L'ECO DI BERGAMO 03 aprile 2002CittàPagina 11 Tre raid dalle 20 a mezzanotte per rapinare soldi e telefonini La notte brava dei «gabbers» Farebbero parte dei «gabbers», uno dei nuovi gruppi emergenti del disagio giovanile, i sette teppisti che l'altra sera hanno aggredito e rapinato quattro persone, tra i quali anche due giovanissimi studenti di Città Alta. Segno distintivo dei «gabbers», di età compresa tra i sedici e i vent'anni, l'abbigliamento, consistente in bomber di colore nero, scarpe da ginnastica e jeans, tutto rigorosamente firmato. A distinguerli da altri gruppi, anche la testa rasata e i numerosi piercing alle labbra e al naso. Niente nazi-skin quindi, anche se la loro collocazione politica, secondo la Digos della nostra Questura, che ha avviato le indagini sulle aggressioni, sarebbe sicuramente di destra: i «gabbers» apparterrebbero a famiglie benestanti, in grado di consentire ai ragazzi quell'abbigliamento costoso. Appassionati di musica «hardcore», i giovani «gabbers» farebbero uso di ecstasy e odierebbero gli extracomunitari: razzisti, quindi, anche se le vittime delle bravate dell'altra sera erano giovani bergamaschi. Tre gli episodi verificatisi l'altra sera in città e attribuibili, secondo gli investigatori, ai «gabbers»: il primo nel piazzale della stazione, vittima un giovane che stava lasciando il McDonald; il secondo a Boccaleone, nella zona nuova del quartiere; infine il terzo, poco dopo la mezzanotte, in via Magrini. Il primo raid dei «gabbers» è iniziato poco dopo le 20, quando il gruppo di teppisti, raggiunto piazzale Marconi in scooter, ha affrontato un giovane che a piedi, lasciato il McDonald, si stava dirigendo verso l'auto. Contando sul numero, usato come minaccia al posto di un'arma, i giovani teppisti hanno costretto la loro vittima a consegnare la giacca: nelle tasche, oltre al cellulare, c'era anche il portafogli con denaro e documenti. Due ore più tardi, verso le 22,30, la seconda aggressione: vittime due studenti di 17 e 16 anni, domiciliati in Città Alta e sorpresi dalla banda a Boccaleone, all'incrocio tra via Pollak e via Bramante, una zona piuttosto isolata del quartiere. I due ragazzi sono stati avvicinati con una scusa e quindi costretti, sempre con la minaccia del numero – ma in questo caso anche con un'aggressione diretta al diciassettenne, preso letteralmente per il collo – a consegnare collulari e denaro. Dopo la rapina i sette, quasi sicuramente gli stessi della precedente aggressione, se ne sono andati in tutta tranquillità allontanandosi in sella a quattro ciclomotori che avevano parcheggiato poco lontano. Infine, mentre polizia e carabinieri, ricevuto l'allarme per le due rapine, perlustravano la città alla ricerca dei sette teppisti, questi ultimi si rifacevano vivi in via Magrini. Non tutto il gruppo, stavolta, ma solo un paio di loro. Vittima della nuova aggressione un giovane che, poco prima della mezzanotte, stava rientrando a casa in auto: è stato fermato dagli sconosciuti, minacciato con un matterello e costretto a consegnare portafogli e cellulare. E. G.