L'ECO DI BERGAMO 23 marzo 2002Città_e_provinciaPagina 26 All'esame della Digos diversi fotogrammi della scena filmata in via San Bernardino. Sarà ascoltata la testimone «052», la telecamera ha ripreso il graffitaro La telecamera a circuito chiuso installata da poco per il piano sicurezza del Comune in via San Bernardino a Bergamo ha immortalato il giovane che, nella serata di giovedì, è riuscito a sfuggire agli investigatori dopo aver affisso diversi manifesti su un palazzo: i manifesti, fondo rosso e scritte bianche, avevano a caratteri cubitali la cifra enigmatica «052». La cifra che da settimane ha riempito muri, panchine, cartelli, palazzi, case dell'intera città e sulla quale si sta concentrando l'attenzione degli investigatori della Questura. Ora, per sbrogliare la matassa dell'enigma, c'è qualcosa in più, in mano agli inquirenti: diversi fotogrammi del filmato che riprendono lo sconosciuto proprio all'angolo tra via Previtali e via San Bernardino, nell'atto di affiggere i manifesti. «Questo non vuol dire che abbiamo ormai identificato uno degli autori del graffito», sostengono prudenti dalla Digos, ma l'atmosfera è ottimista. Primo: perché quel giovane, anche se le fattezze non sono chiaramente visibili, è stato notato, in modo netto, da una donna, una passante, proprio mentre stava attaccando i manifesti; la donna, l'altra sera, aveva dato l'allarme, e fornito precise descrizioni sullo sconosciuto: verrà ascoltata dalla Digos, le verranno mostrati i fotogrammi del filmato effettuato dalla telecamera a circuito chiuso, forse dal suo racconto potranno essere tratti ulteriori dettagli utili per risalire al giovane. Secondo: gli investigatori della Questura hanno le idee chiare sull'ambiente da «passare al setaccio», cioè, dicono dalla Digos, quell'area anarchica a cui apparterrebbe anche Silvia, diciannovenne, arrestata (e ancora agli arresti domiciliari) a ottobre nell'ambito delle indagini sull'attentato al traliccio della Maresana, messo a segno nel luglio scorso. E, si sussurra tra gli investigatori, l'attenzione per risalire a chi - con bombolette spray, vernice, adesivi, manifesti - aveva «bombardato» la città di quel messaggio criptico «052», si è già da tempo concentrata su alcune persone. «No comment, non si può dire di più - continuano dalla Digos - . Ma il cerchio si sta chiudendo». Alcune settimane fa due ragazzi, secondo gli investigatori anche loro dell'area anarchica, erano stati sorpresi di notte con bombolette spray (fucsia, lo stesso colore delle prime scritte «052»), i vestiti e le mani sporche di vernice. E il lavoro di risoluzione dell'enigma, sottolineano gli investigatori, cioè del messaggio criptico delle tre cifre riporterebbe, ancora una volta, all'area anarchica: non è un caso, dicono dalla Questura, che le vecchie mille lire corrispondano a 052 centesimi di euro, e che sia uso, tra i circoli anarchici e autonomi, di organizzare collette dando «mille lire a testa» quando uno degli appartenenti o simpatizzanti finisce nei guai. Quello «052» potrebbe essere proprio il messaggio di una colletta per aiutare Silvia ad affrontare le spese processuali? È una delle ipotesi più accreditate dalla Digos. Ma, in realtà, solo gli autori del graffito conoscono la risposta esatta: uno di loro potrebbe essere rintracciato a breve. Carmen Tancredi