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UN PALAZZO ...UNA CHIESA

a cura di Antonio Pasirneni

All'angolo di Via Albricci con Piazza Criscuolo, vi è un edificio di proprietà comunale, che in parte guarda anche Piazza Sedile; esso servì pure come Ospedale Civile (nella foto dal lato di Piazza Criscuolo), ma nel 1867 (Deliberazione del 25 Agosto, ma esecutiva dopo il Visto  del Prefetto di Lecce, il 30 Marzo 1868 ) la Congregazione di Carità, dalla quale questo Palazzo dipendeva, e l'Amministrazione comunale permutarono l'immobile in questione con il Convento dei Padri Riformati - oramai rimasto vuoto - e concesso dal Fondo per il Culto al Comune di Mesagne (Delibera del 4 febbraio 1868).Cosi fin da allora l'Ospedale Civile fu insediato in quel Convento e la Casa Comunale, lasciando il locale che dopo fu adibito a Pretura, passò nel Palazzo di cui stiamo parlando.

Durante i lavori di rifacimento della Chiesa Madre di Mesagne nel 1649, come rilevasi dal Dossier delle pergamene delI'Archivio Capitolare di Mesagne, al n.31 vi è un Decreto di Prospero Caffarella, Protonotaro Apostolico che con un "transunto" del Breve Apostolico del 7 agosto 1649 autorizzava la celebrazione delle funzioni religiose nella Chiesa dell'Ospedale.

Al n. 32, dello stesso Dossier, c'è il Decreto dell'Arcivescovo di Brindisi, Mons.Rajnos (1652-1656) datato 3 ottobre 1652, che reca su retro una dichiarazione del Sacerdote D. Angelo Lani in cui si parla della Chiesa dell'Ospedale come Chiesa Matrice.

Alla data odierna il suddetto palazzo è sottoposto ad opera di restauro da parte dell'Amministrazione Comunale. Sono venuti cosi alla luce:

- l'anno di ristrutturazione (1626) posto sulla chiave di volta di una finestra;

- Ia scritta sul cartiglio sistemato sotto il pungo che regge una croce di ferro all'angolo di Piazza Criscuolo, e cioè: IN HOC SIGNO VINCES.

All'angolo di questo palazzo che si affaccia su Piazza Sedile, ora e ben visibile l'arma del Monte di Pietà di Mesagne e sopra vi è un Angelo  che regge tra le mani un Cartiglio su cui vi è - appunto - la scritta: MONS PIETATIS M(essapiensis).

Negli anni cinquanta (1950) era sede della Scuola Media prima della costruzione dell'altra intitolata a Maja Materdona. Ne era Preside la Sig.ra Salomi e bidello era un simpaticissimo napoletano conosciuto col soprannome di: Romaniello.

Fu sede di un centro di lettura diretto dal prof. Fastidio.

Dopo ha avuto altre destinazioni, tra cui un non meglio specificato Centro sociale.

Nei locali al piano terreno che danno su Via Albricci vi era (sempre negli anni 50) uno dei più esclusivi Caffè di Mesagne: il Bar Abbracciante.

Altri monolocali erano adibiti a Botteghe di Barbiere (Ricordo quelle di Mestu Raffale Caramia e di Mestu Michele Loggetta -attuale ricevitoria del Totocalcio).

Vi era anche il più elegante negozio per la vendita delle calzature: quello di Rismondo Cuomo. Era tanto rinomato (nella Mesagne bene) che un altro mesagnese (Giulio Pappagallo), poi emigrato a Roma, gli dedicò la seguente satira:

""Se vuoi la Borri o la Verbano o la marca da gran mondo, con sette, otto mila lire tu la trovi da Rismondo"".

La prossima destinazione di questo nostro bel Palazzo, sarà la sede del Gruppo di Azione Locale (G.A.L.) "Terra dei Messapi".

Apparso su: Prima Pagina n. 1 - 2001

Aggiornato il: 13 novembre 2001