Antenne selvagge: stop!

Al fine di evitare una selvaggia proliferazione delle antenne di telefonia mobile, radio e televisive, e di un conseguente aumento massiccio dell’inquinamento elettromagnetico, il Partito della Rifondazione Comunista sta sottoponendo agli amministratori pubblici un regolamento che stabilirà i criteri e le mobilità per l’installazione dei ripetitori.

I principali punti previsti nel regolamento sono innanzi tutto il divieto d’installazione d’antenne sopra il tetto o nelle immediate vicinanze d’asili, scuole, ospedali, case di cura, oratori, centri sociali e d’aggregazione.

Inoltre, si prevede che ogni installazione di antenna sia provvista di concessione edilizia, di pareri dell’ASL e dell’ARPA (ente predisposto al controllo) e del visto di una apposita commissione comunale.

Si prevede altresì che i comuni individuino, tramite un adeguato studio, le aree idonee dove istallare i tralicci con le antenne.

Abbiamo presentato questo documento allo scopo di tutelare la salute dei cittadini, perché anche se bisogna dire che ancora non è stato provato scientificamente che l’elettrosmog provochi dei danni alla salute, non è neanche stato provato il contrario. Si tenga però presente che quando si è iniziato a parlare dei danni che potevano provocare le onde elettromagnetiche rilasciate dall’alta tensione qualcuno sosteneva che erano fantasie, fantasie che ora sono ampiamente provate dagli stessi studi che si stanno eseguendo sulle emissioni delle antenne.

Notizia dell’ultima ora

Il presidente della Regione Lombardia, Formigoni, di Forza Italia, e la sua giunta stanno cercando di far passare una delibera che toglie la possibilità ai comuni di adottare un proprio regolamento per l’installazione delle antenne, addirittura nella delibera si prevede la possibilità che vengano istallate sulle scuole e sugli asili.

Il Partito della Rifondazione Comunista si sta mobilitando perché questo non avvenga, i nostri consiglieri comunali e di circoscrizione hanno già presentato centinaia di ordini del giorno che chiedono il ritiro della delibera regionale. Questo ordine del giorno è stato presentato anche nella settima circoscrizione, ma è stato votato da tutti i consiglieri, tranne quelli di Forza Italia e di AN che si sono astenuti.

Giorgio Marcandelli