L'ECO DI BERGAMO 22 marzo 2002CittàPagina 13 La Digos sta lavorando sul significato delle tre cifre. Una pista porta all'attentato al traliccio della Maresana Il graffitaro scappa, resta il rebus «052» Via San Bernardino: una telecamera avrebbe ripreso l'autore della scritta Ore 19,45, scatta l'allarme: il codice cifrato «052» ricompare sui muri. E sono i passanti ad accorgersene: in via San Bernardino, proprio all'incrocio con via Previtali, qualcuno nota un ragazzo che sta attaccando sulla fiancata di un palazzo grossi adesivi con sfondo rosso e i numeri in bianco, sempre quei tre numeri «0-5-2», che hanno invaso la città. In via San Bernardino arrivano i vigili urbani, agenti della Digos (che da settimane stanno lavorando per decrittare il messaggio), i carabinieri: ma l'autore (o uno degli autori) del messaggio cifrato riesce a sfuggire. Gli investigatori della Questura, però, si dicono ottimisti: la descrizione fornita dai testimoni (un ragazzo non molto alto, un metro e sessantacinque circa, magro, con i cappelli scuri e lunghi, una giacca di pelle scura indosso) è «compatibile» con quella di diversi soggetti su cui da tempo si è concentrata l'attenzione della Digos. Non solo: proprio su quell'angolo, su quel palazzo è installata una telecamera del sistema a circuito chiuso per il piano sicurezza del Comune; quella telecamera ruota a 360 gradi, e dovrebbe aver «immortalato» l'autore del «graffito». Il cerchio delle indagini sul mistero dei tre numeri sembra chiudersi: gli investigatori - che pur continuano a sottolineare che nel mondo dei graffitari non sempre una sigla criptica corrisponde a un messaggio in codice, ma può essere anche solo una firma - hanno più di un elemento in mano che fa ricondurre quella sigla all'area anarchica a cui apparterebbe anche Silvia, la diciannovenne arrestata (e tuttora agli arresti domiciliari) nell'ambito delle indagini sull'attentato al traliccio della Maresana dello scorso luglio. Di solito, dicono gli investigatori, sotto quelle tre cifre c'è una stella, o rossa o nera, che è un simbolo di appartenenza; non solo: poche settimane fa sono stati bloccati due ragazzi, pare anche loro legati all'area anarchica, sorpresi di notte con bomboletta spray e mani sporche di vernice fucsia. Lo stesso colore usato nelle prime scritte «052» che avevano invaso la città. Indagini a una svolta, si diceva, anche sul significato del messaggio. Tre le ipotesi più accreditate. La prima: la cifra potrebbe indicare il numero di una pattuglia dei vigili urbani o delle Volanti della Questura che erano intervenute poco prima dell'arresto di Silvia, quando la ragazza era stata sorpresa a scrivere sui muri, in piazza Matteotti. La seconda: «052» potrebbe fare riferimento all'appendice di un sito Internet del movimento agnostico in cui si parla, nell'ambito di processi ebraici nella storia, delle norme da seguire per un processo «giusto» (il collegamento sarebbe con l'iter giudiziario che dovrà affrontare Silvia). La terza pista: «052» potrebbero essere i centesimi (tradotti nelle vecchia moneta corrispondono a mille lire), per lanciare dai muri una colletta tra sostenitori con cui pagare le spese processuali di Silvia. Carmen Tancredi