L'ECO DI BERGAMO 09 aprile 2002CittàPagina 12 L'ipotesi è già contenuta nel piano regolatore: 300 metri di percorso per una spesa di 10 milioni di euro con capitali privati Città Alta, il Comune vuole la terza funicolare Dalle piscine a via Tre Armi. Giovedì via libera all'inserimento nel Piano opere pubbliche Non c'è due senza tre. Il motto potrebbe adattarsi benissimo a Bergamo e alle sue funicolari: dopo quella tra Città Alta e Bassa e tra Città Alta e San Vigilio, Palafrizzoni pensa al tris e tira fuori dal cassetto l'idea della funicolare tra le piscine e il baluardo di San Giacomo. Tira fuori dal cassetto perché l'idea non è nuova, tanto da essere inserita nel piano regolatore sotto la voce di «Progetto Norma 24». Giovedì in giunta sarà esaminato il Piano urbano del traffico, e tra le soluzioni per rendere più efficace le previsioni su Città Alta gli uffici dell'Urbanistica e della Viabilità hanno individuato proprio la terza funicolare. Si tratta di un sistema di risalita meccanica di poco più di 300 metri, da via Statuto - davanti all'ingresso delle piscine - a via Tre Armi, ai piedi del baluardo di San Giacomo. Il capolinea superiore dista circa 100 metri da Porta Sant'Alessandro e Colle Aperto. Il costo preventivato è di circa 10 milioni 330 mila euro, che il Comune intende coprire con un project financing. E su quest'ultimo versante ci sono delle novità: la Camera ha dato il via libera venerdì alla modifica della legge Merloni ter nella parte relativa alla finanza di progetto: sono stati eliminati i termini del 30 giugno e 30 ottobre per la presentazione obbligatoria dei progetti e semplificate le procedure. Se prima l'amministrazione pubblica doveva specificamente indicare quali progetti intendeva realizzare in autofinanziamento, ora ogni privato interessato può avanzare proposte per questa o quell'opera. Giovedì gli assessori interessati - Luigi Nappo (Urbanistica) ed Enrico Piccinelli (Viabilità) - chiederanno il via libera alla giunta per l'inserimento del progetto nel prossimo aggiornamento del Piano opere pubbliche, prima dell'estate. Un passaggio tecnicamente semplice, visto che non comporta maggiori aggravi di spesa o modifiche nelle rate d'ammortamento dei mutui già accesi. Per quel che riguarda i capitali privati, la soluzione che più piace a Palafrizzoni è quella di una partnership tra Atb e Teb (Tramvie elettriche bergamasche) per la gestione e realizzazione della funicolare e del parcheggio d'interscambio previsto, dalla capienza di almeno 500 posti auto. La terza funicolare e il parcheggio sono l'ultimo tassello di un progetto complessivo che dovrebbe portare alla progressiva chiusura di Città Alta ai non residenti. Il sindaco Cesare Veneziani ha più volte ricordato che prima di chiudere Città Alta era necessario predisporre delle modalità alternative di parcheggio e risalita. Il sogno nel cassetto è e resta il minimetrò, ma si tratta di un'opera dai tempi estremamente incerti, dai costi elevatissimi - oltre 100 milioni di euro - e dai finanziamenti assolutamente incerti. E allora Palafrizzoni ha deciso di giocare su tre fronti. Il primo: il parcheggio per residenti sotto l'ex Parco Fauna orobica in Città Alta - già in fase di progetto - da realizzare in project financing, e quello per non residenti tra il Campo Utili e il baluardo del Pallone, sotto la Fara, progetto presentato da un pool di privati. La nuova versione di quest'ultimo sembra piacere parecchio al Comune, soprattutto perché prevede un arretramento di una cinquantina di metri rispetto alle Mura. Il parcheggio per i non residenti è destinato ad essere collegato con quello per i residenti da un sistema di scale mobili o tapis roulant, per sbucare poi con un ascensore nel cuore di Città Alta, in piazza Mercato del Fieno. Il secondo fronte è quello dei parcheggi sull'area scalo merci: qui è prevista l'area di interscambio con il minimetrò destinazione Città Alta nella migliore delle ipotesi, con un sistema di bus navetta per la stazione inferiore della funicolare in quella più praticabile. Il terzo e ultimo fronte è quello della nuova funicolare dalla zona piscine a via Tre Armi. Chiusi tutte e tre le partite, Città Alta sarà un'oasi riservata ai residenti, all'arte e ai pedoni. D. N.