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(Altitudine 1012 m.s.lm)

 
Panorama di Sfruz con il monte Peller

È un pittoresco e genuino villaggio alpino, posto sul verde altopiano della Predaia, tra il monte Roen e il Corno di Tres.  Qui la bellezza del paesaggio, animato dal suggestivo alternarsi di vaste praterie e boschi di conifere percorsi da numerose e comode passeggiate, ha trasformato la zona in un'ampia stazione turistica .
 

Per la sua particolare posizione è una balconata fantastica sulle Dolomiti di Brenta, in uno scenario meraviglioso con un orizzonte che spazia di duecentosettanta gradi attorno alle montagne che gli fanno da corona.

Panorama del Gruppo di Brenta dal  parco giochi di Sfruz



Il nome
: sarebbe un derivato dal deverbale latino "forare" evolutosi successivamente in foro - foruccio - frucio - fruzo. Alla denominazione derivata dall'azione del verbo, in epoca più tarda, sarebbe stata anteposta la "S" rafforzativa.

E'
fra i più alti ed antichi paesi della valle.

Sfruz  Piazza Degasperi Ha mantenuto la struttura urbanistica originaria con case rurali ed edifici signorili come quelli che fiancheggiano piazza Degasperi e che presentano portali in pietra, androni, particolari sovrastrutture lignee, qualche affresco e scritte (una casa porta la data del 1579).
Un affresco si nota su strada Roen. 

Dietro la chiesa sale via Predaia con interessanti elementi architettonici della tradizione locale: un portale del 1704 con stemma, un insolito arco a sesto acuto. In cima alla via, oltre il parco giochi, un altorilievo di S. Barbara patrona dei minatori. 

La
parrocchiale di S. Agata è opera di Pietro Bianchi (1766) ed è decorata da Metodio Ottolini.
Non si conosce l'origine della chiesa che già al principio del 1500 troviamo dedicata alla martire S. Agata. La facciata è semplice con il portale sormontato da un arco, caricato di due vasi di fiori e di una statua di S. Agata scolpita nel marmo.
L'interno nel suo stile settecentesco di un Rinascimento Barocco è ad una navata divisa da lesene in tre campate. Il campanile del 1747 sorge al fianco destro del presbiterio, si compone di una torre quadrata di cinque piani con finestre ad arco a tutto sesto, culminante in una piramide appuntita. Ha un concerto di quattro campane.




E' conosciuto per le sue stufe di ceramica decorata
esportate un tempo in tutto l'impero asburgico e in Lombardia e tuttora in modellazione accurata e ricercata.

Stufa di Sfruz   (1727)

Che c'è da fare

Sfruz offre numerose passeggiate ricreative e distensive, itinerari nel verde e nei boschi a cavallo e in mountain bike. Circondati da un verde rigoglioso e da panorami mozzafiato, vivrete una vacanza fatta non solo di sport e divertimento, ma anche di tranquillità e di relax.
Facilmente percorribili sono le stradine che attraversano le abetaie nelle immediate vicinanze del paese. A piedi in 10 minuti si raggiunge località Credai, centro turistico posto lungo la strada per la Predaia. Proseguendo si giunge in località Sette Larici ed al rifugio Sores da dove si possono intraprendere piacevoli escursioni sui Monti Anauni. Lungo il sentiero n. 503 si può salire al Corno di Tres (1812 m, 3 ore) passando per il rifugio Predaia e malga Rodeza. Dai Sette Larici, seguendo il segnavia n. 501, è invece raggiungibile cima Roèn (2116 m, 4 ore). 
In località "Sette Larici" sono agibili grandi aree attrezzate per il picnic.

E' possibile fare diversi sport: tennis, pallacanestro, pallavolo, bocce, calcetto, orienteering,  equitazione, mountain bike, pesca sportiva ai due laghi di Coredo, nuoto in  piscina privata o  in piscina pubblica a Revo . In meno di mezz'ora di auto si ha la possibilità di praticare  golf, canoa, kayak e rafting sul fiume Noce.

Per i più piccoli sono disponibili degli attrezzati parchi gioco. Per gli amanti della lettura è aperta la Biblioteca pubblica. Il martedì mattina è possibile inoltre frequentare a Coredo un caratteristico mercatino.
 


Durante la stagione invernale l'altopiano della Predaia offre uno ski-lift con due piste da discesa particolarmente adatte per famiglie con bambini, aree attrezzate con anelli per lo sci da fondo e piste da pattinaggio.
Per i più esigenti è possibile raggiungere in meno di un ora di macchina le rinominate stazioni sciistiche di MARILLEVA-FOLGARIDA-MADONNA DI CAMPIGLIO e della PAGANELLA.


 

 
  
(Altitudine: 975 m s.l.m.)

Panorama di Don

Il villaggio di Don è disteso su di un altopiano morenico sulle pendici occidentali del monte Roèn, limitato dalle valli del rio Avena e del rio di Val Fredda che si uniscono presso il Campanile dell'Orso. È suddiviso in Villa di Sopra, Villa di Mezzo e Villa di Sotto. Completa il paesaggio la più recente espansione residenziale e turistica in località Brusàdi. Qui si alternano, in un paesaggio di rara bellezza, estensioni prative e folte macchie di bosco. 

Don  Il campaniletto

La parrocchiale di S. Brigida fu eretta nel corso dell'Ottocento in sostituzione del vecchio edificio del sec. XV. Nel suo interno sono conservati un bel altare marmoreo, un affresco con S. Brigida, le statue lignee rappresentanti i SS. Pietro e Paolo e la Via Crucis di M. Lampi. Notevoli sono inoltre la decorazione del presbiterio, eseguita nel 1910 da U. Tasselli di Mantova, e la pala di A. Richter posta fra le canne dell'organo. Sul campaniletto rintocca ancora la "pitochella", la campana donata nel 1761 dal conte Thun con il compito di convocare i censiti al pagamento delle imposte.

Interessanti alcuni antichi edifici fra cui spiccano casa Simbeni; casa Zilosi, con l'affresco della Madonna del Carmine di M. Lampi; casa Endrici, ove ebbe i natali Celestino, arcivescovo di Trento dal 1904 al '40, decorata da un affresco votivo di M. Lampi del 1747, un portale con lo stemma di famiglia e una lapide murata in ricordo del suo illustre abitatore. Sono inoltre da ammirare il campanile e la cappella.


Che c'è da fare 
Avrete la possibilità di immergervi in un ambiente salubre ed a stretto contatto con la natura, dove potrete distaccarvi dalla vita quotidiana e ritemprare sia il fisico che la mente.
Sono possibili numerose passeggiate ricreative e distensive, itinerari nel verde e nei boschi a cavallo e in mountain bike.
Da Don è raggiungibile il Santuario di S. Romedio: seguendo il segnavia n. 539, in un'ora si scende lungo la suggestiva valle incassata tra due verticali contrafforti rocciosi. Più impegnativa e lunga (4 ore circa) è l'escursione verso la cima Roèn (2.116 m), attraverso la malga di Sanzeno. Nei dintorni possono essere effettuate varie escursioni sulle cime circostanti. Suggestiva e spettacolare è la passeggiata attraverso uno stretto sentiero che si inoltra nell'orrido del rio Sass a Fondo dove si trova un vero e proprio canyon, profondo fino a 50 metri, sui cui bordi sorgono delle abitazioni. 


Agli amanti dello sport viene offerta la possibilità
di praticare tennis, pallacanestro, pallavolo, bocce, calcetto, orienteering,  equitazione, mountain bike, pesca sportiva al lago Smeraldo di Fondo, nuoto in  piscina privata o in piscina pubblica a Revò. Con una  una  breve passeggiata si può raggingere il centro sportivo di Cavareno.

      


       



A pochi minuti di auto si trova un campo da golf che si estende su un'area dolcemente ondulata inserita in una pineta. Offre un percorso a 4 buche ed uno a 9 buche, campo pratica, putting green e golf house. Possibilità di lezioni singole e collettive.

Per i più piccoli, è disponibile il parco giochi.

Durante la stagione invernale è possibile fare sci da discesa nei pressi del Passo Mendola con la seggiovia "Campi Golf-Mezzavia" (m. 1344-1537) o a Ruffré con  la seggiovia "Monte Nock" (m. 1218-1342),  sci da fondo e  pattinaggio su ghiaccio presso il lago Smeraldo.
Per i più esigenti è possibile raggiungere, in  un ora di macchina circa, le rinominate stazioni sciistiche di
MARILLEVA-FOLGARIDA-MADONNA DI CAMPIGLIO e della PAGANELLA.




.... PER
CONOSCERE LE PREVISIONI DEL TEMPO IN QUESTE LOCALITA'






 

 

 































































































































 

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