PER
LA SEGRETEZZA DEL VOTO
La materia relativa ai sistemi elettorali vigenti
in Sicilia, relativi all'elezione dell'Assemblea regionale, dei
Consigli comunali, provinciali e circoscrizionali, trova il suo
fondamento nello Statuto della Regione Sicilia.
I sistemi elettorali vigenti in Sicilia, come emerge dall'analisi
sistematica delle previsioni normative, presentano alcuni aspetti
- in parte derivanti dalla complessità della normativa e delle operazioni
elettorali, in parte derivanti da presupposti confliggenti con il
dettato costituzionale - tali da condizionare l'effettiva libertà
di voto e determinare, spesso, risultati fuorvianti rispetto all'effettiva
volontà popolare.
Questo è tanto più grave, quanto più diffusi e frequenti sono stati
i casi di condizionamento e/o controllo mafioso del voto venutisi
a determinare in alcune aree del territorio dell'Isola.
Scopo principale della proposta di riforma è - pertanto - quello
di salvaguardare i principi di pluralismo e di democrazia che trovano
un primo fondamento proprio nelle garanzie di libertà personale,
rappresentatività, segretezza, proporzionalità, che i sistemi elettorali
devono immancabilmente garantire al cittadino.
Partendo da queste premesse la proposta investe i seguenti temi
e settori:
Segretezza
del voto in conformità con la previsione dell'art. Cost 48.
Il vigente sistema elettorale, caratterizzato dallo spoglio presso
ogni singola sezione delle schede votate in quella stessa sezione,
consente - con scarsi margini di dubbio - di individuare e risalire
all'identità e al numero delle persone che hanno o meno votato un
determinato candidato, con grave violazione della libertà personale
garantita proprio dalla segretezza e dalla certezza della segretezza
del voto.
Sistema della doppia scheda. Al fine di assicurare il rispetto
della più genuina volontà popolare in sede di elezione diretta del
Sindaco, del Presidente del Consiglio e del Presidente della Regione,
è necessario ricondurre il sistema della loro elezione a meccanismi
più semplici, tali da non indurre l'elettore in facili errori, introducendo
un sistema di "doppia scheda" che separi il destino del capo dell'esecutivo
da quello dei singoli deputati/consiglieri. Tale sistema assicura
maggiore chiarezza in sede di voto e appare più idoneo a rispettare
l'effettiva volontà popolare rispetto alla scelta del candidato
Sindaco o Presidente, in quanto l'elezione degli stessi nasce realmente
in modo diretto ed immediato dalla volontà e dai voti personalmente
ottenuti, senza che vengano a determinarsi perversi effetti di "trascinamento",
in un senso o in un altro, ma - soprattutto - in favore di consiglieri/deputati
e liste non necessariamente graditi all'elettore.
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