NETWEEK.IT - ULTIME NOTIZIE DEL PORTALE INFORMATIVO DELLA LOMBARDIA - APPUNTAMENTI AL CINEMA - FOTO E SERVIZI UN CENTRO D'ACCOGLIENZA AL MONTEROSSOCronaca bianca Bergamo- 15/03/2002 10:25 BergamoSette Parla di scuola e famiglia, don Mazzi, intervenendo alla conferenza svoltasi a Celadina la scorsa settimana. Annuncia che entro Pasqua inaugurerà una comunità a Bergamo, nella zona di Monterosso, destinata a mamme e bambini che vivono in situazioni di disagio. «Ho conosciuto il presidente del comitato “Opera gratuita per ragazzi”, Renzo Tomasi l’anno scorso, in occasione di una messa in memoria di padre Aldo che a Bergamo è noto perché sembra guarisse gli ammalati toccandoli. Mi spiegò che l’associazione possiede una villa del ‘700 in cui visse il padre e che desiderava realizzare un’opera concreta a favore dei bambini, così come avrebbe voluto il frate, scomparso 25 anni fa. Poiché nell’associazione non ci sono operatori in grado di gestirla, abbiamo deciso di mettere a disposizione due coppie che operano nella comunità Exodus. Pensiamo di accogliere venti minori oltre ad alcune mamme coi loro bambini che alloggeranno nei cinque piccoli appartamenti ricavati dalla villa. Inoltre abbiamo creato un servizio diurno e notturno per le mamme che lavorano. Speriamo di poterla inaugurare entro Pasqua, a patto che i lavori di ristrutturazione siano terminati». Dopo aver esposto il progetto, don Mazzi è entrato nel vivo del tema della serata. Ha confrontato la sua infanzia con quella dei bambini d’oggi e ha lanciato il primo messaggio forte: la famiglia è stata depredata di alcuni compiti che le appartenevano nel passato, come il dovere pensare all’istruzione dei figli. «Il vantaggio è notevole: la famiglia ha più energie da dedicare a se stessa. L’importante è che siano chiari i ruoli che ognuno deve svolgere, a partire da quello materno: il dramma dei bambini “moderni” sono le mamme, iperprotettive e con la predisposizione a risparmiare ai piccoli le fatiche e, di conseguenza, anche le soddisfazioni che nascono dall’avere fatto qualcosa da soli. Sono mamme innamorate dei loro bambolotti ai quali non sanno mai dire di no. Occorre imparare ad amarli davvero, lasciando che piangano anche, se serve». Ha usato un paragone semplice. «Il figlio non è un vasetto di primule, ma una pianta da far crescere solida. I primi anni di vita sono quelli in cui si deve preparare il terreno buono, dove le regole serviranno da radici. E se avrete lavorato bene, contribuendo a far crescere un grande albero, la linfa lo terrà in vita anche quando gli taglieranno i rami». Aggiungi un commento Visualizza i commenti (0) Non ci sono notizie correlate. Clicca qui per inviare questa notizia ad un amico Le ultime notizie di Bergamo 15/03/2002 10:13Già polemica sul tribunale che non c'è 15/03/2002 10:11Sui bus della Sab salgono nuovi soci 15/03/2002 10:09Metà città non si sente protetta 14/03/2002 11:21Sabato girotondo per la legalità 14/03/2002 11:10Cercasi comparse per «Il Papa Buono» 14/03/2002 10:56Pedofilia, le indagini portano all'ester 14/03/2002 10:24Indagata per la morte della figlia 13/03/2002 12:00Treni in ritardo, nessun rimborso 13/03/2002 11:46Nuovo tribunale, pronto il progetto Le ultime notizie di Cronaca bianca Lecco (LC)Mal di denti? Metti mano al portafogli… Lecco (LC)La citta' in coda, strada per strada Lecco (LC)Gli sfollati: fuori casa fino a Natale Lecco (LC)I «palazzi d'oro» delle istituzioni Galbiate (LC)Giornata ecologica sul Monte Barro Lecco (LC)Piccolo cane investito e soppresso Lecco (LC)Un palco galleggiante per Lecco Varenna (LC)Ronde anti-furto Monza (MI)La Villa Reale sfondo per i fotoromanzi Olginate (LC)Carabinieri a piedi Usa questa scheda per inviare la notizia ad un amicoInvia questa notizia all'indirizzo e-mail: Note: Se vuoi che le note compaiano prima della notizia clicca sulla casella, altrimenti le note compariranno sotto le notizia: Il tuo nome: Se vuoi dare la possibilta' di rispondere al destinatario inserisci il tuo indirizzo e-mail: