apprezza e appoggia l'impegno che il Sindaco di Corsico nel difendere tale specificità. La riunione di 15 sindaci di comuni limitrofi, che si sono riuniti nella giornata di Giovedì 11 Novembre è stata un passo positivo.
Il PRC ritiene, però, che una così difficile lotta, che vede contrapposti gli interessi dei cittadini a quelli di una schiera di affaristi privati, preoccupati solo degli aspetti economici del loro lavoro e, però, appoggiati dalle istituzioni forti prima citate, debba vedere in primo piano la mobilitazione dei cittadini stessi: da subito, senza attendere decisioni che potrebbero non consentire inversioni di marcia.
Il PRC si fa pertanto promotore, nei confronti delle forze politiche, delle organizzazioni sindacali, delle associazioni della zona e dei cittadini tutti, per l'immediata costituzione di un comitato in difesa della Farmacia Comunale di Corsico, nella sua attuale specificità di orario.
Non ci risulta che le farmacie private se la passino così male. Attaccare l'utile servizio fornito ai cittadini per aumentare i propri profitti potrebbe non rivelarsi poi così conveniente. Ai gestori delle farmacie della zona chiediamo dissociarsi pubblicamente dalla scelta della loro associazione.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Circolo Intercomunale "Antonio Gramsci"
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