Telesorveglianza 

 

Oscenità in luogo pubblico. Era questa l’accusa al nostro emigrato in Svizzera, pescato durante la minzione in un parchetto, da una guardia, nel film “Pane e cioccolata”. Non è la sola minaccia. Paletta e secchiello, perciò, anche per i nostri amici animali. Quotidianamente si occupano dei loro bisogni. Ora dovranno farlo con maggiore attenzione.

Una guardia, sempre presente, inflessibile, pervasiva, ci controllerà, probabilmente a partire da giugno, nello spazio pubblico della città. Sarà posta sotto lr gronde. I tetti faranno da cavalletto per queste telecamere dagli occhi indiscreti. Attraverso fibre ottiche, le nostre immagini arriveranno alla questura, al comando dei carabinieri, alla stazione della vigilanza urbana. Saremo sicuramente sotto sorveglianza.

Grande successo per l’Amministrazione comunale. Alla sicurezza per il cittadino ci si arriva anche così. Dopo il vigile di quartiere laddove è stato posto, ecco anche la telesorveglianza. Il nemico sufficientemente dichiarato, l’emigrato extracomunitario, deve stare attento. Una guardia sarà sempre dietro di lui, anzi sopra. Un altolà, un alza le mani o sparo, sempre pronto ad entrare in azione. Naturalmente agita le braccia anche la ditta appaltatrice. Diversi miliardi sono pronti ad entrare in cassa per questo nuovo lavoro in onore della sicurezza. Bel colpo.

Posti telefonici, macellerie islamiche, artigianato africano, grandi poster con attori delle telenovelas indiane: via S.Bernardino e via Moroni sono i prossimi annunciati obiettivi della telesorveglianza. Troppa presenza extracomunitaria. Dietro i bisogni che rendono possibile quel tipo di negozi, si agitano interessi criminosi. Lo zoom della telecamera è infatti già pronto a inquadrare la statuetta d’ebano decapitata o l’agnello sgozzato che passa l’uscio della macelleria. Reati insopportabili.

Poco tempo fa anche la Giunta di Milano riteneva la prostituzione come un reato insopportabile. Grande mobilitazione, largo coinvolgimento dei mass-media, diffuso impiego dei vigili. Dovevano fotografare i clienti delle prostitute. Risultato: le signorine sempre sulla strada, un esponente di rilievo della Giunta in Commissariato, perché frequentatore probabilmente  incallito di tali donne. Speriamo che la telesorveglianza locale non porti ad un simile risultato. Non dico per questo reato, ma manco per la minzione.

Carlo Angelillo