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Biblioteca “Ten. Ugo Granafei” Piazza IV Novembre
Orari di apertura: pomeriggio dalle 15.00 alle 18.30 escluso il Mercoledì
Direttore: Dr. Domenico URGESI
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CHIOSCHI MULTIMEDIALI SULLA CITTA' Interessante iniziativa della Società Media Multimedia
Sono stati collocati e inaugurati nel periodo natalizio i chioschi multimediali di Mesagne che raccontano la sua millenaria storia sia ai cittadini sia ai turisti, che in questo periodo affollano l’antica città messapica. Sono tre le postazioni che al momento sono state realizzate dall’amministrazione comunale e precisamente una nel castello e zona archeologica, una nella chiesa Matrice e l’altra all’ingresso della biblioteca comunale. Tre peculiarità architettoniche-culturali della storia della città, tre tappe importanti per la conoscenza del centro storico barocco. Altri chioschi saranno messi in altrettante chiese e monumenti della città. I chioschi multimediali, il cui soft è stato progettato dall’ingegnere Angelo Capodieci della Medi Multimedia, hanno uno schermo antiproiettile, sensibile al tatto e utilizzabili 24 ore al giorno, senza l’ausilio di personale qualificato. Basta, infatti, un sensibile tocco del dito sullo schermo per permettere al visitatore di entrare nella storia di Mesagne comunicando e chiedendo determinate notizie. Il tutto con un supporto animato davvero eccezionale.
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«Il tempietto di San Lorenzo martire a Mesagne» Il libro presentato al Castello alla presenza di don Francesco Campana
«Il tempietto di San Lorenzo martire a Mesagne» è il titolo dell’ultima fatica letteraria del sacerdote mesagnese don Francesco Campana che in questo modo arricchisce ulteriormente il patrimonio culturale della città. Un sacerdote che, nonostante i suoi anni, si incontra con piacere il mattino alle ore 6 quando con paglietta e bastone percorre alcuni chilometri in contrada Torretta dove risiede il periodo estivo. E la chiesa di San Lorenzo è il luogo sacro dove giornalmente celebra la messa e motivo per il quale le ha voluto dedicare una monografia. Una chiesetta antichissima giacché alcune fonte letterarie la farebbero risalire al VI secolo dopo Cristo anche se fonti orali vorrebbero una sua dedicazione originaria a Giano Bifronte. Don Francesco nell’opera fa un excursus preciso delle vicende storico-politiche che per secoli hanno interessato la fabbrica cristiana divenuta per alcuni anni anche macello comunale. Interessanti al suo interno alcuni affreschi bizantini di cui l’autore ne fa una puntuale disamina storica con una precisa attribuzione e collocazione temporale. Quattro i capitoli, entro cui si snoda la ricerca, per un totale di centododici pagine intrise di storia locale. TRANQUILLINO CAVALLO
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DICIASSETTE PERGAMENE RESTAURATE RACCONTANO LA STORIA DI MESAGNE IN UN VOLUME EDITO DALLA BIBLIOTECA COMUNALE
Le diciassette antiche pergamene, restaurate nel 1986, di proprietà della Biblioteca comunale «Ugo Granafei» di Mesagne hanno trovato il giusto riconoscimento scientifico nella ricerca eseguita dall’amministrazione comunale dal titolo: «Storia e fonti scritte. Mesagne tra i secoli XV e XVIII». Un momento di crescita culturale che il Comune è riuscito a realizzare evitando così di disperdere il ricco patrimonio documentario che, dal 1407 al 1748, racconta la vita di una comunità. Purtroppo, esso è solo una parte dell’antico archivio posseduto dall’Universitas, arrivato ai nostri giorni non privo, tuttavia, di lacune che il tempo ha arrecato. Dalla appassionata lettura, la cui trascrizione è stata curata dagli esperti dell’Università degli studi di Bari, si evincono i rapporti tra l’Universitas e il potere regio, con gli Angioini prima e i Borboni dopo, e il potere papale, dai pontefici Pio IV a Innocenzo XI. Inoltre, è interessante riuscire a trarre le profonde emozioni dell’excursus sociale che da esse si sprigiona con le varie concessioni e i privilegi, le esenzioni e le scomuniche. «Una dimostrazione che la Terra d’Otranto, e quindi anche Mesagne – ha scritto Francesco Magistrale, coordinatore scientifico dell’opera – nell’età considerata costituiva parte integrante del regno meridionale e, pertanto, risentiva direttamente delle conseguenze dei rivolgimenti politici, sociali e dei contrasti religiosi che interessavano la Penisola». La pubblicazione, edita da Schena, si snoda in quattro capitoli per 162 pagine in cui le pergamene perdendo la loro valenza di quadretto appeso sulle fredde mura della Biblioteca comunale assumono un valore scientifico fruibile dagli studiosi affinché le facciano rivivere nelle loro opere. t.c. @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
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