L'ECO DI BERGAMO 09 marzo 2002LetterePagina 33 Grande incompiuto Grande incompiuto I ritardi dell'Asse interurbano Egregio direttore, ponte sullo Stretto di Messina, una terza galleria sotto il Gran Sasso, autostrada Milano-Brescia, e chi più ne ha più ne metta, ma la triste realtà è l'incompiuto e fermo asse interurbano dopo il ponte sul Brembo a Ghiaie di Bonate. L'annunciata ripresa dei lavori per il gennaio scorso non è ancora avvenuta, però sono state messe le siepi con tanto di impianto di irrigazione nello spartitraffico del tratto retrostante che verrà utilizzato non si sa quando. Abito nella zona più inquinata di Ponte San Pietro in prossimità della Dalmine-Villa d'Almè e della Briantea dove colonne di auto e camion per 20 ore al giorno transitano a passo d'uomo se tutto va bene, con gli effetti esasperanti che si possono immaginare. È vergognoso che tale situazione si protragga, è vergognosa la passiva inerzia di chi deve intervenire, e l'impunità degli ignoti responsabili. A che servono parlamentari e ministri bergamaschi, Provincia e Regione se pur blaterando di infrastrutture questi sono i fatti. Accenno soltanto all'altra opera in corso da dieci anni per la quale ci sono previsioni non migliori: la Albano-Nembro. Ma è mai possibile che tutte le opere gestite dallo Stato procedano malamente o vadano in malora come il faraonico ed inutile Centro servizi del ministero delle Finanze? Allora benvenga la devolution. Malgrado tutto aspettiamo che finalmente i nostri parlamentari si rendano utili più che in passato. A. B. Mozzo G. Z. Bergamo