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APPUNTAMENTI
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Giovedì
14 Marzo, ore 17,00 |
incontro |
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ASSEMBLEA CITTADINA presso l'Aula consiliare
di Palazzo delle Aquile I consiglieri dei gruppi consiliari
Democratici di sinistra, Margherita Rifondazione Comunista,
Primavera Siciliana indicono un incontro pubblico sul
governo della città a cento giorni dall’insediamento della
giunta di centro-destra guidata dal Sindaco Diego Cammarata.
Un confronto aperto ed organizzato per articolare un rapporto
diretto e costante, a tutela dei diritti dei cittadini
e per favorire ogni forma di partecipazione democratica.
Vogliamo mettere quindi sul tappeto un dibattito con la
città partendo da tre grandi temi : La politica del territorio
che procede per aggressioni al residuo verde agricolo
del territorio comunale anziché per una corretta gestione
delle risorse esistenti; Le politiche sociali, che comportano
tagli radicali alle spese di assistenza ai cittadini più
deboli, anziché di sostegno ai loro bisogni; La politica
fiscale, che ha introdotto aumenti consistenti dei tributi
e nuove imposte, in aggiunta a quelle già varate dai governi
nazionale e regionale. Tutti i cittadini sono invitati
ad intervenire per manifestare il proprio pensiero su
questi ed altri argomenti, per costruire una opposizione
alla politica della destra e a rilanciare una nuova proposta
di Governo.
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COMUNICATI
STAMPA
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16 marzo 2002
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comunicato |
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Giovanni Ferro (deputato
regionale di Primavera Siciliana), Emilio Arcuri
(portavoce e consigliere comunale di Primavera Siciliana)
e Salvo Raiti (deputato regionale di Italia dei
Valori) intervengono sulla legge Finanziaria approvata
all’Ars e sul comportamento tenuto in Aula dal centrosinistra.
"Brutta Finanziaria, brutto centrosinistra. Serve un chiarimento
urgente fra le forze dell’opposizione" "La legge Finanziaria
approvata all’Ars – dichiarano Ferro, Arcuri e Raiti -
nasconde i provvedimenti più disparati e inaccettabili:
dalla politica ambientale, con la tassa sul metano e la
possibilità di edificare nelle aree cittadine destinate
a verde agricolo, al capitolo dei tributi, con il ticket
sul pronto soccorso che non è accompagnato da seri provvedimenti
sulla riduzione della spesa sanitaria; dai tagli agli
Enti Locali (circa 300 miliardi di lire) che porteranno
un aumento delle tasse comunali a tagli alle attività
sociali, che aggraveranno la condizione delle classi sociali
più deboli. Per fortuna – continuano i tre - la tenacia
dell’opposizione ha consentito di raggiungere due risultati:
il "congelamento" del discusso capitolo sulla sdemanializzazione
(provvedimento rinviato ad una legge quadro sulla quale
siamo pronti ad alzare le barricate) e il salvataggio
del finanziamento sul Parco della Valle dei Templi, inizialmente
"dimenticato" dal Governo". Ma le critiche non si limitano
alla legge Finanziaria: nel mirino di Primavera Siciliana
e Italia dei Valori c’è il ruolo tenuto dal vicepresidente
dell’Ars, l’azzurro Salvo Fleres durante il dibattito
parlamentare, e la condotta di alcuni esponenti del centrosinistra.
"A dir poco discutibile, poi, il ruolo del vicepresidente
di turno dell’Ars, onorevole Salvo Fleres (Forza Italia)
che ha violato più volte il regolamento d’Aula non garantendo
ai parlamentari una adeguata conoscenza dei provvedimenti
che si votavano e mortificando il ruolo delle commissioni
legislative. Inquietante, poi, - commentano ancora i tre
esponenti politici - il comportamento della maggioranza
al suo primo vero esame d’Aula: nonostante l’elevato numero
di parlamentari il centrodestra si è distinto per una
inattesa litigiosità interna. Ampiamente criticabile,
a dire il vero, anche il comportamento del centrosinistra
che aveva iniziato bene (proponendo emendamenti e miglioramenti
alla Finanziaria) ma che ha finito per assegnare ad alcuni
singoli esponenti il mandato a "trattare" in forma riservata
con la maggioranza la presentazione di due maxi-emendamenti
con il risultato di avere annullato il ruolo dei singoli
parlamentari e mortificato la dialettica politica fra
maggioranza e opposizione. Non è accettabile, infatti,
che la discussione sulle linee guida e sulle priorità
della Finanziaria sia avvenuta in luoghi diversi dall’Aula.
Per questo riteniamo che sia necessario e urgente un chiarimento
all’interno del centrosinistra: Primavera Siciliana e
Italia dei Valori rappresentano una fetta importante dello
schieramento e non intendono far passare sotto silenzio
le scorrettezze interne alla coalizione, che al suo interno
presenta non poche contraddizioni. La presentazione dei
due maxi-emendamenti, tra l’altro, ha provocato l’accantonamento
della nostra proposta di modifica della legge sugli appalti
pubblici: un nostro emendamento avrebbe messo fine al
sistema degli anomali ribassi e delle possibili infiltrazioni
mafiose più volte denunciate dalle associazioni dei costruttori.
E invece dobbiamo constatare che interessi convergenti
impediscono di realizzare procedure trasparenti in una
materia tanto delicata. Su questo tema - concludono Ferro,
Arcuri e Raiti - incalzeremo l’intero Parlamento siciliano
già dalla prossima settimana, quando presenteremo un disegno
di legge con un unico articolo che riproporrà l’emendamento
già presentato sulla Finanziaria. Noi puntiamo all'unità
e alla compatezza dello schieramento di centrosinistra;
che però sono entrambi dei valori da conquistare e da
salvaguardare, altrimenti muoiono. Si ha come l'impressione
che all'interno di quella che dovrebbe essere la grande
coalizione dell'Ulivo, c'é chi ritiene di dover fare come
a casa propria, dimenticando le regole del galateo politico
e dimenticando soprattutto che una casa è di tutti, se
tutti concorrono a costruirla e a tenerla in vita". Palermo,
16 marzo 2002
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