Il fisco di Berlusconi: chi guadagna meno pagherà più tasse!

La riforma del sistema fiscale prevista con la legge delega varata dal Governo Berlusconi con la finanziaria 2002, affossa l’articolo 53 della Costituzione. Questo articolo prevede che "il sistema tributario sia informato a criteri di progressività". In pratica chi guadagna di più dovrebbe maggiormente contribuire alla spesa sociale.

Invece la riforma del Governo del Polo e della Lega prevede che le tasse vengano scontate ai redditi più alti e aumentate a quelli più bassi. Le attuali aliquote Irpef oggi in vigore per i corrispondenti scaglioni di reddito (18% per redditi fino a 20 milioni, 24% per i redditi compresi oltre i 20 e fino a 30 milioni, 32% fino a 60 milioni, 39% fino a 135 milioni e 45% per redditi oltre i 135 milioni) saranno sostituite da due aliquote rispettivamente al 23% per i redditi fino a 100.000 euro (circa 200 milioni di lire) e del 33% per i redditi oltre tale importo.

Ecco i risultati della loro riforma

Un lavoratore dipendente con un reddito lordo annuo di 30 milioni pagherà 900.000 lire di tasse in più all’anno!

Chi invece ha un reddito lordo annuo di 200 milioni si vedrà aumentare il suo stipendio di 28 milioni.

E più si va su, più aumentano glistipendi già enormi.

Reddito

Irpef attuale

Tassa futura

Differenza

20 milioni

3.600.000

4.600.000

+ 1.000.000

30 milioni

6.000.000

6.900.000

+ 900.000

40 milioni

9.200.000

9.200.000

0

50 milioni

12.400.000

11.500.000

- 900.000

100 milioni

31.200.000

23.000.000

-8.200.000

200 milioni

74.100.000

46.000.000

-28.100.000

500 milioni

209.100.000

112.000.000

-97.100.000

I padroni al Governo si gonfiano le tasche

Insomma è festa grande per i ricchi ed il padronato in genere, con buona pace di tutti coloro che hanno votato per i partiti del Polo e per la Lega.

E’ ora che l’opposizione del centrosinistra si unisca a Rifondazione Comunista per contrastare veramente il Governo Berlusconi.

Beppe Marasci