L'ECO DI BERGAMO 23 marzo 2002CittàPagina 15 Sindaco, assessori e presidente della Spa riuniti a Moena per presentare i risultati del primo anno Bergamo Sport, fatturato triplicato Baraldi: la società del Comune gestirà anche gli impianti di quartiere Dall'inviato MOENA Bilancio a gonfie vele per Bergamo Sport, la società per azioni a capitale pubblico (98,2% Comune, 1,8 Cobe Direzionale) che dal gennaio 2001 ha in concessione la gestione degli undici grandi impianti sportivi di Bergamo (il dodicesimo, il Calcetto di Loreto, si è aggiunto da poco). Il 2001 si è chiuso con un fatturato di circa tre miliardi e mezzo di lire, con un utile operativo di circa 200 milioni. Sono dati ancora ufficiosi (saranno ratificati dal consiglio di amministrazione di martedì), ma significativi. L'annuncio è stato dato ieri dal presidente Gian Luigi Federici, nel convegno che la stessa Spa ha organizzato a Moena, in Val di Fassa, per confrontarsi con gli amministratori pubblici di altri capoluoghi e proporre il suo modello nella gestione dei servizi sportivi. Federici, insieme all'assessore allo sport Gianfranco Baraldi e al sindaco Cesare Veneziani, ha incontrato una trentina sindaci, assessori e amministratori di diverse città e province. Ha sottolineato il presidente: «Dopo un solo anno di vita, Bergamo Sport ha triplicato il fatturato della gestione comunale pur senza ritoccare minimamente le tariffe di utilizzo degli impianti sportivi». Per la gestione degli undici centri ora passati alla società - è stato riferito - nel '98 il Comune aveva introitato un miliardo e 100 milioni di lire. Presto il capitale sociale avrà un consistente aumento: da 110 mila euro a cinque milioni di euro. «Oltre che per la gestione degli impianti - ha precisato il sindaco - la Spa avrà le risorse per ristrutturazioni e nuovi impianti». Veneziani prospetta anche l'apertura della società ai privati. Il convegno proseguirà oggi, ma già ieri è servito a presentare il modello manageriale di Bergamo Sport. «È un'occasione importante di confronto - hanno puntualizzato Veneziani e Baraldi - perché consente di discutere di problemi comuni, di confrontare le esperienze». «La mia idea per questa società - ha spiegato l'assessore - è stata fatta propria dal sindaco. Ora i risultati ci danno ragione, nonostante pregiudizi e scetticismi». Federici ha parlato dell'esperienza con grande entusiasmo: «La società è composta da persone che provengono dal mondo dello sport e abbiamo lavorato senza risparmiarci. I primi mesi li abbiamo dedicati a capire la macchina, a risolvere buchi economici e disservizi. Poi abbiamo puntato a rendere omogenea la gestione: perché, ad esempio, mantenere undici contratti diversi per il taglio dell'erba?». La società ha quattordici dipendenti, contenendo così i costi fissi, ma avvalendosi di molte collaborazioni esterne. «Abbiamo agito con coraggio - ha ripreso Federici - scegliendo in base alle professionalità, senza tener conto di amicizie e simpatie politiche. Un atteggiamento deciso che non ci ha risparmiato invidie». Gli amministratori presenti si sono mostrati molto interessati al modello proposto da Bergamo. Si sono soffermati sulla trattativa con l'Atalanta per la concessione dello stadio, sulla gestione delle strutture sportive di quartiere. L'assessore Baraldi ha annunciato che l'orientamento del Comune è di passare anche gli impianti che dipendono dalle Circoscrizioni (che sono una decina) alla Bergamo Sport. «Avverrà forse entro l'anno prossimo - ha previsto - con un risparmio considerevole per l'Amministrazione. La Spa garantirà anche per loro una gestione manageriale ed equa, per rendere accessibili queste strutture a tutti i cittadini». Bergamo Sport ha poi rimarcato che il convegno di Moena, caratterizzato anche da attività di svago, non graverà sui bilanci della società: «La scelta della località - ha detto il presidente - è stata fatta dallo sponsor principale, che pagherà le spese insieme ad altre aziende. L'iniziativa chiuderà con un attivo di 225 euro». Paolo Confalonieri