L'ECO DI BERGAMO 03 aprile 2002CittàPagina 11 Il Pacì Paciana chiede nuovi spazi per l'estate Utilizzo degli spalti di S. Agostino o del Lazzaretto per 3 settimane in estate. È questa la nuova proposta del centro sociale autogestito (Csa) Pacì Paciana nell'ambito della complessa trattativa tra i giovani del centro e l'amministrazione comunale per la sistemazione e l'utilizzo dell'immobile di via Grumello 61 che ormai da 5 anni è utilizzato come sede dai frequentatori del «Pacì Paciana». La richiesta è stata avanzata in un documento inviato ieri al Prefetto di Bergamo Cono Federico che nelle ultime settimane aveva ripreso le trattative in qualità di mediatore, dopo la rottura del settembre scorso tra Comune e centro sociale per l'impossibilità di arrivare ad un accordo. «Le ultime proposte che abbiamo ricevuto - fanno sapere dal "Pacì Paciana" - consistono in un contratto di concessione ad un Comitato di garanti, il pagamento di un canone annuo di 18 milioni (la precedente richiesta di Palazzo Frizzoni era di 32 milioni di lire annui, ndr) ed una lottizzazione dei lavori di messa a norma per non sospendere del tutto le attività interne al centro sociale. Per noi è contraddittorio il riconoscimento da parte del Comune dell'autogestione e dall'altro la richiesta del canone». Un canone che i giovani del Csa ritengono di non poter sostenere: «Il Csa è già gravato dalle spese dei servizi e dalla manutenzione ordinaria, la richiesta di un canone di 18 milioni è un modo per ostacolare le nostre attività - si afferma nel documento -. Per questo oltre alla concessione dello stabile di via Grumello abbiamo chiesto di utilizzare anche lo spazio degli spalti di S. Agostino o del Lazzaretto». Il documento del centro sociale verrà spedito oggi anche alla giunta comunale: «Nei prossimi giorni incontreremo il prefetto - spiega l'assessore ai servizi sociali del Comune Maurizio Bonassi - e poi si deciderà cosa fare. La nostra intenzione è di arrivare ad una soluzione il più presto possibile. La questione verrà affrontata dalla giunta collegialmente». In attesa del prosieguo della vicenda, ieri il «Pacì Paciana» è sceso in piazza in segno di solidarietà con il popolo palestinese, con un presidio davanti al Comune e un corteo che si è snodato lungo le vie ad alta concentrazione di immigrati per poi concludersi in piazza Matteotti. Domani, invece, lo stabile di via Grumello ospiterà una assemblea di coordinamento per mettere a punto le iniziative contro il «progetto di videosorveglianza» del Comune. M. G.