25 Aprile. Per non dimenticare.
da "Se questo è un uomo " di Primo Levi:
[…: la pena del ricordarsi, il vecchio feroce struggimento di sentirsi uomo, che mi assalta come un cane all’istante in cui la coscienza esce dal buio. Allora prendo la matita e il quaderno, e scrivo quello che non saprei dire a nessuno.]
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nei vostri cuori
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi
La Resistenza non è soltanto un periodo della Storia ma costituisce la base e il senso della nostra identità nazionale. In essa affondano le radici della democrazia, della libertà, dell’uguaglianza e di tutti quei valori della giusta ed equa convivenza sociale.
Oggi più che mai, in un’epoca di revisionismo storico, è diffusa la tendenza a considerare equivalente la scelta per l’una o per l’altra parte politica, negando così il significato reale della Liberazione dalla occupazione tedesca e dalla dittatura fascista.
Festeggiare il 25 aprile, oggi, significa opporci, con la forza della memoria e delle conquiste di allora, all’attuale liberismo sfrenato, responsabile dello smantellamento dei diritti sociali e sindacali, della privatizzazione dei più fondamentali servizi per i cittadini, del degrado ambientale, della negazione della dignità della persona, ridotta a pura merce di scambio.
Il progetto politico di Rifondazione Comunista mira a proseguire e ad alimentare quella prospettiva di rinnovamento democratico e sociale aperta dalla Resistenza.