L'ECO DI BERGAMO 04 aprile 2002ProvinciaPagina 21 telgateOggi vertice con il prefetto e i sindaci di 39 paesi di Val Cavallina, Val Calepio, Basso e Alto Sebino Sondaggio sul blocco degli immigrati Feroldi chiede il parere di tutti gli italiani. Obiettivo: un referendum nazionale Telgate «Ritenete giusto, che sia prerogativa prioritaria delle Amministrazioni Comunali stabilire, (sentite le esigenze delle varie realtà economiche e sociali all'interno del territorio), la quota massima di cittadini extracomunitari che può essere accolta, al fine di permettere una giusta convivenza civile e sociale?». La provocazione del sindaco di Telgate Luca Feroldi e dell'assessore alla sicurezza Gianluca Montanari (lista civica «Telgate Nuovo») diventa un quesito rivolto a tutti gli italiani. E le risposte si possono mandare via fax al numero 035/4421101. «Tramite questo sondaggio - spiega il sindaco Feroldi - verificheremo se gli italiani condividono la proposta di delegare alle amministrazioni la facoltà di fissare il numero di extracomunitari presenti sui territori comunali. Se otterremo un risultato positivo, inizieremo la raccolta di firme per indire un referendum consultivo nazionale. Il nostro obiettivo è modificare la legge Turco-Napolitano». Pochi giorni fa, il primo cittadino di Telgate aveva dichiarato l'intenzione di negare i certificati di residenza ai cittadini extracomunitari che ne facessero richiesta a partire dal 1° maggio. «Dal punto di vista legislativo è un provvedimento inattuabile - spiega Feroldi - ma è l'unica soluzione per evitare che la presenza crescente di immigrati sul territorio crei tensioni sociali, culturali e religiose difficilmente gestibili». «Non si tratta di un provvedimento razzista - sostiene Feroldi - ma di uno strumento che tuteli in prima persona proprio gli extracomunitari». Le dichiarazioni del sindaco di Telgate sono seguite all'omicidio di Singh Kulwant, un clandestino indiano di 25 anni, accoltellato da un connazionale durante una lite scoppiata in un condomino di via Fossa. «Se le leggi in tema di immigrazione non cambieranno al più presto - aggiunge Feroldi - fatti come questo potrebbero ripetersi». Feroldi discuterà la sua proposta con il prefetto Cono Federico proprio oggi pomeriggio, approfittando della riunione con 39 sindaci della Valcalepio, Valcavallina, Alto e Basso Sebino, che si terrà a Telgate alle 17,30. «Attualmente - spiega - i flussi migratori vengono stabiliti dal Governo, sentite le esigenze espresse da Confindustria sulla necessità prevista di mano d'opera da parte delle imprese. Nessuna norma regola però la loro distribuzione all'interno delle realtà locali. Pertanto si creano situazioni in cui si hanno paesi ad altissima presenza extracomunitaria ed altri con percentuali irrisorie». A Telgate, gli immigrati sfiorano il 13% della popolazione residente. Le etnie che convivono ogni giorno sul territorio sono 24. Le comunità più numerose sono quella marocchina, senegalese e indiana. «La nostra proposta - spiega l'assessore alla sicurezza Montanari - è lasciare a ogni Comune la possibilità di stabilire la percentuale di immigrati sul territorio, in funzione della capacità ricettiva e della richiesta espressa dalle imprese locali. In questo modo, oltre al posto di lavoro, si garantiranno al lavoratore extracomunitario anche un alloggio adeguato e condizioni di vita dignitose». Nei prossimi giorni, la comunità «Migrantes» di Begamo, effettuerà un sondaggio a sfondo sociologico sulla realtà di Telgate, per verificare il grado di integrazione tra la popolazione locali e i cittadini extracomunitari. Alessandro Baldelli