L'ECO DI BERGAMO 06 aprile 2002Città_e_provinciaPagina 27 La decisione ieri pomeriggio. I consumatori: «Entro fine mese si saprà se impugneremo la delibera degli aumenti» Pendolari, via all'osservatorio dei ritardi I viaggiatori pronti a registrare i disservizi dei treni: «Così chiederemo i danni» Qualcuno pensava, e sotto sotto ci sperava, che una volta digerita l'ondata di aumenti tariffari i pendolari avrebbero deposto le armi della protesta e tutto sarebbe tornato come prima: silenziosamente malfunzionante. E invece no: pendolari e consumatori partono decisamente al contrattacco, tenendo un piede sul tavolo delle trattative con Regione e Ferrovie e l'altro sul campo della contrapposizione decisa. Due gli obiettivi: ottenere finalmente di poter viaggiare in un sistema di trasporti degno dell'Europa e riuscire, con ogni mezzo, a modificare la legge regionale che dal 1° aprile ha disposto l'aumento delle tariffe. Le prossime mosse sono state decise nel tardo pomeriggio di ieri a Milano, nel corso di una riunione fiume di comitati e associazioni dei consumatori, che alla fine hanno deciso di dividersi sostanzialmente i compiti. Sul fronte dei disservizi lavoreranno i comitati, su quello delle tariffe le associazioni dei consumatori. La prima mossa, in ordine di tempo, sarà l'istituzione di un vero e proprio «osservatorio dei disservizi», direttamente gestito dai viaggiatori. «A partire dai prossimi giorni - spiega infatti Giorgio Dahò, portavoce del coordinamento dei comitati - distribuiremo ai pendolari dei moduli che dovranno essere utilizzati per la raccolta dei dati di ritardi e disservizi. Chiameremo a raccolta tutti quei viaggiatori che quotidianamente utilizzano lo stesso treno per i loro spostamenti. Questo per poter provare, anche con dati raccolti direttamente sul campo, le motivazioni della nostra protesta. Chiunque voglia collaborare può contattare i portavoce dei vari comitati». L'osservatorio dei pendolari si affiancherà di fatto alla rilevazione della puntualità dei treni già effettuata dalle Ferrovie. Ma i dati non serviranno esclusivamente per poter battere i pugni sui tavoli delle trattative con maggior vigore. «Nel caso in cui i disservizi provochino dei danni concreti ai viaggiatori - prosegue Dahò - abbiamo infatti intenzione di ricorrere in sede legale per ottenere quei risarcimenti che ora per altre vie vengono costantemente negati. Pensiamo per esempio al ricorso presso i giudici di pace». Da questo punto di vista, i viaggiatori concretamente danneggiati dai disservizi dei treni saranno affiancati e assistiti dalle strutture delle organizzazioni dei consumatori. Le quali in questi giorni si sono assunte anche un nuovo compito: quello di studiare a fondo la legge regionale di riforma dei trasporti e la delibera degli aumenti tariffari, al fine di poterla impugnare. «Proprio così - assicura Giacinto Brighenti, segretario regionale di Federconsumatori -: i nostri legali e quelli delle altre associazioni dei consumatori che si stanno impegnando in questa battaglia stanno verificando la possibilità di impugnare la delibera in sede legale. Ci preoccupa soprattutto la possibilità che aumenti di questo genere possano ripetersi nei prossimi anni. Le valutazioni si concluderanno entro la fine di aprile, poi decideremo se compiere anche questo passo». Ma non è solo protesta: i pendolari continuano intensamente anche il lavoro al tavolo delle trattative sulla qualità dei servizi, aperte da tempo con Ferrovie e Regione. «Di certo per noi il bilancio fin qui è in deficit - conclude Dahò - visto che sugli aumenti la Regione non ci ha voluto ascoltare ed è andata avanti con la stangata. Ora ci attendiamo risultati concreti sulla qualità dei servizi». Roberto Belingheri