L'ECO DI BERGAMO 08 aprile 2002CittàPagina 9 Auto e moto passano indisturbate. Il Comune: «Per i pilomat serve altro tempo» Piazza Pontida, il solito caos A un anno dall'inaugurazione l'isola pedonale non c'è Tutto come un anno fa. In piazza Pontida il tempo sembra essersi fermato alla primavera del 2001, quando, terminato il cantiere, il centro di Borgo San Leonardo venne inaugurato in pompa magna. Già allora, era il 6 maggio, c'era chi si lamentava del continuo via vai delle auto, della mancanza di una regolamentazione adeguata degli accessi, delle imperfezioni della pavimentazione che provocavano continue cadute. Certo qualcosa è stato fatto: oggi l'ingresso è consentito solo ai residenti, ai commercianti, agli autobus e ai mezzi di soccorso, qualche dettaglio tecnico è stato modificato, ma i problemi di fondo sono ancora tutti lì da vedere. Può bastare mezz'ora per rendersi conto che la piazza è un vero e proprio caos: sosta selvaggia un po' ovunque, decine di auto e scooter che transitano in barba ai divieti, niente di quella piazza da vivere come uno spazio pedonale che tanti auspicavano. «In più occasioni - ribadisce Aldo Ghisleni rappresentante del Ducato di Piazza Pontida - abbiamo sollecitato il Comune a dare piena attuazione alle disposizioni vigenti. Niente da fare: le risposte non sono arrivate. E la piazza che sognavamo, quella da adibire alle iniziative culturali, ai concerti, alle mostre e agli spettacoli della tradizione è rimasta un miraggio o al massimo dura lo spazio di mezza giornata quando organizziamo qualche festa come quella che stiamo preparando per il 12 maggio». Così, anche chi all'epoca aveva osteggiato l'isola pedonale, oggi, pur mantenendo le stesse posizioni, chiede di superare lo stallo: «Di sicuro - dice Elia Raffini, portavoce del comitato contro la chiusura - così non si può andare avanti, questa via di mezzo non ha portato ad alcuno miglioramento. Anzi, la situazione è solo peggiorata. Negli ultimi tempi il degrado di via Moroni e via San Lazzaro riguarda, almeno in parte, anche la nostra zona. Per noi la soluzione resta la riapertura totale». Non solo per una questione di praticità: purtroppo tra la piazza e i pedoni non sembra esserci un buon rapporto. Ogni giorno c'è qualcuno che rischia di rompersi qualche osso - incalza un altro commerciante - a parte il gradino creato inutilmente al centro della piazza (dove l'amministrazione ha peraltro sistemato delle panchine, nel tentativo di porvi rimedio, ndr), ci sono altri pericolosi dislivelli verso largo Cinque vie, senza contare che quando piove o nevica l'inserto in marmo che delimita la piazza diventa scivoloso. Cosa pensa di fare l'amministrazione?». «Per dare un assetto definitivo a piazza Pontida - spiega l'assessore alla Viabilità Enrico Piccinelli - bisogna attendere l'applicazione del Piano urbano del traffico, ma soprattutto la fine dei lavori di via XX settembre. Gli accessi nell'attuale zona a traffico limitato verranno regolati con un'unica grande isola pedonale che dovrebbe essere garantita dai pilomat, in parte (all'altezza di via Borfuro, ndr) già collocati». Una bella prospettiva. Che però non offre grandi chances per ovviare alle numerose infrazioni da parte di scooter e motociclette. «Per questi - conclude un altro residente di piazza Pontida - non ci sono dissuasori che tengano. Servono più controlli da parte dei vigili, ma soprattutto un po' più di civiltà da parte dei motociclisti. Diversamente anche l'isola pedonale farà la fine delle vecchie zone a traffico limitato che, in qualche caso, sono state dimenticate». Emanuele Falchetti