AFFARI & POLITICA:

Quando si dimette il sindaco Veneziani ?

Sul settimanale "Bergamosette" del 16 novembre è apparsa la trascrizione di una registrazione di un colloquio tra Orio Zaffanella, presidente della associazione Mordilavita, ed un misterioso ma assai informato interlocutore. Il contenuto di tale articolo, con nomi e cognomi, è esplosivo, in quanto vengono circostanziati e ipotizzati reati gravissimi di corruzione e malversazione della cosa pubblica. Tali reati vengono attribuiti a personaggi politici che stanno ai vertici delle istituzioni della nostra comunità. Ciò che più impressiona è la descrizione dettagliata e particolareggiata della vera e propria "cupola" che, utilizzando anche le istituzioni, condurrebbe i propri affari in città e provincia.

Non possiamo affermare nulla in ordine alla veridicità delle notizie apparse sul citato periodico, ma è doveroso sottolineare che le amministrazioni di destra che governano la città di Bergamo e la Provincia hanno fin ora operato senza un’adeguata trasparenza, mettendo nei posti chiave personaggi discussi e discutibili, legati a doppio filo al mondo degli affari e al sottobosco politico che se ne nutre. Il tutto mentre le inchieste giudiziarie coinvolgono nelle indagini personaggi noti e discussi come il sindaco di Bergamo, Cesare Veneziani, indagato per associazione a delinquere e bancarotta fraudolenta insieme a Gianantonio Arnoldi, deputato di Forza Italia, ed altri. Ulteriore motivo di allarme è costituito dalla inchiesta sul finanziamento illecito di Forza Italia, inchiesta che vede tra gli indagati il solito Gianantonio Arnoldi, ex segretario provinciale di Forza Italia.

Auspichiamo rapide indagini della magistratura in ordine ai gravi fatti menzionati nell’articolo di "Bergamosette", che ha dimostrato coraggio e capacità di inchiesta. In ogni caso, anche indipendentemente dalle indagini, riteniamo che sia irrinunciabile ed urgentissimo porre come tema di discussione l’intreccio perverso tra politica ed affari nelle amministrazioni locali e lo sprezzante comportamento del sindaco Veneziani, che, indagato per reati gravissimi, non ha ritenuto di offrire le proprie dimissioni.

Milvo Ferrandi

coordinatore cittadino

di Rifondazione Comunista