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Archivio di Prima Pagina On-Line

        

Campionato di Prima Categoria

Domenica 29 settembre 2002

 

 

SCONFITTA ESTERNA A NOCI

La squadra  ha meritato la vittoria

 

 Pro-Noci -- N.G. Mesagne  1 - 0

 

Ancora una trasferta senza punti per la Nuova di Argentieri. Nonostante l'utilizzo del nuovo acquisto Di Giorgio la squadra mesagnese non decolla e lascia i tre punti ai baresi non apparsi eccezionali. Infatti il Mesagne ha sempre uno sterile dominio territoriale ma senza pungere. Ce la fà invece al 15 del s.t. il nuovo entrato del Noci, Turi, a trafiggere l'incolpevole Coppola. Inutile l'assalto finale della squadra del Presidente Todisco che deve registrare qualcosa per le partite lontano dal Comunale.

Domenica in casa contro il Palagianello che ha rifilato ben 7 gol all'Erchie.

                    Antonio Stanisci

 

Classifica: Laterza,7,  Santeramo 6, Cisternino,  Toritto,  Palagianello,5,  Bitritto, Montalbano, Pro Gioia, Bitetto,  Noci,Pezze, 4, MESAGNE, Erchie, Carosino, 3 , Latiano,2,  Ceglie, 1

 

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MOVIMENTATO CONSIGLIO COMUNALE  

Seduta fiume del Consiglio, terminato all'una e trenta del 30 luglio. Discusse le linee programmatiche del Sindaco, interventi di tutti i gruppi presenti

Si è svolto fino a notte tarda il primo consiglio comunale dopo quello, svolto in fretta e furia dell'insediamento, a causa dei tragici avvenimenti legati alla consigliera Saracino.

Il Sindaco ha presentato il suo programma che ha ricalcato quello della campagna elettorale e le forze politiche presenti in Consiglio hanno esplicitato la loro posizione.

A sostegno delle tesi del sindaco la maggioranza compatta dei DS, di A Sinistra, della Margherita, del Patto per Mesagne di R.C. Sicuramente contrari e severi nell'anali della situazione invece, F.I. , A.N., UDC e il Movimento Mesagne Popolare di Franco Prettico. Molto più possibilista ed aperto alla maggioranza invece il movimento Socialisti Riformisti di Francesco Mingolla che si è richiamato specificamente ad una collocazione di  sinistra. 

Non sono mancate le stilettate e degli affondi nei vari interventi dei consiglieri che specie con Canuto e Faggiano, hanno più volte bacchettato la minoranza, in specie F.I. ed il candidato sindaco Vizzino, di impreparazione, di superficialità, di incongruenza e  di incoerenza.

Hanno parlato: per la maggioranza Galeone, Franco e Faggiano (DS), Canuto e Summa (ASinistra), Campana F. e Campana A. (Margherita), Perrucci (Patto) De Nitto (R.C.) per le minioranze Guido e Mingolla (F.I.), De Milito (UDC), Semeraro (A.N.), Mingolla (Socialisti), Prettico (Mesagne Popolare).

In apertura di seduta il Consiglio ha eletto la Commissione Elettorale ma ha rinviato quella del VicePresidente per una posizione non unanime della minoranza sul nome da proporre.

Dopo l'approvazione del Bilancio Consuntivo del 2001, il Consiglio ha eletto le Commissionei Consiliari, così composte:

I Commissione - Uso e Assetto del Territorio: Franco, Volpe, Galeone, G.Mingolla, Maggiorano Semeraro, F.Campana, Canuto, De Milito.

II Commissione - Programmazione e Sviluppo Economico: Cisternino, Franco, Di Maglie, F.Campana, Perrucci, Guido, Maggiorano, Saracino, Prettico.

III Commissione - Solidarietà Sociale e Sanità: Grassi, Ignone, Totano, A.Campana,Summa, Tagliente, Zaccaria, Saracino, F.Mingolla.

IV Commissione Cultura, Sport e Tempo Libero: Carriero, Totano, De Leo, A.Campana, Summa, De Nitto, Rini, Tagliente, Semeraro.

 

In conclusione il Consiglio ha approvato, all'unanimità, un ordine del giorno sul Riordino Ospedaliero, condannando il ridimensionamento dell'Ospedale "De Lellis". 

 

 

PRONTA LA NUOVA GIUNTA

Sconosciuto ha concluso le consultazioni con i partiti e le liste che lo hanno sostenuto

 

Saranno dieci gli assessori che collaboreranno con il neo sindaco Mario Sconosciuto nel prossimo futuro. Infatti Sconosciuto, ha concluso le consultazioni per la preparazione della squadra di governo, incontrando i segretari e le delegazioni dei diversi partiti della coalizione. Precisamente i D.S., La Margherita, A Sinistra, R.C., Patto per Mesagne, lo SDI.

Vincenzo Montanaro avrà anche la delega di Vice Sindaco oltre a quella della Programmazione Economica. Maurizio Piro sarà assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo. Luigi Argentieri alla Cultura e al Personale. Antonio Matarrelli ai Servizi Sociali. Pompeo Molfetta all' Urbanistica. Fortunato Sconosciuto ai Rapporti con le Università e all'Anagrafe.  Fabrizio Di Pietrangelo ai Lavori Pubblici.  Giuseppe Indolfi all'Ecologia e Ambiente, Danilo Zuffianò alle Attività Produttive e Lino Guglielmi alla Biblioteca e al Mondo giovanile.

 Presidente del Consiglio designato è il Prof. Domenico Calò, consigliere  della Margherita.  

                                

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NEL POLO INIZIANO LE TORTE IN FACCIA

Botta e risposta tra Vizzino e Curto

 

Scontro senza peli sulla lingua nel Polo. All’indomani della pesante sconfitta elettorale, il candidato Sindaco sconfitto Luigi Vizzino, aveva puntato l’indice contro alcuni partiti della coalizione, specie quelli “della destra fascista e liberale”. Gli ha risposto a breve giro di posta il sen. Curto che ha ribadito come la sconfitta mesagnese nasce perché  è mancato un coinvolgimento culturale di alcuni segmenti della società civile, fatto sul quale la classe politica locale e i partito dovranno adeguatamente riflettere. Usare espressioni come quelle utilizzate da Vizzino – continua Curto- non hanno giustificazione alcuna né dal punto di vista politico che culturale. Spero, conclude il senatore, che le dichiarazioni non corrispondano a quanto pensa realmente Vizzino per consentire di riprendere rapporti di stima, fiducia e collaborazione, altrimenti la sconfitta elettorale di Mesagne si trasformerebbe in disfatta politica”.

 

Intanto in città continua la feroce critica nei riguardi del gruppo dirigente di Forza Italia, in particolare del deputato Sardelli e del consigliere regionale Crastolla, cui vengono addebitati errori strategici rilevanti e la mancata apertura ed allargamento della coalizione, oltre alla travagliata scelta del candidato sindaco Vizzino.

 

 

 

Tra formazione socio-politica e scuola cattolica

Si è concluso venerdì 28 giugno u.s., nella solita ed accogliente cornice dell’ex Convento dei Cappuccini in Mesagne, il primo corso biennale di formazione socio-politica organizzato dal Centro Studi "Giorgio La Pira". Dopo ben due anni di lezioni gli assidui corsisti hanno ricevuto, orgogliosi, dalle mani di Mons. Angelo Catarozzolo il sospirato diploma. L’interessante iniziativa, esclusiva a livello provinciale, è sorta due anni fa dopo aver informato in Consiglio Pastorale Vicariale tutti i componenti ecclesiali e non, dello stesso. Gli argomenti formativi hanno avuto come riferimento la Dottrina Sociale della Chiesa e sono stati svolti dai vari eccellenti docenti con la massima indipendenza politica. Dopo il primo anno teorico che ha visto tra i docenti Michele Errico (a sinistra nella foto), Lorenzo Maggi, Gianpaolo Zeni e Mino Falcone, quest’ultimo anno di studio ha avuto applicazioni più pratiche con approfondimenti relativi alle tematiche della Scuola, della Famiglia, della Vita Coniugale e dell’Insegnamento Cattolico Sociale. Si sono succeduti quali docenti il Provveditore agli Studi della Provincia di Brindisi Prof. Fabio Scrimitore, Mons. Angelo Catarozzolo, l’Avv. Gabriele Oriolo e l’Avv. Angelo Sconosciuto. A conclusione della serata Mons. Angelo Catarozzolo dopo aver sottolineato l’importanza delle Scuole di Formazione Socio-Politica nel cammino dei laici, ha auspicato per il futuro di continuare ad investire in tale formazione per essere sempre più cittadini consapevoli ed attivi. Ed in questo impegno ha anche ricordato che a Mesagne è stato, altresì, costituito l’Istituto Superiore-Comprensivo "Mons. Armando Franco", con sede alla via Galvani n. 1 (già sede della Scuola Media "G. Marconi"), che ha attivato nell’ultimo anno scolastico il corso di studi serale per la maturità tecnica commerciale ed è in programma per i prossimi anni, sempre quali corsi serali rivolti a coloro che sono fuori dall’obbligo scolastico, adulti, lavoratori e non, la licenza di scuola media inferiore, la maturità professionale indirizzo economico-aziendale e turistico nonché indirizzo abbigliamento e moda. Le iscrizioni presso la sede dell’Istituto sono aperte tutti i giorni, escluso il sabato e la domenica, dalle 17.00 alle 19.00, tel. 340-8635640 (Referente Ins. Carmela Alibrando).

A.V

.Apparso su Prima Pagina n. 1 del 2002

 

SCEMPIO DELLE ANTICHE BASOLE DI MESAGNE SFREGIATE E FRANTUMATE AI PIEDI DELLA SETTECENTESCA PORTA NUOVA

 

L’ARCHITETTO CARLO FERRARO INVIA UN TELEGRAMMA ALL’ON.LE VITTORIO SGARBI

 

E’ di nuovo scempio di chianche antiche a Mesagne, ai piedi della settecentesca Porta Nuova, dove il secolare basolato sta subendo un’opera di maquillage troppo violento che lo sta sfregiando irreversibilmente in più parti.

            Lavori eseguiti, forse, troppo frettolosamente che hanno attirato l’attenzione di alcuni cittadini e tecnici i quali hanno denunciato le vistose anomalie che si stanno perpetrando in via Martiri della Libertà.

            In particolare l’architetto Carlo Ferraro prima, ha fotografato il tutto, e poi ha inviato, nella serata di lunedì, un telegramma e un esposto al sovrintendente ai Beni architettonici, Jacobitti, e al sottosegretario ai Beni Culturali, on.le Vittorio Sgarbi, in cui si legge: «Come architetto ho notato l’imperizia e il pressappochismo con cui si stanno eseguendo alcuni lavori sotto la settecentesca Porta Nuova. Le antiche e pregevoli basole sono state distrutte con l’uso, presumibile, di un martello pneumatico al posto dello scalzamento individuale dei conci con lo “zocco”, come richiesto in questi casi. La invito pertanto ad intervenire con sopralluogo di un suo rappresentante per la salvaguardia del lastricato del nostro centro antico».

            Dunque, ancora una volta pezzi della storia di Mesagne sono cancellati troppo frettolosamente e in barba alle leggi sulla conservazione del patrimonio culturale, procurando danni irreversibili al numeroso basolato storico-archiettonico della città.

            «Al di sotto della Porta Nuova sembra che sia esplosa una granata ad alto potenziale – spiega l’architetto Carlo Ferraro – da una parte le basole antiche fatte a mille pezzi, dall’altra una montagnetta con le basole rimaste integre, al centro un vuoto enorme dove prima c’era il lastricato originale. Nessun cartello a chiarire l’intento e gli autori. A Mesagne anziché recuperare il centro storico si assiste alla diminuzione dell’antico lastricato».

            Come andavano eseguiti i lavori, secondo lei.

«Per rimuovere le chianche bisogna utilizzare l’apposito “zocco” per poi rimetterle integre al loro posto - dice Ferraro - Tuttavia, ciò che fa più male è vedere le antiche basole trattate come semplice materiale da costruzione e non come vere autenticità storiche. Eppure a Carovigno, Copertino, Ostuni lavori similari sono stati eseguiti catalogando numericamente tutte le basole che sono state successivamente rimesse al loro identico posto. A Mesagne sembra che sia passata la lebbra con le chianche rimesse in loco casualmente e allogate con malta cementizia, così dove prima c’era un tappeto unitario e compatto viene fuori una specie di pelle di testuggine. E’ un vero peccato».

            Cosa può pregiudicare l’esecuzione maldestra dei lavori.

            «Da poco è stato costruito un organismo ministeriale che dovrà assegnare ai centri storici una specie di certificato di autenticità, un Doc dei beni culturali. Prerogativa importante per avere tale certificazione di qualità è di possedere il lastricato antico intatto. Alla luce di quello che sta accadendo a Mesagne è difficile poter avere una tale attestazione».

 

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MODERNO, ACCOGLIENTE E SPECIALIZZATO IL NUOVO PRONTO SOCCORSO DEL DE LELLIS DI MESAGNE

  E’ entrato in funzione giovedì pomeriggio alle ore 14 la nuova struttura del Pronto soccorso dell’ospedale «San Camillo De Lellis» di Mesagne che passa dall’attuale fatiscente sala ad un ambiente scientificamente moderno, accogliente e soprattutto dotato delle ultime tecnologie mediche a disposizione di un’équipe medica altamente specializzata.

            Da record le prestazioni eseguite lo scorso anno dagli operatori sanitari che hanno sfiorato quota 11 mila, grazie ad un organico composto da sei medici, dodici infermieri, cinque autisti e cinque ausiliari. Dopo il pensionamento del primario, il dottor Vitangelo Solimini, il reparto è diretto dal sanitario responsabile, il dottor Nicola Carluccio, il quale illustra la funzionalità della nuova struttura concepita per far fronte contestualmente a più emergenze.

            «Finalmente abbiamo un Pronto soccorso degno di tale nome – spiega il dottore Carluccio – con sale adibite alle piccole emergenze, l’astanteria, e le salette di degenza breve per eventuali pazienti che in questo modo possono evitare il ricovero nei reparti con il conseguente decongestionamento e un abbattimento dei costi di degenza. L’utente, nel Pronto soccorso, sarà assistito dal personale sanitario fino alle sue dimissioni. Inoltre la struttura permette di avere una sala di attesa e più sale di intervento in modo che gli utenti non attendano molto tempo per le prestazioni, al contrario di quanto è successo fino adesso».

            I sanitari del Pronto soccorso, sempre in prima linea per far fronte a qualsiasi richiesta proveniente dal territorio, sono i dottori Clara Taccone, Simone Di Lorenzo, Salvatore Bellanova, Dante Dell’Anna e Antonio Carluccio. Lo stesso Pronto soccorso ha in dotazione due ambulanze attrezzate una per la rianimazione e l’altra per attività di trasferimento dei pazienti. Entrambi i mezzi sono muniti di defibrillatori semiautomatici utilizzabili anche dal personale paramedico e dagli autisti che hanno sostenuto un apposito corso formativo.

«Quello che vorrei raccomandare agli utenti – conclude il dottore Nicola Carluccio – è di non rivolgersi a noi per delle patologie superficiali che possono essere risolte dai medici di famiglia o dalle guardie mediche. Purtroppo capita sempre più spesso di dover fare attendere persone bisognevoli di cure avendo il Pronto soccorso occupato con patologie minori».

 

UNA CACCIA AL TESORO PER TROVARE IL NUOVO INGRESSO DELL’OSPEDALE DE LELLIS

 

Trovare il nuovo ingresso dell’ospedale De Lellis di Mesagne è un po’ come giocare ad una caccia al tesoro il cui premio è il meritato ingresso al nosocomio. Incredibile ma vero.

Ne sanno qualcosa le centinaia di persone che giornalmente si recano in ospedale disperdendosi in un dedalo di vie a senso unico che non permettono una facile individuazione del luogo.

Inutile dire le lagnanze e le imprecazioni della gente che tra l’altro crea, con le proprie auto, un ingorgo caotico da non permettere una buona transitabilità dell’area ospedaliera. Insomma la nuova segnaletica risulterebbe un grande bluff.

Divieti di accesso e sensi unici che sono diventati l’incubo degli utenti automobilisti dell’ospedale. Stessa situazione per i residenti costretti a fare dei veri e propri tour de force prima di giungere davanti alle proprie abitazioni. Una situazione esplosiva che è stata esposta più volte dalla gente al Comando di polizia municipale al fine di poter intervenire rivedendo l’intera segnaletica della zona concepita senza tenere conto degli enormi disagi creati agli utenti e ai residenti.

«La segnaletica è a posto – commenta il capitano dei vigili Lucia Baldassarre – bisogna solo abituarsi al nuovo assetto viario utilizzando principalmente il grande parcheggio ubicato a cento metri dall’ospedale. Non si può pensare di arrivare a posteggiare l’auto davanti all’ospedale. Peraltro in questi primi giorni abbiamo dislocato un vigile che ha il compito di non far posteggiare le auto nelle immediate vicinanze dell’ingresso del De Lellis poiché impediscono la transitabilità ai mezzi di soccorso. Inoltre, abbiamo messo in campo anche una serie di segnaletica mobile al fine di educare i cittadini alla nuova viabilità. Principalmente è una questione di senso civico poiché in ospedale ci si può arrivare anche a piedi, lasciando le auto nel posteggio realizzato davanti al liceo scientifico, nelle strade attigue, o meglio ancora a casa».

 

     ADDIO AD UBALDO

 

Il Prof. Ubaldo Stanisci non è più con noi. All'età di 67 anni, dopo appena due anni di pensione, a seguito di un grave periodo di malattia, il prof.Ubaldo Stanisci è deceduto. Era stato impiegato e poi caporipartizione al Comune di Mesagne, per molti anni Segretario Particolare del Sindaco Elio Bardaro.

 Ma era conosciutissimo in città per la sua attività di giornalista, specie delle cronache sportive del calcio.

Il ligio funzionario comunale e la sapiente ed equilibrata penna di giornalista, ha abbandonato il campo troppo presto e troppo velocemente.

Ha lasciato la sua famiglia ed i tanti amici e conoscenti che si sono stretti intorno al suo feretro, giovedì pomeriggio nella nuova chiesa di San Giuseppe alla Seta per l’ultimo, sentito saluto.

Un caro saluto ad Ubaldo ed un abbraccio alla famiglia.

 

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FA ANCORA DISCUTERE L’INCHIESTA AVVIATA DALLA MAGISTRATURA BRINDISINA SU ALCUNI APPALTI COMUNALI

 

«L’inchiesta avviata dalla magistratura brindisina sull’assessorato ai lavori Pubblici di Mesagne sa tanto di una montatura politica». E’ il pensiero dell’ex sindaco Damiano Franco nel giudicare l’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Brindisi e piombata nella residenza Municipale come un fulmine a ciel sereno solo qualche giorno dopo lo scioglimento del Consiglio comunale. Una trasparenza amministrativa e gestionale su cui l’ex primo cittadino si dice pronto a mettere la mano nel fuoco in caso dovessero emergere responsabilità politiche. Intanto, l’inchiesta della polizia giudiziaria prosegue spedita e nel massimo riserbo.

«L’indagine ha acquisito la documentazione che ha ritenuto utile. – spiega l’ex sindaco Damiano Franco (NELLA FOTO) - Comunque, posso affermare che nessuno degli amministratori del Comune di Mesagne, e mi riferisco a tutti coloro che da dieci anni hanno retto le sorti della nostra città sia come sindaco come assessori o consiglieri, è stato minimamente lambito da questa indagine. Ho fiducia nella magistratura e auspico che faccia piena chiarezza sulla vicenda. Personalmente sono assolutamente tranquillo perché il Governo della nostra città in questi anni è stato improntato al rispetto delle regole e alla volontà di far progredire Mesagne. Lo stesso sentimento lo nutro anche per le persone che hanno collaborato con me, pur nella diversa espressione partitica. Rivendico il fatto che Masagne è stata governata in questi anni con grande disinteresse consentendo di realizzare ciò che si è fatto. Tuttavia, rimangono gli interrogativi che tanti altri si pongono. Cioè, perché questa indagine oggi e nelle modalità in cui si è svolta?».

In campo scende anche il segretario generale del Comune di Mesagne, Pasquale Greco, il quale difende il personale tecnico evidenziando che con la nuova legge i responsabili penali dei procedimenti sono i funzionari di area, anche se i loro atti rispettano le disposizioni dell’organo politico.

«La mutazione delle competenze ha portato a questo tipo di responsabilità – commenta Pasquale Greco – In questa situazione dieci anni fa l’avviso di garanzia l’avrebbe ricevuto il sindaco o l’assessore, oggi invece arriva al funzionario in virtù del mutato assetto delle competenze. Attualmente l’organo politico non si occupa più di gestione, anche se tende ad avocare a se i meriti e scaricare i demeriti. L’indagine ben venga perché è un chiaro messaggio sia ai funzionari sia ai politici poiché evidenzia chiaramente le responsabilità. E se qualche errore è stato commesso è solo per eccessiva fretta, per la necessità di fare le cose presto e subito, sono sicuro che non esista nessun caso di corruzione. Non so se tutta a vicenda è strumentale ma sicuramente danneggia l’immagine di Mesagne».

Intanto, il pubblico ministero Mario Tosi titolare dell’inchiesta ha già emesso il primo avviso di garanzia avendo riscontrato probabili responsabilità tecniche nella gestione dei lavori dell’assessorato ai Lavori Pubblici. Un atto puramente dovuto, a garanzia dell’indagato, quando si tratta di gestire una tale inchiesta il cui epilogo potrebbe essere l’archiviazione, per mancanza di prove, oppure il rinvio a giudizio dell’imputato. Di certo il pm Tosi ha chiesto una proroga delle indagini al fine di verificare una serie di circostanze emerse dopo il blitz della polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Brindisi.

 

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BLITZ DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA INMUNICIPIO

SEQUESTRATI DOCUMENTI RIGUARDANTE LA VITA AMMINISTRATIVA DELL’ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI DEGLI ULTIMI DIECI ANNI

 

 

Blitz di poliziotti della Procura della Repubblica di Brindisi ieri mattina nel Comune di Mesagne dove hanno acquisito numerosa documentazione amministrativa, in particolar modo riguardante l’assessorato ai lavori pubblici.

            Irruzione a sorpresa, dunque, di cinque poliziotti della Procura ieri a Mesagne che alle ore 13 si sono presentati in Comune, precisamente negli uffici preposti ai lavori pubblici, controllando per diverse ore numerosi fascicoli. Imbarazzati gli impiegati che sono stati bloccati nelle loro stanze mettendo a disposizione degli investigatori la documentazione necessaria per l’oggetto dell’indagine, su cui al momento vi è il massimo riserbo.

            Faldoni di documenti per un arco temporale di dieci anni, riguardanti in pratica la vita amministrativa dell’assessorato durante la legislatura dei sindaci Faggiano prima e Franco successivamente. Secondo indiscrezione sembra che gli inquirenti vogliano verificare la regolarità delle gare di appalto concesse dal Comune, sia in licitazione privata sia pubblica.

            Una miriade di lavori che hanno fatto sborsare alle casse comunali un fiume di miliardi che adesso sono al vaglio delle forze dell’ordine.

            Tuttavia, il blitz potrebbe essere anche legato all’indagine, tuttora incorso, sulle procedure adottate per l’espletamento del piano regolatore generale approvato dal Consiglio comunale ed ancora al vaglio degli uffici regionali.

            Sicuramente il blitz non è collegato alle denunce inviate alcuni giorni addietro dall’architetto Carlo Ferraro circa presunte irregolarità nell’esecuzione dei lavori di smantellamento e posa in opera del lastricato del centro storico. Il professionista mesagnese, nella serata di giovedì, aveva inviato un esposto ai Carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio artistico di Roma per chiedere un immediato intervento di verifica in itinere sui lavori di ristrutturazione.

            Secondo alcune voci non ufficiali l’indagine sarebbe partita da una denuncia abbastanza circostanziata circa alcune anomalie procedurali nell’assegnazione di appalti per il restauro di opere pubbliche. Dubbi e ipotesi su cui al momento vi è la certezza del buio pesto.

            Un chiarimento che non arriva neanche dal commissario prefettizio, la dottoressa Maria Antonietta Olivieri, che sull’argomento è abbottonatissima e preferisce non rilasciare dichiarazioni per non intralciare il corso delle indagini.

            Quindi, per conoscere i fatti bisognerà attendere la fine delle indagini e il deposito degli atti da parte del pubblico ministero.

 

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DOPPIO BLITZ SABATO MATTINA DEGLI AGENTI DI POLIZIA GIUDIZIARIA NEGLI UFFICI DEL COMUNE DI MESAGNE

 

Sono ritornati negli uffici comunali, nella giornata di sabato, gli agenti di polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Brindisi acquisendo ulteriore documentazione utile all’indagine in corso. Questa volta, oltre ai lavori pubblici, sono state acquisite anche le fatture di forniture di materiale vario all’ente pubblico. Ed è ancora buio fitto sull’oggetto dell’inchiesta che,

 tuttavia, sembra essere partita da una denuncia ben precisa su cui stanno lavorando i pubblici ministeri del procuratore Molendini. Secondo indiscrezioni un filone delle indagini degli investigatori dovrebbe riguardare gli appalti per il restauro del castello comunale, che sono costati alle casse statali cifre a nove zeri.

            Sabato mattina, dunque, gli agenti si sono presentati in un municipio quasi deserto, poiché la giornata non è lavorativa, e una volta negli uffici hanno fatto richiamare in servizio gli impiegati affinché mettessero a loro disposizione ulteriore documentazione cartacea. Frettolosamente è rientrato anche il segretario generale del Comune di Mesagne, Pasquale Greco, fuori sede per motivi personali il quale è rimasto in Municipio fino al pomeriggio, ben oltre l’orario in cui erano andati via gli agenti della Procura. Un’indagine sicuramente complessa ed articolata che ha richiesto ben cinque agenti e una serie di impiegati che hanno messo a disposizione degli investigatori i faldoni amministrativi dell’assessorato ai Lavori Pubblici. Questa volta oltre alla documentazione degli appalti gli investigatori hanno chiesto anche le scritture contabili con relativa documentazione e fatture per le forniture di merce effettuate sempre in un arco temporale di dieci anni.

            Una mole di documenti contabili, che attestano i costi sostenuti per costruire o ristrutturare opere pubbliche, e i relativi contributi statali ricevuti. Documenti che adesso saranno esaminati dalle forze dell’ordine che dovranno verificare la rispondenza tra le varie voci di bilancio e la documentazione cartacea.

            Intanto in città la notizia del blitz delle forze dell’ordine ha procurato un’esplosione di curiosità tra la popolazione che chiede lumi sull’indagine lasciandosi andare ad ipotesi da leggende metropolitane. Dalla residenza municipale non trapela nessuna indiscrezione, nessuna fuga di notizie, che possa fare luce sull’oggetto dell’indagine, le cui conclusioni si potranno conoscere solo quando saranno depositati gli atti dai pubblici ministeri inquirenti.

           

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Aggiornato il: 26 ottobre 2002