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CRESCIMANNO
Sindaco di Palermo
Gabriella DE FINA
 
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  LETTERA AI CITTADINI
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Da il Gattopardo:“… (Chevalley) se gli uomini onesti si ritireranno, la strada rimarrà libera alla gente senza scrupoli e senza prospettive, ai Sedàra; e tutto sarà di nuovo come prima, per altri secoli.
Ascolti la sua coscienza principe, e non le orgogliose verità che ha detto.
Collabori.”


Cari Amici,
mi è stato proposto di candidarmi con la lista di Primavera Siciliana per le prossime elezioni comunali, ho riflettuto e accettato per ragioni ascrivibili alla mia coscienza, alla mia storia, al mio passato; la frase di Chevalley, che ho sopra riportato, interpreta al meglio lo stato d'animo che ha motivato la mia decisione, spinta dalla consapevolezza che attraversiamo un momento di vera emergenza in cui ritengo necessario prendere posizione e contribuire quantomeno alla costruzione di una "resistenza civile"; lo stesso impegno che animò la mia piena adesione al "Comitato dei lenzuoli" alcuni anni fa.

La passata amministrazione ha senza dubbio dato il via ad un processo di rinnovamento della nostra città: La Primavera di Palermo è stata innanzitutto una liberazione da un modo gretto di concepire la politica, ha avvicinato i cittadini alle Istituzioni, ha reso la città più vivibile, ha individuato nella cultura lo strumento del cambiamento e della visibilità oltre i confini dell'isola. Certo non tutto è stato fatto ma vorrei, insieme a voi, restituire voce, ruolo, dignità a chi ha partecipato con generoso impegno a questo percorso e che non può sottrarsi oggi ad una nuova scelta, se non vuole cedere all'arroganza di questa destra dove si agitano febbrili e sudaticci Sedàra.

Sono convinta che la lista di Primavera Siciliana, che appoggia la candidatura a sindaco dell'avv. Francesco Crescimanno, vada sostenuta perché si propone nella direzione di continuità con la precedente amministrazione, al fine di avviare un nuovo Rinascimento della città.
Da molto tempo mi occupo di teatro e sono interessata alla qualità della crescita culturale di questa Città: negli ultimi anni Palermo è stata protagonista di un processo di affrancamento dai limiti di una cultura provinciale; è stata teatro di eventi culturali di respiro nazionale ed internazionale valorizzando al tempo stesso le professionalità nate e cresciute sul territorio e si è scoperta ricca di voci diverse; è questa diversità che fa la libertà della cultura, una diversità che dobbiamo difendere e che invece la destra vorrebbe rendere servile ed omologata al monopolio delle grandi Istituzioni.
Personalmente diffido di quelli che dicono:" Sono uno di voi".

Io sono una che:
  • Si è laureata in giurisprudenza ed ha scelto il teatro come forma primaria di espressione
  • Ha seguito il primo corso della scuola di Teatro Teatès cioè il primo, laboratorio di ricerca e sperimentazione teatrale della nostra città che ha dato il via ad un nuovo modo di concepire il teatro e la cultura fuori dagli schemi istituzionali.
  • Ha cercato il confronto con le esperienze più disparate al di là dei confini dell'isola (il naturalismo di Susan Strasberg, il terzo teatro di Eugenio Barba, il teatro di Bob Wilson, il teatro di strada in Messico) restando in contatto con le realtà più vivaci del tessuto culturale cittadino (le nuove tendenze della scrittura teatrale, la collaborazione con la rivista Mezzocielo, il teatro Stabile di Roberto Guicciardini, i laboratori con i ragazzi a rischio).
Io credo che:
  • la cultura può dirsi tale quando riesce ad esprimersi in modo libero e molteplice.
  • L'identità personale è un valore e la diversità delle persone una ricchezza.
  • Le donne non sono ornamento della vita e tantomeno delle liste elettorali.

Io vorrei:
  • Una città capace di ascoltare senza paternalismo le ragioni di chi vive in situazioni di disagio sociale ed economico fornendo soluzioni che vadano nel senso della dignità e non dell'assistenzialismo.
  • Una città che non sia appiattita nella mediocrità.
  • Una città che sappia riconoscere, custodire e valorizzare la propria irriducibile identità.
  • Una città senza servi né padroni.
E per questo vi chiedo la fiducia
Se vuoi vota Primavera Siciliana e scrivi
  Gabriella De Fina             

 
 
 
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