Direzione Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista

Lettera aperta di Annalisa



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Cara/o Concittadina/o,

il 12 e 13 giugno si vota per il rinnovo del Parlamento Europeo e del Consiglio Provinciale di Bari.

Sono elezioni che rivestono un indubbio e profondo significato politico perché andranno a svolgersi in un quadro caratterizzato da una evidente crisi di consenso del centro-destra e da una forte ripresa della partecipazione dal basso e della mobilitazione sindacale e dei movimenti.

Un’occasione da non perdere.

Per le forze del cambiamento, per la sinistra di alternativa, per il variegato mondo dell’associazionismo. Per tutti coloro che da anni lavorano per la costruzione di un mondo più democratico dove i valori della pace, della solidarietà, dell’inclusione sociale, della democrazia partecipativa siano principi fondativi e costitutivi.

Questo progetto vede profondamente impegnato, a tutti i livelli, il Partito della Rifondazione Comunista.

La precedente esperienza del P.R.C. alla Provincia di Bari, nell’Amministrazione presieduta da Marcello Vernola, pur conclusasi con il passaggio all’opposizione per il venire meno di condizioni minime di coerenza politica e programmatica, è stata comunque caratterizzata da un continuo e incessante lavoro di pungolo che ha permesso di evitare la privatizzazione della STP, di avviare e portare a compimento le procedure per l’istituzione del Parco dell’Alta Murgia, di garantire la presenza di una Orchestra Sinfonica provinciale stabile.

Il serrato confronto con i Partiti del centro-sinistra, riaperto e condotto in questi mesi dalla Segreteria Provinciale del Partito, si è concluso con un accordo politico-programmatico di coalizione che vede in Vincenzo Divella il candidato Presidente e che ha come elemento fondamentale l’impegno a garantire la piena attuazione di un programma i cui punti prioritari (rifiuto, senza condizioni, della guerra come strumento di risoluzione delle crisi internazionali, difesa e sviluppo della gestione pubblica nei servizi come alternativa alle privatizzazioni, tutela e valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio culturale, storico e naturalistico), di alto valore civile e sociale, sono chiaramente riconducibili alla presenza e all’azione politica, all’interno della coalizione, di Rifondazione Comunista.

In considerazione di queste premesse e dopo il confortante risultato da me ottenuto alle elezioni amministrative di Triggiano nel 2001, soprattutto per il continuo e proficuo impegno di tutti i compagni del circolo che ho l’onore di rappresentare, il Comitato Politico Federale di Bari mi ha chiesto di accettare la candidatura a Consigliere Provinciale per il Collegio 45 Triggiano-Noicattaro.

Questa richiesta, rivolta prima al circolo e poi alla mia persona, è il chiaro riconoscimento di quanto, in questo periodo e pure senza rappresentanza in Consiglio Comunale, il nostro partito si sia adoperato per la ripresa di un confronto tra le forze democratiche che portasse alla realizzazione di un progetto comune e condiviso di governo cittadino, alternativo all’attuale amministrazione di centro-destra, e ispirato alla salvaguardia dei diritti dei cittadini, alla tutela della salute, del lavoro e dei redditi, alla vivibilità dignitosa garantita a tutti senza discriminazioni, a migliori condizioni di crescita e di sviluppo per un sistema economico fortemente penalizzato da scelte politiche, nazionali e locali, certamente scellerate in quanto improntate alla soddisfazione di esigenze di singoli piuttosto che alla risoluzione dei problemi e delle necessità della collettività.

Questo mi ha convinta a mettere da parte ogni remora di carattere personale e mi ha spinta, confortata dall’appoggio del circolo e della mia famiglia, ad accettare la proposta di candidatura, che ritengo di poter vivere come l’impegno a portare in ogni consesso possibile i valori, riconosciuti e condivisi, per i quali il mio impegno politico trova giustificazione.

Non è semplice, a Triggiano, vivere una quotidianità fatta di scarse occasioni di crescita culturale, di sempre crescenti disagi per servizi sociali continuamente sottratti proprio a chi ne ha più bisogno, di progressiva erosione di luoghi e spazi nei quali poter riconoscere e coltivare la nostra identità ben sapendo di poterla così trasmettere ai nostri figli; una quotidianità sempre più intrisa di ingiustizia sociale che, dettata dai “potenti” di turno per la “conservazione della specie”, ha, di fatto, precipitato i triggianesi in una sorta di fatalismo supino che li priva, sempre di più ogni giorno che passa, della fantasia e della creatività che in passato hanno fatto della nostra cittadina un centro notevole e perciò riconosciuto e proficuo. Troppe attività imprenditoriali che rappresentavano Triggiano in Italia e nel mondo hanno chiuso i battenti senza che i triggianesi, che pure per queste attività avevano dato l’anima, potessero battere ciglio. E questo ha fatto sì che l’unica prospettiva possibile sia quella della città-dormitorio. E per questa prospettiva si sono adoperati e si stanno adoperando gli esponenti della politica locale, consci ed appagati del loro insulso tornaconto.

Eppure Triggiano ha ben altre potenzialità, figlie di un tessuto sociale e di rapporti tra persone che nulla hanno da invidiare a quelli di altre realtà territoriali della nostra provincia. Queste potenzialità voglio far conoscere e risaltare se il nostro impegno dovesse condurmi al Consiglio Provinciale.

Per questo ti chiedo di essermi vicina/o e di pungolarmi ogni volta che il mio agire dovesse incorrere in cedimenti, ma, e di questo sono sicura, cedimenti non potranno esserci se saremo insieme per Triggiano.

Ti ringrazio, anche a nome del circolo, per il contributo fattivo che darai a questa nuova, entusiasmante avventura e ti aspetto a tutti gli appuntamenti con Triggiano che non mancheremo di far conoscere.

Con sincera stima

                                                                                                                      Annalisa PANNARALE