DEMOCRAZIA AL FOSFORO

 

Una guerra iniziata con false motivazioni

 

·        armi di distruzione di massa possedute dal regime irakeno, mai trovate perché non c’erano

·        rapporti tra Saddam e il terrorismo islamico, mai provati perché inesistenti

 

sta continuando in un crescendo di orrori.

 

Per abbattere un dittatore, per anni foraggiato e armato dagli occidentali, si è distrutto un paese e si è contribuito alla nascita di un nuove formazioni di terrorismo islamico, in uno stato in cui, fino all’invasione americana, non erano presenti.

 

Noi di Rifondazione Comunista, come tutti coloro che hanno manifestato per la pace e contro l’intervento militare, siamo inorriditi per quanto sta avvenendo in quel paese: torture di prigionieri, sequestri ed esecuzioni brutali di rapiti, bombe intelligenti che uccidono civili, attentati, crescita del terrorismo, pallottole amiche che uccidono agenti del controspionaggio italiano. E ora l’utilizzo di armi chimiche.

 

Per questo non comprendiamo perché all’interno del centro-sinistra alcuni esponenti di DS e Margherita continuino a rilasciare interviste ambigue sul ritiro del nostro contingente militare in IRAQ.

 

Ritirare le truppe italiane è il presupposto per arrivare ad una possibile soluzione del disastro irakeno, cui le scelte di Bush e Blair, con l’appoggio di Berlusconi, hanno portato.

 

Per questo i partiti dell’Unione devono essere chiari con gli italiani a cui chiedono il voto. Basta con i se, i forse, i ma!

 

Facciamo rispettare l’art. 11 della Costituzione: l’Italia ripudia la Guerra.



In caso di vittoria, il governo dell’Unione deve fare

come ha fatto la Spagna di Zapatero: RITIRARE LE TRUPPE.

 

 

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

Circolo Intercomunale “A. Gramsci”

Corsico – Cesano Boscone – Buccinasco – Gaggiano