L'ECO DI BERGAMO 03 aprile 2002CittàPagina 11 il raccontoStava chiacchierando con un amico e una ragazza quando sono arrivati i malvimenti in scooter «Ci hanno aggredito sette teppisti» Parla il ragazzo di 17 anni rapinato di cellulare e portafogli a Boccaleone È ancora incredulo Stefano – si tratta solo di un nome di fantasia per evitare la sua identificazione – 17 anni, domiciliato in Città alta, una delle quattro vittime dei «gabbers», i giovani che l'altra sera, nel corso di un raid teppistico, lo hanno aggredito e rapinato di portafogli e cellulare. «Non avevano armi – racconta il ragazzo – ma erano forse più minacciosi per il tono usato, l'atteggiamento, il modo in cui mi hanno chiesto soldi e telefonino: una rapina compiuta con estrema calma, senza isterismi, persino quando uno di loro mi ha preso per il collo lo ha fatto senza agitarsi». Stefano è stato aggredito verso le 22,30 di lunedì, mentre in sella al suo scooter stava chiacchierando con un amico di 16 anni, anch'egli seduto sul suo scooter, e un'amica. I tre erano fermi all'incrocio tra via Pollak e via Bramante, nella zona nuova di Boccaleone. «Con la coda dell'occhio – racconta il ragazzo – ho notato fermarsi a 20, 25 metri di distanza quattro scooter dai quali sono scesi sette giovani: chiacchierando tranquillamente, come se stessero facendo una passeggiata, tutti vestiti allo stesso modo, si sono diretti verso di noi. Quando ci hanno raggiunti, uno di loro, più alto degli altri, si è rivolto al mio amico: con estrema gentilezza gli ha chiesto una sigaretta; poi, con lo stesso tono gentile, si è rivolto a tutti e due e ci ha chiesto telefonino e denaro. Per un momento ho pensato a uno scherzo. Poi, però, mentre la mia amica riusciva ad allontanarsi, mi sono reso conto che i sette sconosciuti ci avevano circondati. Convinto che fosse una bravata, ho risposto di no, che non gli avrei dato nulla: a quel punto i toni sono cambiati e il giovane alto, che aveva quattro piercing alle labbra e due al naso, si è avvicinato e mi ha preso per il collo. Poi due complici mi hanno perquisito prendendomi il cellulare e il portafogli con dieci euro, i miei documenti e quelli dello scooter». L'atteggiamento del gruppo ha convinto l'altro giovane a non reagire, a consegnare senza ulteriori attese il telefonino e l'unica banconota che aveva nel portafogli, 5 euro. Non contenti, gli aggressori hanno strappato di mano al sedicenne anche il pacchetto di sigarette. Arraffato il bottino i sette, così come erano arrivati, se ne sono andati: hanno raggiunto gli scooter e si sono allontanati tutti insieme, sparendo nel buio. Egidio Genise