~ CRONACA DUNA VITA ~
di Miranda tradotta da Rose
Potete scrivere all'autrice in francese o
in inglese!
Le fiamme rosseggianti tagliano le pietre del focolare
formando un gioioso crepitio, ma Oscar né le vede né le sente. Seduta in una
confortevole poltrona di pelle imbottita, con lo sguardo perso nel vuoto, riflette. Lei
riflette sulla grande svolta che ha preso la sua vita dopo il proprio trasferimento nei
soldati della guardia. La nuova occupazione le ha aperto ogni giorno di più gli occhi
sulla dura realtà della vita.
Certo, al suo arrivo, lei aveva avuto qualche difficoltà ad imporre la
sua autorità sugli uomini del popolo che, per lo più, erano persone rozze che si erano
arruolati nei soldati della guardia più per necessità che per scelta. Essi ridevano di
questo debole colonnello di corte che pretendeva di manipolarli, come farebbe un bambino
con i suoi soldatini di piombo su di una scacchiera militare; ma, a forza di perseverare,
aveva finito per tenere testa anche ai più forti. Sarebbe riuscita a convincere se stessa
di avere vinto su tutta la linea la sua audace scommessa di poter diventare luomo
più implacabile di tutti, se non fosse per la presenza di André, che le ricordava
costantemente la sua degradante condizione di donna.
Presenza imbarazzante, importuna e spiacevole, perché non faceva che
rigirarle il coltello nella piaga, mettendola sempre di più di fronte al suo antico
demone. La dualità uomo-donna, il conflitto interno che da sempre la tormentava,
spingendola senza sosta a superarsi per provare a se stessa di essere la più forte, anche
se non era altro che un modo per fuggire, per soffocare un po la sua sofferenza; ma
la sola presenza di André, anche se discreta, era sufficiente a mostrare la sua
debolezza. Lei aveva anche avuto paura quando André le fece violenza prima di confessarle
i suoi sentimenti, sentimenti di cui lei non aveva mai avuto il sospetto!
Ripensando allumiliazione subita quella maledetta notte, il rosso
dellonta tinge leggermente i suoi occhi; tuttavia, dandosi coraggio, con una flemma
tutta inglese, lo aveva affrontato il giorno dopo, dandogli il suo perdono, ma affermando
la propria volontà di non avere più bisogno di lui in avvenire. Credeva di essere stata
chiara.
Nel momento in cui aveva riconosciuto André tra i ranghi della
compagnia di cui le era stato assegnato il comando, era letteralmente esplosa, dando
libero sfogo alla sua rabbia. Non perché lui si era arruolato ma perché aveva
disobbedito ai suoi ordini, andando contro la propria volontà; e liberandosi di lui, non
aveva compreso che, nello stesso tempo, lo liberava da lei, e la sua disobbedienza
impediva questa nuova libertà.
Davanti a lui, Oscar si sente debole e aveva limpressione che il
suo corpo fosse unimpostore. Aveva sempre la fastidiosa sensazione di essere
unimpostore, di avere rubato quel ruolo duomo che lei si ostina di assumere; e
lei non è la sola vittima di questinganno. Ai suoi occhi, lei rimane una donna e
nientaltro. Dopo quel giorno fatale in cui lui aveva messo a nudo la sua
femminilità, il rapporto damicizia fraterna si era spezzato. Quella che, una volta,
Oscar aveva considerato come una indistruttibile amicizia tra uomini era ceduta nel grande
fossato che da sempre aveva separato gli uomini dalle donne. Erano diventati quasi degli
estranei e Oscar prova un pesante sentimento di colpevolezza poiché
questinvalicabile fossato, era stato scavato da lei; anche se André rispetta le
distanze stabilite, la giovane donna sente che basterebbe un suo gesto, una sua parola per
riempire questo spaventoso baratro; ma quel gesto, quella parola, il suo orgoglio li
rifiuta ancora.
André aveva trovato un amico in Alain e aveva fraternizzato con gli
altri membri della compagnia. Era un uomo del popolo, uno simile a loro, e loro lo avevano
accettato. André aveva sempre avuto facilità ad acquisire amicizie. Oscar, lei, rimaneva
sola e cominciava a comprendere che questa solitudine le pesava
Si alza improvvisamente dalla poltrona, è decisa ad andare da André,
non ha la più pallida idea di quello che gli dirà, ma la deve scuotere da questo
deprimente torpore o lei rischierà di affondare; nonostante tutto, André rimane suo
amico. Solo lui sa trovare il modo giusto per rimetterla in piedi e ridarle il piacere di
vivere.
Una volta arrivata alla porta della sua camera, ha un momento
desitazione, senza dubbio dato da un sussulto dorgoglio. Dopo aver fatto un
piccolo sospiro, si decide infine a bussare. Le risponde un silenzio opprimente, allora
decide di entrare per assicurarsi che non ci sia nessuno. A differenza della sua, è una
camera dalle dimensioni e dal mobilio modesti, che fa doppiamente prendere coscienza ad
Oscar della distanza che può separare un padrone da un suo servitore. Delusa di vedere le
sue buone intenzioni disincantate, sta per uscire quando qualcosa dinsolito attira
la sua attenzione. Là, sul letto, fra la sponda tarlata e il cuscino, sintravede
qualcosa di rosso, langolo di un libro. Incuriosita, Oscar si avvicina per vederlo
meglio e non può resistere alla tentazione di prenderlo.
In effetti, è un libro spesso, uno spessore leggermente ondulato da un
vecchio lavoro fatto di sovente ed è rilegato con una copertina rossa. Sfogliandolo
rapidamente, capisce che si tratta di un diario personale. La scrittura è dritta, ben
fatta e calma, è limmagine del suo autore, pensa Oscar. Nessuna esitazione nelle
parole, nessuna cancellatura o nota in margine; André scrive nello stesso modo in cui
prende le sue decisioni: con riflessione, senza mai tornare indietro, senza nessun
rimpianto. Oscar sta per rimettere il diario al suo posto ma cambia idea, presa dal
vecchio demone della curiosità che, senza rendersene conto, costituisce lessenza
stessa della sua femminilità. Dopo essersi assicurata che non ci sia nessuno che la possa
vedere, con mano tremante apre la prima pagina sentendo la colpevolezza di commettere un
sacrilegio, poi comincia a decifrare le parole lasciate dallinchiostro che, unite
luna alle altre come gli anelli di una catena, le rivelano timidamente i loro
segreti.
Estate 1769
Oscar è stata scelta dal Re per occupare il posto vacante di capitano
della guardia reale, con il compito di occuparsi della sicurezza della futura principessa
che deve lasciare lAustria per venire in Francia. Dato che Oscar si è intestardita
a non volere accettare tale incarico, il generale mi ha chiesto di usare la mia influenza
su di lei per convincerla. Sono in conflitto tra la mia amicizia per Oscar che io non
vorrei per nulla al mondo tradire e il mio dovere dobbedienza, quale servitore del
padrone di questa casa. Io non posso decidermi a tradirla. Oscar è la mia sola amica ed
io non voglio perderla, a nessun prezzo. Lei è stata allevata come un ragazzo, e quindi
io ho sempre trovato naturale battermi con lei e galoppare al suo fianco. Non mi ero mai
posto la questione di sapere se tutto questo avrebbe potuto cambiare un giorno, ma è in
questo momento che io comprendo veramente che lei è una donna. Una donna di quattordici
anni, un bocciolo di rosa nel quale, sotto la sua andatura maschile, dimora il suo fascino
con i suoi capelli dorati ed i suoi occhi turchesi. Io vedo indistintamente che la donna
è sul punto di sbocciare dalla semplice promessa delladolescente.
Lei deve aver capito il mio turbamento poiché non sono mai stato
capace di mentirle e ancora meno di resistere ai suoi capricci. Ci siamo battuti come mai
prima. Lei ha finalmente preso la decisione di comportarsi come un uomo. Io sono stupito e
vagamente deluso. Tuttavia, nel mio egoismo, una parte di me grida vittoria poiché potrò
continuare a starle a fianco, cosa che sarebbe stata impossibile se lei avesse fatto il
suo debutto a corte come donna.
E con emozione che Oscar ha rievocato gli avvenimenti che hanno
cambiato il suo destino quasi venti anni prima. Come tutto sembra lontano adesso
seguendo la descrizione dettagliata, vista attraverso gli occhi di André, della vita a
Versailles allepoca in cui la Regina era ancora una principessa.
1774
Il Re è morto e Luigi, il timido delfino, sarà incoronato Re di
Francia con il nome di Luigi XVI. La prima cosa che Maria Antonietta ha fatto, subito dopo
essere stata incoronata, è stato di promuovere Oscar al grado di colonnello. La sua nuova
uniforme è di colore porpora; è assolutamente splendente, esalta a meraviglia la sua
capigliatura dorata.
Oscar si distingue sempre a corte, con il suo temperamento focoso non
finirà mai di stupirmi. Ha sfidato a duello il Duca di Germain. Io non riesco a smettere
un attimo di temere per la sua vita; se un giorno le dovesse succedere qualcosa, credo che
non sopravviverei. A volte dico a me stesso di riuscire ad esserle utile nella sua vita
piena di successi e di trionfi. Oscar ha sconfitto il Duca, è stato quasi un miracolo
visto le circostanze. Dio ha ascoltato le mie preghiere!
(
)
1778
Una donna corrotta, intrigante, ha acquisito una pericolosa influenza
sulla Regina. Si chiama Julie de Polignac. Essa ha preso in odio Oscar, e questo mi
preoccupa. Sembra che Oscar non faccia troppo caso a me che nellombra, veglio e la
mia sorveglianza dimora vigile.
Penserò alleducazione di Rosalie, perché Oscar me lo ha
chiesto. Allinizio questa ragazza mi lasciò freddo, perché per me non è altro che
un nuovo capriccio di Oscar, che ha sempre bisogno di consacrarsi a una buona causa, ma
come capirà presto, questo passatempo movimenta le mie giornate quando Oscar è di
servizio presso la Regina. Io farei non importa cosa pur di farle piacere. Sono incapace
di rifiutarle qualunque cosa.
Degli uomini mascherati ci hanno attaccato sul cammino per Versailles.
Oscar è stata gravemente ferita e per un momento ho creduto che sarebbe morta. Il mio
cuore ha smesso di battere. Fortunatamente siamo stati salvati in extremis
dallarrivo improvviso di Fersen, di ritorno in Francia dopo quattro lunghi anni di
assenza. Oscar si è ripresa un po alla volta. Io a volte immagino il suo corpo di
donna. Deve essere segnato da cicatrici di vecchie ferite; è il prezzo da pagare quando
una donna decide di vivere come un uomo e di intraprendere la carriera militare. Quelle
ferite rendono la sua bellezza ancora più tragica e commovente se questo sia possibile.
Io darei dieci anni della mia vita per avere la possibilità di baciare quelle
cicatrici
Oscar sente come un fuoco che divampa, ha il cuore in gola, smette di
leggere. Il suo fine udito percepisce un rumore di passi arrivare dal corridoio. Sta
arrivando qualcuno. Nascondendo rapidamente il diario sotto la sua camicia, a contatto
della sua pelle allaltezza dello stomaco, finge di essere appena arrivata, cercando
anche di trovare la serenità e la forza che le permettano di leggere le prossime parole
di quel diario.
- Ah, sei tu mia piccola Oscar? Cosa fai qui?
- Nonna! Sono venuta a cercare André. Avevo una cosa da dirgli ma non
è nulla di urgente. Ripasso più tardi
- Farai meglio a non aspettarlo. E uscito a cavallo e non ha
detto a che ora sarebbe tornato. Non mi piace tutto questo. Questo cambiamento, la sua
prima preoccupazione ormai è di correre alle taverne di Parigi.
- Bene. Torno nella mia stanza. Buona notte nonna.
- Buona notte Oscar.
Oscar si allontana, prendendo il cammino che porta verso la sua stanza.
Deve costringere se stessa a non correre, tanta è la curiosità di conoscere il seguito.
Una volta arrivata nella sua camera, la giovane donna si chiude dentro a chiave, prende un
piccolo candeliere e si siede davanti alla sua scrivania per riprendere la lettura da dove
aveva smesso.
(
)
Fersen e la regina alimentano i pettegolezzi di tutta la corte. Ormai
è di dominio pubblico che essi siano diventati amanti, e solo il Re sembra ignorare
questo fatto spiacevole che lo ridicolizza tra la gente del popolo. E un male per la
considerazione popolare di un monarca, che il popolo faccia la sua caricatura con le
corna. Questo non fa che aumentare limpudenza della popolazione e fa perdere alla
monarchia il prestigio acquisito al prezzo della sofferenza di generazioni.
Fersen è venuto a palazzo per fare visita ad Oscar; nonostante gli
sforzi che lei fa per nascondere i propri sentimenti, il suo cuore per me resta
trasparente. Io mi rendo conto che lei sta per sperimentare il sentimento delle
conseguenze funesti di quando lamore chiama. Io soffro per lei poiché so a che cosa
sta andando in contro. Lei ha sempre categoricamente soffocato la sua femminilità, e il
piccolo pezzo di se stessa che sta malauguratamente lasciando emergere le porterà
delusione e ripugnanza per sempre. Ho paura. Io ho paura che lei si rifugi ancora di più
nel ruolo di uomo, in un riflesso naturale di autodifesa, per sopportare il suo dolore.
Lei sta per subire lumiliazione di sentire la debolezza umana di quando un
sentimento chiama. Soffrirà molto. Io lo sento, e vorrei tanto riuscire a farle evitare
questo tormento. Ma che fare?
Io odio questuomo che mi sta facendo a pezzi e che distrugge
inconsciamente la donna che è in Oscar. La mia unica consolazione è che lui non ricambia
il suo amore. Io non posso neanche immaginarla fra le sue braccia. Credo che diventerei
pazzo. Quel gentiluomo della malora parte per combattere in America. Io vorrei poter
gioire, poiché avrò di nuovo la mia bella amica tutta per me, ma non ci riesco. La
tristezza di Oscar mi spezza il cuore.
Seguono il racconto dettagliato dellaffare della collana e del
monotono scorrere dei giorni, dei mesi, degli anni. Oscar si sente scossa. Una folla di
emozioni urta il suo animo ed essa non riesce a definire cosa veramente provi nel leggere
queste righe. Si sente un po offesa di vedersi analizzata così, ma deve ammettere
che André la conosce bene, così bene da avere capito ancora prima di lei le funeste
conseguenze del suo amore per Fersen, ma prendendo la decisione di leggere il suo diario,
aveva tacitamente accettato di conoscere lintima opinione che André si era fatto su
di lei in tutti quegli anni. Le toccava subire le conseguenze del sacrilegio che aveva
deciso di commettere.
(
)
Fersen è tornato dallAmerica. E cambiato, è più vecchio,
maturato dalla guerra, nei suoi occhi Oscar, lo ha incoronato con quellaureola di
gloria con la quale si riconoscono gli eroi. Egli incarna il suo simbolo delluomo
donore ideale, quella chimera che essa insegue instancabilmente da anni, e
questideale in Fersen non le ispira invidia, ma amore. Essa sta di nuovo per
soffrire poiché malgrado tutti questi anni, Fersen continua ad essere legato alla sola
donna che egli non possa mai amare: la regina; e questa volta, io credo che lei si
spezzerà al contatto di questo svedese. Ma che cosa posso fare? Se io provassi a parlarle
sarebbe lo stesso, non mi ascolterebbe. Oscar non si confiderebbe mai e se io non la
conoscessi così bene, lei potrebbe mentirmi sui suoi sentimenti. Io so che lei prova un
po di risentimento nei miei confronti perché io la tratto per quello che è, una
donna, una donna eccezionale e affascinante. Percui non le dirò nulla; perché dovrei
tentare di cambiare labitudine che ho preso in tutti questi anni di usare sempre il
femminile quando siamo soli? Lei non se nè mai dispiaciuta, forse perché un
rimprovero in questo senso sarebbe la prova del suo tormento, ma io so che infondo a se
stessa, la lotto si compie inesorabilmente.
Alla fine ciò che io temevo si è avverato. Tenterà di conquistare lo
svedese, di sedurlo con delle armi che le sono estranee, le armi della sua femminilità.
Ma Oscar, purtroppo tu dovresti sapere bene che nessuno quando parte in guerra, si batte
senza armi messe bene appunto, ma maneggiando quelle in cui si ha padronanza, altrimenti
si verrebbe disarmati velocemente dallavversario. Con mia grande sorpresa, lei ha
indossato un abito da donna. Io sapevo che avrebbe finito per cedere alla tentazione, ma
non immaginavo che lespressione della sua femminilità sarebbe passata attraverso un
indumento. Oscar in abito da donna, Oscar una femmina, lei così mascolina, così ambigua.
Eppure, io non ho mai visto una donna più bella, e non per colpa di
avere ignorato la sua bellezza, nei miei sogni notturni io sono ossessionato dal suo corpo
di donna dove io immagino senza fatica la perfezione. Oscar vestita da uomo mi ha da
sempre affascinato, ma questa Oscar, vestita da donna è abbagliante, brillante e
inaccessibile, come una stella nel firmamento. Ed è con rabbia nel cuore che vedo la
carrozza portarla in questa calda notte destate verso colui che lha spezzata.
No le ho detto una sola parola questa sera. Non sapevo cosa dirle. Mi sentivo così male
che non riuscivo a pensare; mi sarei tradito
Di seguito qualche pagina che descrive le riunioni rivoluzionarie alle
quali partecipa André sullaumento della rabbia popolare. Oscar sa di essere
arrivata al triste episodio sulla cattura del Cavaliere Nero. Sapendo che tale ricordo le
sarà penoso, vorrebbe saltare la lettura di questa parte ma, vergognandosi di questa
forma di viltà, si costringe a leggere. Infondo, lidea di intrappolare il Cavaliere
Nero è stata lei ad averla, e quindi è sua lintera responsabilità di ciò che è
accaduto ad André in quelloccasione.
Oscar ha dubitato sulla mia lealtà nei suoi confronti e mi ha
sospettato a torto di essere un bandito di grande fama. Mi sono sentito oltraggiato ma non
riesco a volergliene. Riesco a trovarle tutte le scusanti. Gli uomini del Cavaliere Nero
lhanno ferita quando io non cero e questo mi mette in pensiero. Se fossi stato
al suo fianco, piuttosto che andare alle riunioni popolari, tutto questo non sarebbe
successo, ma a partire da questo giorno, non mi allontanerò mai più da lei di un solo
passo; lo giuro!
Per cancellare i suoi sospetti, ho dovuto portarla nel luogo in cui mi
sono recato in tutti questi mesi. Lei ha preso bene la mia partecipazione alle riunioni
rivoluzionarie, meglio di quanto avessi creduto, e adesso rimpiango di averglielo tenuto
nascosto. Ho dubitato della sua fiducia, ho avuto paura della sua reazione anche se so che
non cè nessuno che sia più giusto di Oscar. Lei ha sempre sostenuto le cause degli
oppressi e si è rivoltata contro le ingiustizie di questo mondo. Per aiutarla a catturare
colui che si fa chiamare il Cavaliere Nero, ho dovuto tagliarmi i capelli. Sono finalmente
meno ingombranti e più pratici. Le donne a volte si girano quando passo, se mi sistemo un
po; ma la sola donna su cui vorrei attirare lo sguardo è inaccessibile. Per lei,
saccheggio le case dei nobili e scopro che è divertente giocare al ladro. Io farei molto
di più per il semplice piacere di vedere un sorriso uscire dalle labbra di Oscar. E
un piacere molto raro, purtroppo
A forza di provare, abbiamo finalmente trovato il famoso Cavaliere
Nero. Ma questi, adirato, si è vendicato per la nostra audace impresa e ha scalfito il
mio occhio sinistro con la punta della sua spada. Non avrei mai creduto che fosse
umanamente possibile sentire un dolore simile. No lo augurerei a nessuno, neanche al mio
peggiore nemico. Io mi rifiuto di immaginare cosa sarebbe potuto accadere se Oscar
lavesse dovuto affrontare da sola, quel pericoloso individuo che maneggia con tanta
destrezza la spada.
Ma Oscar, con la sua leggendaria testardaggine, prosegue da sola e in
segreto la sua ricerca per ritrovare questo bandito mascherato. E
unincosciente, ha un difetto tipicamente femminile, il rancore. Io so, che è per
spirito di vendetta che vuole catturare il Cavaliere Nero, ma alla fine dei conti è stata
lei ad essere stata presa in trappola. E senza lombra di unesitazione
che ho sacrificato il mio occhio sinistro per la sua liberazione e non tornerei indietro.
La mia sola delusione è stata la sua reazione violenta, piena di impotente furore e di
collera contro Bernard Chatelet. Per quale motivo consegnarlo alle autorità se questo non
serve a restituirmi il mio occhio? Ma questa è Oscar, estrema nelle sue reazioni, ed è
così che io lamo, che lamerò sempre
Oscar si ferma, ha un nodo in gola. Quello che aveva confusamente
intuito fin dalla prima pagina del diario, adesso era stato confermato, in tutte le
lettere con linchiostro di questa ultima riga. Si nota che, anche nel suo diario,
André fino a quel momento aveva evitato di pronunciare quelle parole vietate "io
lamo". Oscar si rituffa nel diario; conosce anche troppo bene il seguito.
Fersen è ritornato a palazzo e mi è sembrata una curiosa combinazione
quando ha innocentemente forzato la mano. Ha brutalmente scoperto, per non dire svelato,
lidentità della misteriosa e magnifica giovane donna con la quale aveva danzato ad
un certo ballo e che lo aveva particolarmente colpito. I miei peggiori incubi sono
divenuti realtà. Oscar è scoppiata a piangere ed è fuggita, vergognandosi del suo
fallimento. Avrei strozzato con le mie stesse mani quello svedese! Avrei talmente voluto
poterla raggiungere, prenderla tra le mie braccia per consolarla, dirle che non è sola,
che io sarò sempre lì per lei; ma Fersen deve aver letto lodio dellinvidia
nel mio sguardo poiché fu lui a seguirla. Io non ho potuto sentire niente della loro
conversazione e ignoro cosa le abbia potuto dire, ma quando ho rivisto Oscar un momento
più tardi, lei era abbattuta, il viso disfatto e gli occhi pieni di pianto. Io sono
fuggito, per viltà, incapace di sopportare di più.
La reazione di Oscar davanti al fallimento ha provocato ciò che io
prevedevo. Ha preso la decisione di lasciare la guardia reale, lei così affezionata alla
regina. Poi, mi ha confidato la sua decisione di vivere come un uomo, fino alla fine dei
suoi giorni, e di bandire per sempre dal proprio cuore tutti quei sentimenti umani. Non ci
posso credere. E come ricevere un colpo di spada nellocchio. Lei non fa che
sprofondare di più, allontanandosi dalla soluzione del problema. Io percepisco
luragano di emozioni che spazza il suo cuore. Oscar, cosa ai intenzione di fare,
perché ti distruggi? Perché mi distruggi?
Quando lei mi ha espresso freddamente di non desiderare più per
lavvenire di affidarsi alla mia presenza, io ho visto rosso. Il mio cuore si è
messo a sanguinare, tanto per lei che per me; se io le ho gettato brutalmente la verità
in faccia, non è stato per egoismo. No! E stato per salvare lei stessa, salvarla
dalla follia o finirà per rovinarsi, finirà per distruggersi. La follia di suo padre che
ha fatto di una donna eccezionale, un essere androgino che cerca ancora la sua identità a
più di trentanni!
Io ho sempre agito con diplomazia, non lho mai scossa nei suoi
sentimenti, io non ho mai fatto allusioni alle dolorose scelte di suo padre e delle
conseguenze che non hanno mancato di essere funeste. Io la conosco troppo, io la amo
troppo per vederla soffrire; ma la situazione e troppo grave! Per salvarla da se stessa
devo a tutti i costi riportarla alla realtà, con la forza se serve. Come prevedevo, la
sua reazione è stata violenta e io ne ho fatto le spese. Ogni schiaffo che mi infligge,
segna il mio cuore di ferite mortali ed io sono lontano dallessere convinto che, un
giorno, si potranno rimarginare. Allora ho perduto la testa. Lho baciata con la
forza, lho gettata sul letto, le ho strappato la camicia di dosso; non è stato per
spirito di vendetta ma per disperazione. Volevo aprirle gli occhi, volevo che comprendesse
che lei è una donna e che io sono un uomo, un uomo che desidera come nessuno al mondo il
suo corpo di donna da molti anni, senza nessuna speranza di potere un giorno saziare la
sua fame. Poi ho sentito la sua voce rompersi, mi supplicava di lasciarla, ed ho capito la
gravità del gesto che avevo compiuto. Avevo messo lirreparabile tra noi.
Dopo averle confessate il mio amore (lho fatto per giustificare
il mio inqualificabile comportamento e poi non avevo più niente da perdere) sono fuggito
come un ladro, lasciando scaricare su di me le sue illusioni perdute. Non avrei mai potuto
immaginare un giorno che le avrei confessato il mio amore in una circostanza così
drammatica. MAI!!! Non ho abbastanza rimpianti? Lei mi ha cacciato e dopo quella maledetta
note, niente è più come prima, più niente. Siamo diventati degli estranei dopo essere
stati come due fratelli.
Per proteggerla da se stessa mi sono arruolato al suo plotone,
dividendo il quotidiano di questi uomini rozzi che formano i ranghi dei soldati della
guardia. Mi sono fatto un amico, Alain, che mi consola un po'. Ma sono sempre infelice e
credo che questo amore impossibile, che mi tiene prigioniero dalla prima volta che il mio
sguardo si è posato su Oscar, mi perseguiterà fino alla morte. Questo amore che ha
attecchito nel mio cuore, è un po come quei magnifici fiori tropicali velenosi, che
non puoi staccare senza rischiare la vita, ma malgrado questo non puoi farne a meno
perché è troppo bella, è troppo seducente e il suo mortale profumo troppo ammaliante.
Preferirei lodio allindifferenza di Oscar. Si dice che sulle labbra di una
donna spesso ci sia il gusto dellamore; io mi afferro a questultima speranza
come ad unasse di salvataggio
Oscar chiude il diario e lo stringe forte al suo cuore. Il suo viso è
inondato di lacrime, lacrime amare, di collera e di tristezza. E in collera con il
mondo intero e ancora di più è in collera con se stessa. Così, ecco, e questo che la
vita può fare di un ragazzo e di una ragazza? Mai aveva immaginato che André fosse così
fortemente attaccato a lei. Essa adesso capisce molto meglio fino a che punto egli possa
avere sofferto durante tutti questi anni e vede che da questa nuova angolazione la
situazione le appare ancora più complicata e inestricabile. Che fare?
Ormai loro si vedono raramente da soli da quando André alloggia nelle
baracche della caserma. Gli uomini hanno notato in un attimo che lui conservava una
complicità troppo grande e una certa familiarità con questo ufficiale, che essi odiavano
distinto perché era uno di quei nobili detestati dal popolo.
E notte avanzata quando Oscar si decide infine di fare ritorno al
riparo del suo letto a baldacchino. Si alza, ripone il diario in un cassetto del suo
comò, ripromettendosi che sarebbe andata a rimetterlo dove lo aveva trovato la mattina
dopo e si lascia scivolare sotto le coperte umide; ma non riesce a prendere sonno. Essa a
freddo, quel freddo che viene da dentro, quel freddo che emanano le anime in pena che
vagano disperatamente alla ricerca di unimpossibile felicità. Le sembra di vedere
le parole davanti ai suoi occhi, è il contenuto del diario che la ossessiona
spaventosamente; e due piccole parole, soprattutto, cantano una strana melodia nella
testa, una melodia gradevole dopo tutto e che, nonostante i suoi sforzi, non riesce a
cacciare. "Io lamo".
Fine
Trovate la versione originale francese sul sito di Morgane:
http://www.geocities.com/Tokyo/Subway/2546
Trovate inoltre questa ff tradotta e
altre storie sul sito di Elena:
http://www.geocities.com/elenazusa/f-oscar.htm
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